Racconto erotico di tradimento – Ho rasato mia cognata V –

di | 21 de Settembre, 2023

Sdraiato nel suo letto, Jesús, non voleva nemmeno pensare. Immagina se mio fratello sapesse che il consiglio che voleva che io dessi a Suzana si è trasformato in una scopata pazzesca con mia cognata.

Nuda, sdraiata sul letto, aspettando che si preparasse in bagno. Anche dopo il bagno di sperma gli ho fatto un trattamento viso. Che bocca ha questa donna, pochi mi hanno succhiato così bene. Ricardo è stato un uomo fortunato, una donna come Suzana non si vede tutti i giorni.

– Aaaaa!

Solo pensare a lei mi faceva crescere di nuovo il cazzo. Le belle tette, il bel viso, devo leccarmi quel culo. Ricardo, perdonami, è bello vedere Suzana con questa piccola macchia bianca sul sedere. Non l’avevo mai vista con un bikini così piccolo. Dovremmo restare a casa, tutto qui.

– Cattivo, caldo!

– Mi hai parlato, tesoro?

– Hannnh, sei già tornato?

Appoggiata alla porta, nuda in controluce, potevamo vedere la sagoma dei suoi seni, la sua vita scolpita. Camminò come un gatto, passo dopo passo finché non salì sul letto. La luce della lampada gli illuminava il viso.

Quella risata cinica, quegli occhi a mandorla, quei capelli bagnati legati in una crocchia dietro la testa. L’aroma di un profumo dolce.

– Bene, bene, bene… Il mio cognato è ancora duro con me? Che assurdo! Immagina se tuo fratello scoprisse cosa volevi farmi?

Mi ha graffiato il petto con le sue unghie affilate finché non ha afferrato forte il mio cazzo.

– OH! È già così bagnato! Pervertito, non puoi restare senza pensare a me? Solo la moglie di tuo fratello.

– Stringi di più, stringi. Aaaah!

– Gemi così deliziosamente, Gilberto, meglio di tuo fratello.

Suzana baciò la punta del cazzo, baciò e leccò la testa con la lingua. Lui rise sfacciatamente, mi baciò, poi si alzò e io mi sistemai contro la testiera, con le mani dietro il cuscino.

Era seduta sulla mia vita, quel corpo delizioso, i suoi piccoli seni, la sua pancia prominente, la sua figa rasata. Suzana mi ha tenuto con due dita, ha fatto scivolare la punta del pene tra le labbra, ho sentito la pelle bagnata, una crema che bagnava la testa del pene.

Potresti anche sentire un piccolo rumore. Che carino quando ha iniziato a spingermi dentro.

– Aaaaaa!! Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!

Suzy chiuse gli occhi mentre il cazzo allargava la carne della sua figa. Sensazione di dolore mista ad espressione di estasi. Bella, bella, mia cognata è felice di scopare.

Sentivo il calore della fica, uno sciroppo che gocciolava sul cazzo. Suzy era più sexy di quanto mi aspettassi.

-Aaanniiiiiii!! Condannare! Gil! Aaaahhh!

Cominciò a girarsi, appoggiando il suo corpo sul mio, mettendo le mani sul mio petto. Il suo culo schiaffeggia ritmicamente contro la mia vita.

I suoi capelli iniziarono a cadere dallo chignon. Suzana adottò l’espressione di una pazza perversa. Ha iniziato a grattarmi il petto con le sue unghie affilate. I gemiti si trasformano in urla.

-Gil! Cavolo! Caracalhooooo!

I seni ondeggiavano davanti a me, li tenevo entrambi e allungavo la mano per mordere i capezzoli.

-Uuuunnn!! Ooooohhh!!

Lei alzò il petto, la testa verso il soffitto, sempre più agitata, sempre più depravata, le strinsi i seni solo per sentirla gemere come una gatta.

– Aaaiii! Aaaah!!

Ho stretto forte i boccioli, Suzana è diventata sempre più scarmigliata e bella con il viso distorto dal desiderio. Ho sentito una crema densa che mi scorreva lungo il cazzo. Questa incredibile follia di qualcuno che raggiungerà le vette.

– Goditi Suzana, goditi la stronza!

– Aaiii non chiamarmi stronza! Aaaaa! Aaaah! Aaaaah!

Le sue gambe iniziarono a tremare. Suzy si è inginocchiata, ho visto dei rivoli uscire da lei, come se stesse urinando sul mio corpo.

– Aaaa!! Aaaaahh! Uuuuff!

