Racconto erotico di tradimento – Oh, il mio patrigno mi ha mangiato! Quanto lo odio!

di | 11 de Aprile, 2023

Di recente ho pubblicato il racconto “How I Hate My Stepfather!” e come promesso, finisco di raccontarvi com’è stata la permanenza di mio suocero qui a casa. Per coloro che non hanno letto la prima parte, non è necessario leggerla, ma ehi, vale la pena dare un’occhiata, ci sono un sacco di cose buone lì dentro.

Il giorno dopo quella serata a base di pizza, mi sono svegliato un po’ preoccupato di trovare il mio patrigno nei corridoi di casa. Ricordo che la mattina presto mi presentai in cucina con addosso solo la camicia di Rodrigo, senza mutandine! Ma presto è arrivata la delusione, il mio patrigno era partito presto e guarda, quel giorno è stato praticamente assente tutto il giorno. Quando è entrato di notte sembrava anche un po’ nervoso, so solo che non ci ha nemmeno prestato attenzione, ha fatto una doccia ed è andato dritto in camera sua.

Il terzo giorno io e Rodrigo ci siamo svegliati praticamente insieme, ricordo che dalla nostra camera si sentiva ancora il forte russare di Alberto. Quel giorno Rodrigo ha approfittato del fatto che sarebbe rimasto a casa ed è andato a sistemare un muro del patio pieno di questa muffa umida. E ho raccolto i vestiti sporchi e sono andato in bagno.

E lì, ascoltando distrattamente Marília Mendonça alla radio della cucina, continuavo a strofinare un pezzo qua e un altro là e all’improvviso ho notato un’ombra accanto a me, ho lanciato un piccolo grido di paura ma poi sono scoppiata in una risata maliziosa quando l’ho vista – Oh, Seu Alberto, che spavento! – Ride, avvicinandosi parlando – Sono stato lì a guardarti a lungo! – Avvicinandosi e rimanendo vicino al mio corpo, finì accanto al mio orecchio – Attento, potrebbe essere un pazzo pervertito a mangiarti…

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Ero dolce in quel momento, gli ho solo sorriso dandogli il pollice alzato per fare quello che voleva e poi ci siamo baciati molto gustosi – Hai delle gambe deliziose, ci vado sempre matto – mi disse all’orecchio mentre la sua mano si muoveva lungo la mia alza la coscia con il vestito e senza mezzi termini mi strappò le mutandine e le gettò lì vicino ai miei piedi. Dalle mie storie hai già capito che devo essere senza mutande, vero? Kkk Wow, che uomo… che errore!

La nostra sicurezza era il suono di Rodrigo che rompeva il muro e così Seu Alberto gli voltò le spalle e accomodò il suo corpo al mio. Le sue mani hanno stretto forte i miei seni sul tessuto del vestito e ho strofinato la mia bella cagna sul suo sesso.

– Chi è la puttana del patrigno? – mi sussurrò all’orecchio e io non esitai – Sono io, patrigno, solo io…

– Non so cosa tu… perché ho altre figliastre che sono anche abbastanza puttane.

– Che figlio di p@#$! – Ho provato a girarmi per maledirlo ma lui mi ha abbracciato forte, ha sistemato il suo cazzo nella mia figa e l’ha inserito saldamente. Ho persino dovuto mordere una maglietta che era nel serbatoio per trattenere il mio gemito.

Ha subito iniziato a pompare forte e ricordo vividamente che a un certo punto i suoi affondi erano sincronizzati con le mazze che Rodrigo ha sbattuto contro il muro. E la febbre e l’audacia erano tali che a un certo punto mi tolse il vestito e mi lasciò nuda! E ha continuato a colpire ancora più forte.

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Rallentando un po’, l’ho visto prendere il sapone e bagnarlo. Mentre lottavo per contenere i miei gemiti, sentivo le dita entrare e uscire dal mio sedere. In quel momento non riuscii a trattenere un gemito cattivo, lui mi afferrò velocemente i capelli e disse – Shiu… stai zitto… vuoi che tuo marito veda papà scopare la sua femmina? – e mi ha messo un dito nel culo e ha continuato con il suo cazzo nella mia figa.

Ricordo che quando il martellamento di Rodrigo cessò, io morii di paura! Ma non potevo uscire da lì, o meglio non volevo uscire da lì, ero molto arrapato e non c’era via d’uscita dal cazzo del mio patrigno. Oh no! Kkk In quel momento ho sentito il cazzo uscire dalla mia figa e strapparmi il buco del culo e che dolore! Ha cercato molto abilmente di coprirmi la bocca con la mano in questo modo e ha continuato a spingere il suo cazzo, ho sentito le mie piccole unghie entrare nel vuoto! Seu Alberto cominciò a fottermi forte il culo mentre una delle sue mani stimolava la mia grelinha e più rilassata mi rotolai sul suo cazzo con grande piacere e gli chiesi gentilmente di scopare ancora più forte.

Mentre lo indossavo, io stesso ho massaggiato il mio piccolo grezinho fino a quando non ce la facevo più e sono venuto! Ha continuato a fottermi il culo senza pietà finché non è esploso, inondando il mio piccolo anello. Siamo rimasti abbracciati e baciati per un po’ e poi lui se n’è andato ed è andato ad aiutare Rodrigo con il muro. Quanto è carino non è?

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Ma come ho detto, odio questa cosa in cui lui pensa di poter andare e fare quello che vuole! Uffa come lo odio! E il bastardo deve mangiare le altre nuore, chi sarà? Ammetto che ero curioso, ma non mi ha detto chi fosse.

E così è stato, quello stesso giorno di notte mi ha scopato di nuovo sotto la doccia mentre io facevo la doccia e Rodrigo stava preparando la cena. Il giorno dopo se n’è andato e se non lo odiassi così tanto ti direi quanto mi manca il mio patrigno.

Beh, spero ti sia piaciuto. Baci…

taianefantasia@gmail. Con

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