Racconto erotico di tradimento – Il mio primo tradimento

di | 22 de Settembre, 2023

Mi chiamo Paula e di tanto in tanto vengo a leggere i deliziosi racconti qui pubblicati e questo mi ha incoraggiato a scrivere delle mie avventure e mi consola perché alcune che ho avuto durante questi lunghi anni di matrimonio con Léo, ne vedo tante anche le donne hanno i loro momenti in cui saltano il recinto e tradiscono i loro mariti. Ho una gran voglia di leggere le storie, e col tempo, che piacere farlo, così ho deciso di provare a raccontare anche la mia prima avventura coniugale e la storia inizia così: Leo, mio ​​marito ha un amico, che viene sempre da me . Era molto affezionato alla nostra casa, a volte aveva anche una punta di gelosia, credeva davvero che avessero una relazione, scherzi a parte, si chiama Cléber. Era sposato e venne più volte con sua moglie e alla fine si separò, ma continuò a visitare la nostra casa. E così avvenne che il 30 marzo duemiladiciannove erano circa le tre del pomeriggio. , Ero solo a casa, quel fine settimana che Léo aveva viaggiato. Ha suonato al campanello di casa nostra e ha pensato addirittura che fosse la vicina che veniva sempre a chiacchierare. Poi torna com’era. Una camicetta comodissima e molto scollata, senza maniche e ancor di più senza reggiseno, e micro shorts di cotone cortissimi. Senza nemmeno pensare che potesse trattarsi di qualcun altro, ho finito per aprire il portale e mi sono trovato faccia a faccia con Cléber. Lui mi ha guardato, non poteva farne a meno, non poteva ricevere un uomo e tanto meno un amico di mio marito. Rimasi stranamente stupito, ma dopo che mi salutò, lo invitai gentilmente ad entrare, e fino a quel momento pensai per un attimo che non avrebbe accettato. Lui ha accettato ed è entrato, ho chiuso la porta e guardandolo mi sono scusato per i miei vestiti e gli ho spiegato che pensavo che Marina fosse la nostra vicina. Potevo sentire il suo sguardo e immagino di aver pensato che mi stesse mangiando con gli occhi. Non bastava, ho bussato per entrare e di nuovo il bifolco ha accettato senza nemmeno distogliere lo sguardo o staccarmi gli occhi di dosso.

Cléber – Léo non c’è? Lui ha viaggiato.

Penso che mio marito non mi abbia informato del viaggio.

Paula – Leo ha viaggiato questo fine settimana. Non te l’ha detto?

Leo- Wow, è vero. Come potrei dimenticarlo. E alla fine non ho chiamato perché non avevo il cellulare, che era rotto.

Paula – Succede, vero? Vuoi sederti e bere qualcosa?

Cléber – Sì! Naturalmente, se non ti dispiace, un bicchiere d’acqua.

Così sono andato in cucina a prendere un bicchiere d’acqua e lui è rimasto in piedi a guardarmi per tutto il tempo, cosa che ho potuto osservare di nascosto. È stato poco tempo ma mi è successa una cosa strana, sposata da dieci anni con Léo, anche se a volte avevo delle idee folli, non avevo mai tradito mio marito. Ero lì con il migliore amico di mio marito, che veniva sempre a casa nostra, un uomo bello e attraente, sempre felice, un vero amico di mio marito. Una volta mi ha regalato una sua foto nella piscina del club con questo costume da bagno che metteva in mostra la sua mole. All’improvviso ho pensato che forse con lui solo a casa non avrei potuto presentarmi. In effetti, ero molto emozionato. Poi ho preso l’acqua e l’ho appoggiata sul tavolino e ho colto l’occasione per salutarlo abbracciandolo:

Paula – Scusa, non ti ho salutato per caso, scusa!

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Cléber – Non preoccuparti. Alla fine mi sono anche perso qualcosa. Penso che mi abbia sorpreso.

Poi l’ho abbracciato e gli abbiamo dato tre baci sulle guance. Si è impegnato ad abbracciarmi e a premere il mio corpo contro il suo e potevo sentire chiaramente il mio seno toccare il suo, il che ha aumentato ancora di più la nostra eccitazione. Indossava una maglietta bianca e pantaloncini di jeans. C’era un’enorme tentazione nei miei pensieri e un turbine di assurdità mi attraversava la testa in quel momento. Era già teso per aver cercato di nasconderlo, quindi ho preso il bicchiere dopo aver bevuto l’acqua che gli avevo portato e mi sono voltato per portarlo in cucina. Lui però mi ha seguito e quando mi sono voltato per tornare nella stanza, era proprio dietro di me, mi ha toccato le spalle, ho sentito il calore delle sue mani e mentre mi guardava molto da vicino, ho sentito che mi guardava con desiderio .

Cléber – Paulinha, è normale! Calmati.

Paola: È normale? Cerco sempre di nasconderlo.

Mi ha guardato nel modo più tenero che potessi immaginare, mi ha afferrato forte per le spalle, si è avvicinato ancora un po’ finché il suo corpo non ha toccato il mio e lì, in mezzo alla mia cucina dopo dieci anni di matrimonio, mi sono quasi ritrovata qui. Lentamente, le mie labbra sigillano quelle dell’altro uomo e lui mi abbraccia forte, sentendo il mio seno rilassarsi nella maglietta, poi mi bacia selvaggiamente e deliziosamente.

Paola – No! Non posso! – Disse lei dopo averlo baciato con follia e desiderio per qualche secondo.

Cléber – Cosa intendi?

Paula – Sono sposata, tu sei il migliore amico di mio marito. NO! Non dovrei farlo…

Cleber – Siamo solo noi due! Lo vuoi tu, lo voglio io. Ho sempre desiderato questo momento.