Era la prima volta che una donna si spingeva così lontano con me. Suzana sembrava perfino imbarazzata e sollevata. Il sudore gli colava lungo il viso e sul petto. Lui scese per darle un bacio e un abbraccio.

Le ho tenuto i fianchi, le ho grattato la schiena e il bacio è diventato ancora più intenso. Gustoso bacio degli innamorati.

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– Non sapevo che ti piacesse così?

– Quando passo molto tempo senza un uomo, la mia eccitazione raggiunge il suo apice. Oh che sollievo, ne avevo bisogno!

Ci siamo baciati per un po’, il nostro sudore si è mescolato ed entrambi abbiamo ripreso fiato. Pensavo che sarebbe stato così, ma Suzana era molto più intensa di quanto immaginassi.

– E tu, non mi fai un regalo? Non mi ami più ?

– Quello?

– Non mi hai ancora soddisfatto. Non ti senti più eccitato per me?

Lei si alzò, si sedette di nuovo su di me, noi quattro incrociammo le mani sulla sua coscia. Con i seni bagnati di sudore, lei con una risata maliziosa che si mordeva il labbro.

– Vuoi aiuto, chissà, magari così ti interesserò di più a me?

Ero già più che interessato, mi è venuto di nuovo duro, soprattutto perché parlava con voce rauca. Suzana gli voltò le spalle. Mio Dio, che asino, questo culetto sodo, questo puntino bianco sopra i fianchi.

Ho immaginato Suzy in bikini, per lo più infilata tra le natiche, che si massaggiava gli zigomi, si grattava le natiche. Delizioso!

Dandomi le spalle, sollevò il suo piccolo sedere e mi tenne il cazzo come se le sue dita lo stessero pizzicando. Gettato e bloccato. Poi si sedette.

– Oooohhnnnnn!

Lo sentivo dentro, umido e caldo. E il mio cazzo fa un buco nella carne di Suzana. Voltandomi le spalle e sporgendosi in avanti, con il cazzo fuori, mi ha lasciato con questo delizioso mix di dolore ed eccitazione. Afferrai Suzana per la vita e controllai le spinte come meglio potevo.

– Che stupido, Gilberto. OH! Dannazione !

Va su e giù e l’asta entra sempre più in profondità nel buco della cognata.

– Malizioso!

– Quello? Aaaah!

Le ho dato una pacca sul sedere, ho premuto i suoi bottoncini marroni. Suzy si sporse ancora di più in avanti, era possibile ammirare le pieghe della sua figa che mordeva il mio cazzo, la pelle morbida che diventava sempre più umida mentre entravo ed uscivo dalla boccuccia proibita di Suzana.

– Fottutamente caldo!

– Mi piace quando mi parli così. Là!

Un altro schiaffo, il culo si è riscaldato per gli schiaffi. La scopata diventa intensa, il cazzo pulsa. Ho aperto il mio culo sodo, due meloni appetitosi. Potevo vedere il sedere di Suzana, il suo buco nero. Un piccolo foro rotondo, sembrava che Ric stesse sodomizzando sua moglie.

L’ho aperto il più possibile, con il pollice ho iniziato a massaggiare il piccolo anello. Suzy emise un piccolo grido mentre continuava a cavalcarmi sulla schiena.

Il culo sudava, ci è voluto poco per infilare tutto il dito, tutto il pollice è entrato nel culo.

– Aaaaaa! Gil, cognato, non si comporta così. Non farmi impazzire!!

La voce sofferente di una puttana cinica e il mio cazzo che squarcia profondamente gli sconosciuti di Suzana. Ero tutto scarmigliato, è stato allora che ho raggiunto l’orgasmo. Vengo nel profondo di mia cognata.

– Ooooohhh!! Ops! Aaaaahhh!

– Basta Gilberto, basta!

Ho sentito i getti uscire bruciandomi la punta del cazzo e ho cominciato a riempire Suzana con quel seme cremoso. E senza togliertelo dal culo.

Suzana appoggiò il viso sul letto tra le mie gambe, completamente esausta. Il culo della bruna si è alzato davanti a me, mostrando la figa rossastra dello stronzo. Tenevo i fianchi aperti, ammirando il panorama, tracce di sperma che gocciolavano dalla mia bocca rasata.

Lei rise e si avvicinò al mio viso. Sentivo l’odore del sesso, l’aroma di una donna soddisfatta. Il suo culo rotondo era quasi davanti alla mia faccia. La vidi contrarre i muscoli della sua vagina, finché non apparve una macchia bianca al centro.

– Malizioso.

– Hahaha! Bevilo, è tuo.

