Racconto erotico di tradimento – Il marito sexy del mio amico!

di | 29 de Marzo, 2023

Recentemente Ángela, un’amica di lavoro, mi ha invitato alla festa per i 18 anni di sua figlia, ho invitato anche Rodrigo, ma lui non voleva andare. Ricordo solo molto bene la faccia che fece quando mi vide apparire nella stanza pronta per uscire. Certamente ha pensato di cambiare idea, ma non gli ho lasciato spazio e me ne sono andato subito. Indossava una gonna corta di jeans, tacchi sottili e un top con spalline sottili.

Ho camminato con Ana, la mia migliore amica del lavoro, che è venuta a prendermi a casa. Siamo arrivati ​​al condominio e la festa si è svolta in uno spazio aperto con piscina e zona barbecue. C’erano un sacco di adolescenti e all’inizio pensavo che saremmo stati fighi, ma fortunatamente lo erano anche alcuni dei nostri colleghi, quindi non ci siamo sentiti troppo imbarazzati.

Abbiamo bevuto, parlato e riso delle strane stranezze di questi adolescenti. E me la cavavo abbastanza bene, ma questo fino a quando non ho incontrato il marito di Angela. Wow, che uomo sexy! Capelli grigi e un fascino così diverso, sai? Ed è stato nella cucina della sala da ballo, quando sono andato a prendere dell’altra birra, improvvisamente è apparso davanti a me con uno sguardo malizioso sul viso e si è presentato. E guarda, sembra che le mie energie per una bella battuta siano molto buone perché in questi casi mi trovo sempre in situazioni molto favorevoli e non era diverso in quel momento, perché eravamo soli!

E il desiderio era chiaramente reciproco perché quando ci siamo presentati senza esitazione, non ci è voluto molto perché lui mi abbracciasse intorno alla vita e ricordo solo che un attimo dopo ci stavamo baciando deliziosamente. Ho sentito la sua mano arrampicarsi con sicurezza tra le mie gambe finché non ha messo le dita nella mia piccola figa sopra le mie mutandine. Che caldo! Sono impazzito con lui ma non potevo rischiare molto lì, quindi siamo andati via scambiandoci risate maliziose e fortunatamente nessuno l’ha visto, penso lol.

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Tornai dove c’era la festa e non dissi a nessuno quello che era successo, nemmeno ad Ana, la festa continuò e ad un certo punto Ana dovette andarsene, ma io volevo restare ancora un po’.

Solo che la festa stava per finire e da quello che potevo dire, dovevo vivere con le mie piccole dita sotto la doccia pensando a Sérgio. Ricordo che salutai Sérgio e Angela e gli altri che erano ancora lì e me ne andai, mi incamminai verso l’ingresso sperando che apparisse dal nulla, proprio come fa in cucina, ma sembrava che questa ora fosse In All’ingresso dell’edificio, ho chiamato un Uber e mi sono appoggiato alla porta e ho continuato a pensare a quel bacio.

– Taiane… Taiane Aguiar? – nel profondo dei miei pensieri, finii per non vedere l’auto ferma proprio davanti a me, fu solo dopo aver sentito il mio nome per la terza volta che guardai l’auto – Sergio??!! – disse avvicinandosi a me con un sorriso da un angolo all’altro. Solo che devo aver amato quest’uomo così tanto da rendermi ridicolo! Ovviamente non è stato lui, è stato l’Uber a chiamare.

– Oh ragazzo, mi dispiace, ero qui così distratto.

– Nessun problema, se non ti dispiace, senti che qui la parte anteriore è molto più spaziosa che sul sedile posteriore.

Salii in macchina senza pensarci troppo. Mi sono seduto, ho incrociato le gambe e quando ho tirato la cintura ho colto il bastardo che mi guardava le cosce senza cercare di nasconderlo. Era l’opposto di Sergio, pietosamente magro, calvo, ma aveva qualcosa di caldo in lui. La tua attenzione! L’accento del nord-est e lo adoro! I nordorientali sanno che sono così innamorato di voi ragazzi ahahah. Si è presentato mentre usciva con la macchina e diciamo che si chiamava Carlos, ho finito per rovinargli il lavoro raccontando questa storia.

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Pochi minuti dopo gli ho chiesto di dove fosse e mi ha detto che era di Pernambuco, un paesino vicino a Petrolina. Ho confessato che ero innamorato del nord-est e dell’accento del nord-est e all’epoca abbiamo riso insieme. E dallo sguardo sul suo viso che guardava le mie cosce, era un vero bastardo della peste.

Stavo diventando sempre più a mio agio e con ciò mi sono seduta un po’ più di lato e ho sistemato le gambe in modo che la gonna scivolasse un po’ di più e si vedessero un po’ di mutandine rosse. mi piace scherzare! Hahaha. Mi ha guardato senza vergogna e ad un certo momento, approfittando di un faro spento, mi ha preso una mano sulla gamba e l’ha accarezzata e ha detto – Visto che ti piace il nord-est, ti piace la coscia sottile? – Lo guardai sorridendo concedendomi questa carezza – Lo adoro! – risposi con entusiasmo e lui mi disse presto – Siamo vicini a dove vado di solito, andiamo a ballare un forró? – Ho guardato l’orologio, erano ancora le 9:45 – Andiamo! Ma non posso metterci troppo tempo, altrimenti mio marito mi ucciderà!

Fece una risata maliziosa e prima che il faro si aprisse si sbottonò i pantaloni della tuta e tirò fuori quel cazzo. Mi ha afferrato per il collo e ha appena detto: succhialo. ..

Oh santo accento! E ragazzi, un fulmine vi colpisce davanti se vi mento ahahah, ma sono andato davvero con lui a questo Forró. Sono finito con quest’uomo in uno di quei bar comunemente chiamati “coltelli da graffio”, sai? E guarda, posso dirti che quella notte ho avuto una delle peggiori o forse peggiori situazioni della mia vita! Ma parlerò della prossima storia, è già scritta, ma ho deciso di suddividerla in modo che la storia non diventi troppo lunga e noiosa.

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Baci a voi che leggete le mie news e mi mandate mail a cui non rispondo per niente perché la maggior parte continua a chiedermi una foto e ovviamente io non le mando. Ho una vita da gestire, ma per chi ama fantasticare e parlare di avventure, desideri e feticci e soprattutto per chi sa dire qualcosa di più di “Ciao, come stai? Hai una foto?”, tu può contattarmi, risponderò con tutto il cuore.

taianefantasia@gmail. Con

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