Poi mi ha abbracciato di nuovo, non ho resistito e ho sentito che mi toglieva la maglietta, lasciandomi mezza nuda e premendomi il corpo, baciandomi all’impazzata, sentivo già la dimensione del suo cazzo esplodere attraverso i miei pantaloncini. Mi prese in braccio, mi portò a letto, mi stese con molta attenzione e godendomi questo momento surreale, sentendomi come se fossi in un sogno, lo sentii togliermi i pantaloncini a rete, poi strapparmi le mutandine e iniziare a baciarmi e violentarmi . . figa bagnata di desiderio. Sentivo la sua lingua penetrarmi e eccitarmi ancora di più. Mi faceva impazzire, erano momenti indimenticabili. Dopo avermi fatto impazzire con la sua lingua, mi ha sollevato e, togliendogli la cintura, gli ho sbottonato i pantaloncini, ho abbassato la cerniera e ho letteralmente visto il suo cazzo di otto pollici esplodermi in faccia. Ho deglutito a fondo:

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Cleber, non preoccuparti, lo farò con attenzione.

Avevo molta paura, il cazzo di mio marito era grande al massimo la metà.

Paula – Non immaginavo che sarebbe stato così grande.

Cleber – Ti prometto che non ti farò male, ti piacerà.

Ho dovuto vivere questa esperienza, mio ​​marito e ovviamente un fidanzato quando ero adolescente, le dimensioni non si avvicinavano nemmeno. E anche se l’ho visto in foto e filmati, ho sempre immaginato che fosse Photoshop o una scenografia. L’ho sentito mettere il suo pene nella mia bocca, avevo fame di mandarmi quel cazzo. Ha letteralmente dormito con me. È entrato a malapena ma quando mi ha colpito alla gola mi ha fatto vomitare.

Cleber – Ecco, la mia principessina lo succhia bene. Sii una brava ragazza.

Che piacere succhiargli il cazzo, infatti avevo dimenticato da quanto tempo avevo smesso di farlo con Leo. Finché non si è sistemato sul letto, mi ha alzato le gambe, ha sentito la mia figa, che lo stava chiamando in quel momento e se ne è andato molto lentamente, seppellendo il suo enorme cazzo nella mia figa mentre le lacrime mi scorrevano sul viso perché mi sentivo così. È la prima volta …che mi ha strappato la verginità.

Paula – Mettilo, mettilo ricco, ho finito per ordinare

Poi ha cominciato a battere più forte, ha cambiato posizione, ora mi ha messo il culo in aria, e ha spinto deliziosamente finché non ce la facevo più e nemmeno lui. Ha tirato fuori il suo cazzo esplodendo per l’eccitazione, me lo ha puntato in faccia e dopo avermi masturbato violentemente mi ha tenuto il viso e con la bocca aperta ho goduto di gran parte del suo sperma, oltre a spalmarmelo su tutta la faccia.

Cléber – Ti è piaciuto, mia principessa?

Ho detto sì con gli occhi. Dopo essere stati lì per qualche minuto e con il suo cazzo infilato di nuovo nella mia figa, siamo andati a farci una doccia insieme.

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Paula – Devo ammetterlo, ti amavo nel mio cuore! Sei migliore di quanto potessi immaginare.

Cleber – Sarò tuo quando vuoi.

Sdraiato sul letto ho sentito le sue mani cercare il mio sedere, ho agito in silenzio e l’ho lasciato. Leo non l’aveva mai guardato ed ero ossessionato da qualcuno che mi mangiava il culo. La cosa che mi spaventava di più era la dimensione del suo cazzo. Potevo sentire discretamente il suo dito entrare nel mio ano. Adesso mi baciava affettuosamente sul collo, sapevo cosa cercava e lo volevo anch’io, così cominciai a succhiargli il cazzo, ricoprendolo con quanta più bava possibile della mia saliva, aiutandolo a lubrificarlo. Quando ho avuto il coraggio, mi sono messo a quattro zampe.

Paola – Vieni! Sto aspettando per voi.

Poi mi ha guardato, guardando il mio culo a sua disposizione, l’ha aperto con forza e me l’ha allargato, ha sputato forte tanto che potevo sentire il liquido sulla porticina, e poi ancora una volta il suo pene è passato di qualche centimetro. pollici che mi entravano nel culo, finché il mio anello non esplose, rompendomi le pieghe e ricoprendomi completamente. Mi ha strizzato, ho quasi rinunciato, ma a poco a poco ha cominciato a cavalcarmi deliziosamente il culo fino a riempirmi l’ano di sperma. Siamo svenuti in questa follia del sonno per molto tempo, finché non si è ripreso, ha fatto la doccia, è uscito mentre stavo ancora dormendo e mi sono svegliato nudo, ho potuto vedere un piccolo biglietto. Sono venuto perché sapevo di essere solo e non potevo più sopportare il desiderio di amarti e dormire con te, mio piccola principessa Mi scuso se me ne vado così, ho un appuntamento e ribadisco anche le mie scuse perché prendo le tue mutandine come ricordo del pomeriggio più bello della mia vita.

Poi ho baciato quel foglio con il suo messaggio e ho pensato ad alta voce, questo era il mio pomeriggio più bello e volevo essere anche il tuo.

Questa è la prima volta che tradisco mio marito come amico mentre era in viaggio. Mi scuso di essere un principiante e di non avere tutte le conoscenze per trasmettere al meglio la deliziosa avventura che ho vissuto quel giorno. Ho avuto altre avventure, ma devo avere il coraggio di raccontarle, cari lettori.

*Pubblicato da pama_1608 sul sito climaxcontoseroticos.com il 22/09/23.

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