Mi sono messo il dito nel culo, a metà strada.

– Oh, Gil! Cattivo!

– Insolente.

Si avvicinò e io allungai il viso. Gli ho baciato la coscia, l’inguine finché non ho assaporato la goccia, il sapore dello sperma in bocca, l’aroma di una donna sazia. Lei rise e chiese!

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– Bacia Gil. Lasciami godere la tua bocca. Mi dai fastidio.

– Lascia che ti mangi il culo.

– NO! Fammi venire prima. Allora, chi lo sa?

Ho leccato Suzana fino a renderla abbrustolita, dura e gonfia.

– Ancora, ancora, hmmm… Aaahh. OH!

Non c’è voluto molto prima che mia cognata iniziasse a urlare per l’eccitazione. Mi sono fatto la doccia in faccia, ho schizzato in bocca.

– Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah! Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa! Wow, è pazzesco!

– Lascia che ti mangi il culo?

– Allora, borsa! Pidão, proprio come suo fratello. Sono stanco, vero?

– Devo andare. Ricardo arriva domani.

– Partire! Non mi lascerà qui da solo, signore. Qualunque cosa! Tuo fratello non arriverà prima del pomeriggio.

– No, non Susana. E’ pericoloso, non è possibile!

– Egli è! Non voglio nemmeno saperlo. Adoro fare l’amore la mattina, c’è qualcosa di meglio? Dirai che non ti piace?

-Suzy!

– Lui viene!

***

Mi sono svegliato verso le 7, avevo il sonno pesante, mi sono girato su un fianco e c’era Suzana sdraiata a faccia in giù, nuda, il lenzuolo spiegazzato sul suo corpo le lasciava la schiena, parte delle gambe e il sedere marrone con il segno indecente. di mutandine.

Piccola erezione per coloro che si svegliano con visioni come questa, mi sono avvicinato e le ho messo il mio cazzo in mezzo al culo. Suzy gemette come qualcuno che si sveglia senza molta voglia.

– Certo, non farlo così. Al mattino presto, concediti di dormire un po’ più a lungo.

EHI! Cosa, ovviamente? Mi chiamo Gilberto, il nome di mio marito è Rodrigo!

– Puttanella, lo darai a qualcun altro, birichina?

sussurrai abbracciando mia cognata. Lei rise come se fosse stata colta sul fatto.

– Stavo sognando, chi ti ha detto di svegliarmi?

Mi sono strofinato il cazzo al centro, quella sensazione di masturbarmi sul velluto. Ho strofinato forte finché il cazzo non è scappato e ho trovato l’ingresso nel culo. Il calore della figa.

-Oh Gil. Ho sonno, aspetta, lasciami dormire un po’.

Non ho detto niente, l’ho presa per la vita, l’ho abbracciata più forte, lei ha gemito e si è coperta con un lenzuolo. Pensavo di non farcela, ma alla fine mi sono addormentato.

Ho sognato l’arrivo di mio fratello, che non potevo restare a lungo, tutto era molto frenetico, io correvo, anche lui correva e Suzy si masturbava davanti a me.

Mi sono svegliato due o tre ore dopo. Abbraccia Suzana, il suo cazzo morbido tra le sue cosce. Non ci è voluto molto perché diventassi duro, Suzy si è mossa mentre sentiva il volume.

– Hmm…

Sentivo che le piaceva, l’ho mosso come se fosse un cazzo, solo per stuzzicarlo. Ho immaginato che Suzana venisse sodomizzata. Il calore nella sua figa aumentava e le bagnava le pieghe.

– Aaah! Gil, pervertito.

Mi sono abbassato un po’ per facilitare i movimenti, ho messo la zampa del gatto sulla mia, il gallo ha trovato la sua figa bagnata.

– Aiiiinnn! Mi scoperai di nuovo, non ti stancherai?

– Se ne va?

– Quello?

– Il tuo sedere.

– Aaahh, me lo stai dicendo, tua cognata? Immagina se tuo fratello scoprisse che mi hai scopato il culo nel suo letto? Aaaaah! Senza vergogna, aaaahh!

Il modo confuso in cui parlava mi faceva solo arrapare, anche con l’immagine di Ricardo arrabbiato nella mia mente. Ho inserito il bastoncino al centro e l’asta è entrata facilmente nella figa lubrificata. Un inferno che brucia dentro, un calore cremoso che cola dalle labbra.

– Aaaannhh! Gil, tesoro!

Mi sono fatta strada, mi sono sepolta in mezzo a mia cognata. Potevi sentire il suono poltiglia del gallo che si apriva e usciva dalle labbra.

