Racconto di incesto erotico: una vera mamma e un vero papà

di | 22 de Agosto, 2023

Una mamma e un papà veri

di PNoel2023

Quando avevo 15 o 16 anni, ho vissuto un’esperienza che mi è rimasta impressa nella memoria ed è diventata parte dei miei feticci per il resto della mia vita. Forse perché a quell’età sapevo ancora molto poco del sesso e delle sue sfumature.

A quel tempo la mia famiglia viveva in una casa a due piani, che aveva tre stanze al piano terra, una delle quali era occupata da me. Al piano superiore, la camera dei miei genitori, la camera delle mie sorelle e un bagno. E, a collegare un piano all’altro, una scala in muratura, con un ampio corrimano, fissata ad un muro, che arrivava fino alla porta della seconda camera da letto, che era quella delle ragazze.

Un dettaglio importante è che, trattandosi di un edificio più antico, in cima ad ogni porta c’era una cornice di vetro, per lo sfruttamento della luce da una stanza all’altra, caratteristica che l’architettura attuale è stata eliminata nella progettazione dell’edificio .edificio. case più moderne. Solo che in questa casa, per ragioni che non conosco, le stanze non avevano vetri, solo queste aperture in cima alle porte.

E bene! Un venerdì o un sabato sera, non so perché, tutti i fratelli erano fuori tranne me. Andai nella mia stanza e mi sdraiai, addormentandomi subito. Ma mi sono svegliato qualche tempo dopo e ho trovato la casa completamente buia e completamente silenziosa. Volevo andare in bagno e ho pensato che fosse mezzanotte. Come al solito, sono andato di sopra per usare il bagno al piano di sopra.

Solo che quando sono passato davanti alla porta della camera dei miei genitori, li ho sentiti parlare, a bassa voce ma non sussurrando, che nessuno dall’altra parte poteva sentire, attraverso quell’apertura nella parte superiore delle porte, senza il vetro, perché io spiegato. Spinto da semplice curiosità, mi sono fermato mentre andavo in bagno, non capendo inizialmente cosa stesse succedendo all’interno. Forse era una conversazione sui bambini, non lo so…

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Ma subito dopo aver ascoltato, ho capito che quello che stava succedendo nella sua stanza era molto diverso da quello. Soprattutto per certe cose che diceva mia madre, con il suo respiro agitato e il caratteristico rumore dei baci. E così, con una ‘scarica’ di adrenalina, ho fatto qualcosa che solo l’incoerenza di un adolescente emozionato poteva permettermi: ho scalato il muro che fungeva da guardia al piano superiore. E, poco a poco, ho avvicinato il mio viso a quell’apertura in cima alla porta, che mi ha permesso di sentire e vedere meglio una scena che non ho mai dimenticato.

La finestra della sua camera da letto, che dava sul retro della casa, era aperta e da non so dove entrava un po’ di luce, il che mi rendeva un po’ più chiara la scena. Perché la stanza era spenta. Erano nudi, sul letto. Mio padre, sdraiato sulla schiena, con il cazzo duro rivolto verso l’alto. Mentre mia madre sedeva accanto a lui, a gambe incrociate, gli accarezzava il corpo e gli diceva delle cose – parole sussurrate o gemiti – mentre gli massaggiava il membro, con l’evidente scopo di eccitarlo ancora di più.

A volte lo masturbava un po’. In altri, gli accarezzava lo stomaco e le cosce, ma non gli toccava il cazzo. E qualche volta gli baciava la punta del cazzo. Non so dire se abbia mai fatto un pompino completo a mio padre. Non ho motivo di dubitarne, ma se è successo quella notte, è stato prima che arrivasse al mio punto di vista.

Ricordo le cose che disse durante quel sesso con mio padre che mi fecero rabbrividire ripetutamente, quando ricordavo la sua voce che diceva, visibilmente emozionata, mentre si masturbava:

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“Oggi sei così macho! Il tuo cazzo è duro, proprio come piace a me! Questo cazzo è così grosso e grosso!

Ha detto queste cose e poi lo ha baciato. Baciò sulla bocca, sul collo, sulla pancia e sul cazzo! È chiaro che il suo obiettivo era rendere mio padre il più duro possibile, farsi penetrare! Perché subito dopo lui si è alzato e lei si è sdraiata sulla schiena e ha allargato le gambe. Per me è stata una scena bellissima vedere mia madre in questa posizione, come qualsiasi altra donna: con le gambe aperte e tutte offerte al maschio, con voglia di essere scopata in quel modo! Fu allora che cominciò a penetrarla, mentre lei sospirava e gemeva.

Si sono scopati questi “papà e mamma” (letteralmente!) per un po’, mentre io cercavo di restare in equilibrio in cima a questo muro, tra l’eccitazione e la paura di essere scoperto. Anche se il mio desiderio era masturbarmi mentre guardavo mio padre fare questo a mia madre. E ammetto che c’è stato un momento in cui avrei voluto davvero essere al suo posto!

Poi si sono scambiati di posizione, lei si è messa a quattro zampe e lui l’ha afferrata da dietro. Non credo che sia mai esistito il sesso anale, perché come ho scoperto con il tempo e l’esperienza, il sesso anale fa gemere una donna più dolorosamente.

Ed è stato in questa posizione che finivano per divertirsi, con i suoni contenuti a metà, per non attirare l’attenzione del figlio, che immaginavano addormentato nella loro cameretta al piano di sotto. Poi crollarono sul letto, a faccia in giù, mentre mio padre li copriva con una gamba. Così me ne sono andato e sono andato a usare il bagno al piano di sotto.

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Tornai in camera mia e per riprendere sonno mi masturbai fino a venire, ripetendo a memoria quella scopata meravigliosa e speciale che avevo appena visto. Mia madre era una donna bellissima, con la pelle bianca e gli occhi chiari. I suoi fianchi erano larghi e aveva anche delle gambe fantastiche.

Facendo i conti, vedo che quando è successo aveva tra i 37 e i 38 anni. Si trovava quindi in quella fase della vita in cui la donna raggiunge il suo splendore di donna. E, a dire il vero, non ho mai provato alcun rimorso o rimpianto per aver assistito volontariamente a questa meravigliosa scopata che mio padre e mia madre si sono dati sotto il mio sguardo estasiato!

*Pubblicato da pNatale su climaxcontoseroticos.com il 22/08/23.

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