– Piccola troia.

Suzana voltò la testa più che poteva per vedermi. Ho aumentato il ritmo delle flessioni. È bella, sudata e con il volto sofferente. E ci siamo guardati con la coda dell’occhio.

– Gattino, sei tu. Me lo farai desiderare? Mi darai fastidio solo perché tuo fratello possa impazzire di me? Aaaaah! Gil, non farlo così, amico! Aaaaa!

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Suzana gli afferrò la spalla con le unghie. Ci abbracciamo di lato.

– Girati Suzana, sdraiati.

– Oh no! Stronzo, davvero non lo sopporti e cosa succederà a tuo fratello quando lo scoprirà?

– Non dirlo.

-E pensi che dopo il litigio Ric non vorrà più prendermi a calci in culo? E sei tu che mi stai facendo questo. Mi venite entrambi nel culo?

– Si allunga.

– Allora vieni fuori, lasciami girare.

Ho tolto il lenzuolo e me ne sono andato. Suzana era sdraiata a faccia in giù sul letto, con le mani nascoste sotto il corpo, il viso sepolto nel telefono, sembrava una vergine pronta per essere deflorata. E quel culetto birichino.

Ho aperto le gambe e al centro è apparso un piccolo punto.

– Tienilo per me.

Alzò la mano e allargò le natiche con le mani aperte, il sedere che scendeva come una spirale. Un buco profondo, un vortice in cui entrare. Volevo conoscere l’anima di Suzana.

Ho preso uno spillo lungo e l’ho esteso al centro del suo sedere, proprio all’ingresso.

– Aaaaa! Mmmmmmm!!

Ho infilato il pollice al centro e ho graffiato Suzana all’interno. La vedevo tremare.

— Vai avanti, vai avanti, prima che mi arrenda.

Il cazzo bagnato nella figa, l’ho toccato fino al buco, il buchetto profondo. Suzy gemette, sentendo l’atto.

– Ooohhh! Condannare!

La testa è entrata più facilmente del previsto. Ho iniziato a spingere, abbassando l’asta calda al centro della carne di mia cognata. Suzy ad alta voce, con il respiro accelerato, finché non le ho stretto le spalle. È stata una scopata bollente, piuttosto emozionante solo per provocarlo. La deliziosa sensazione di mangiare il culo di tua cognata.

– Gil, che cazzo grosso, amico. Che caldo, aaahh! Mi riempirai di merda. Quindi fai scorta velocemente! Aaah! Chissà se Ric sa che sei stato tu, Aaai! Cosa ti ha mangiato il culo adesso? Aaaaa! Aaaaaiiiiiii!

Ho spinto forte, ho pompato con rabbia. La pazza che mi provoca mentre scopiamo.

– Dirai che sono stato io?

– Ah ah! Pensi che non lo scoprirà? Aaaahh! Scoprire che qualcun altro mi ha mangiato. Uuuuuh! Paradiso! Divertiti Gilberto, divertiti e mi divertirò anch’io!

Non doveva fare altro che parlare, il mio cazzo ha risposto all’istante, l’ho sentito pulsare, ho sentito gli schizzi uscire dal culo di Sazana. Più che sufficiente. Quando lo tirò fuori, il suo culo luccicava, i succhi scorrevano verso l’interno, fino alle labbra della figa.

– Stai bene, Suzana?

La sua faccia sepolta nel cuscino, le sue mani allargate sui fianchi. Naturalmente Suzana era tesa, pronta a ricevere un’eiaculazione. Ho messo la mano in mezzo e ho accarezzato la figa rasata.

Suzana si inginocchiò e la sollevò abbastanza in alto, potevi vedere la sua figa lampeggiare, un bagliore scendere nella sua piccola bocca.

– Soddisfatto?

Lei rimase immobile, fu allora che sentii un rumore provenire dal piano di sotto, la porta che cigolava e qualcuno che entrava in casa.

-Chi sarà?

– Lui.

– Ora? Ma non sono ancora le undici? È venuto nel pomeriggio!

– Vuoi amarmi, tesoro. Pensi che sia solo tu?

Suzana lo disse mentre era seduta sul letto. Un misto di risate maliziose e orgogliose sul suo viso, non sembrava nemmeno preoccupata.

-E adesso donna, cosa faccio?

– Non potrai scappare, l’unico modo è nasconderti.

Ho sentito i passi di un uomo che saliva le scale.

– Suzana, dove sei?

*Pubblicato da Follia sul sito climaxcontoseroticos.com il 23/08/23.

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