Racconto di incesto erotico – Finalmente connessi – Parte 5

di | 10 de Gennaio, 2024

Capitolo 5

Dedicato al piacere

Ebbene, il tempo passò e continuarono normalmente con la loro routine, il desiderio che provavano l’uno per l’altro fu represso, messo da parte, gettato nel mondo dell’immaginazione, quello era il posto a cui apparteneva.

Un fine settimana si riunirono in giardino, facendo un barbecue, giocando a carte, bevendo birra, mentre la musica suonava dall’altoparlante.

– Dai, gioca adesso, ti batto ancora.

– Cos’è questa conversazione!? Gli altri non valevano niente, sono stati rubati.

– COSÌ!? Yo, stai rubando?

– Se tu!!

– Sei imbarazzato, vero? Dai per scontato che io sia migliore di te e basta.

Il signor Gildo tira fuori la carta e quando identifica quale è si sente nuovamente frustrato, perché ancora una volta Iara vince.

– Dai, mostra la tessera, aah, lo sapevo, ho vinto ancora.

– Come puoi? Lui è molto fortunato.

– Sfortuna, figlio mio, strategia. Ah ah

– Dove stai andando?

– Sono stanco di picchiarti, toglierò un po’ di questo calore dal mio corpo.

Iara va a fare la doccia che hanno fatto in giardino, e comincia a bagnarsi, Gildo rimane seduto sulla sua sedia di plastica, a bere ancora qualche lattina di birra e a dover ascoltare la sua presa in giro. .

In quel momento Gildo ha scoperto un lato di Iara che non conosceva, si è rivelata estremamente competitiva e provocante. Le battute finirono solo quando una canzone chiamata “Senta com amor” iniziò a suonare sullo stereo, attirando l’attenzione di Iara.

– Oh, adoro questa canzone.

Iara poco a poco si è lasciata coinvolgere dal ritmo della musica, ha ballato con calma, libertà, come se fosse in un altro mondo. Il modo in cui Iara ballava attirò l’attenzione di Gildo, che la stava osservando.

Indossava una canottiera blu scuro e pantaloncini azzurri, pantaloncini che le aderivano al corpo, segnando chiaramente la zona del sedere e della figa. La mente del signor Gildo iniziò a funzionare e nella sua testa apparve una voce che diceva “qual è il problema?” Dai, fatti coraggio, dille che la ami”, in cambio un’altra voce dice: “Sei pazzo!? Non puoi, lo sai benissimo”, “Come non farlo? L’altro giorno, per strada, le hai fatto i complimenti al punto da congratularti con lei, ricordi? «Sì, ma non sapeva che fosse lei. “E che differenza fa?” È pur sempre una donna e, come tale, capace di farsi desiderare.

Mentre metteva da parte questi pensieri, notò che Iara lo fissava, lo guardava con uno sguardo serio, ma manteneva un sorriso canzonatorio all’angolo della bocca.

Il signor Gildo, accorgendosi di ciò, cominciò a chiedersi cosa significasse quel sorriso, i movimenti di Iara sembravano sempre più sensuali, lei si voltò e si abbassò a terra provocatoriamente.

Iara, a sua volta, ha posto le sue stesse domande:

-Oh, perché lo sto facendo?

-Perché mi piace rotolarmi con lui che mi guarda?

-Ma non posso fare a meno di farlo con lui che mi guarda in quel modo, non gli ho mai visto quello sguardo.

Iara continuò a ballare, girando il corpo mentre ondeggiava, finché non si trovò di fronte a Gildo, a quel punto si abbassò a terra, simulando una posizione seduta. Con le mani appoggiate sulle ginocchia, sollevò il sedere, muovendosi su e giù.

Poco dopo, la musica fece finalmente uscire Iara da quella trance che la faceva ballare senza alcuna vergogna. Vedendo Iara chiudere la doccia e girarsi, Gildo fece finta di guardare in un’altra direzione.

-Sto entrando, vuoi aiuto con qualcosa qui?

-No, puoi lasciarmi mettere via le cose, grazie.

-CORRETTO.

Rimasto solo, Gildo fa fatica a dimenticare ciò che ha appena visto, mente e corpo iniziano a duellare. La sua mano si sposta sul cazzo e inizia a toccarsi attraverso i pantaloncini.

Intanto Iara è nella sua stanza, era appena uscita dalla doccia, era sdraiata sul letto e guardava il cellulare, pensando allo stesso tempo a quello che aveva fatto in giardino:

– Penso di aver bevuto troppo, cosa ho fatto, wow, che peccato.

Due settimane dopo quanto accaduto, alla vigilia della fine dell’anno, Iara si prepara ad uscire con le sue amiche. Ogni fine anno succedeva la stessa cosa, Iara usciva con le sue amiche e tornava solo il giorno dopo, mentre Gildo era solo a casa.

Davanti allo specchio, Iara si guardò nel suo corto abito bianco, che le arrivava solo alle ginocchia. Vedendo che tutto andava bene, guardò un messaggio sul cellulare della sua amica che diceva che era a cinque minuti da casa, ed uscì dalla stanza dirigendosi in soggiorno.

Il signor Gildo era al suo solito posto, sul suo divano, senza maglietta, indossando solo dei pantaloncini blu con strisce verticali rosse sui lati, nota Iara che si avvicina e dice:

-Stai andando?

-Sì.

-È vero.

Lei lo guarda, nota un’espressione triste nei suoi occhi, poi gli si avvicina e gli dice:

-Dai, alzati così ti abbraccio che a Capodanno non ci sarò.

-Giusto.

Seu Gildo si alza e i due si abbracciano, gli augurano un felice anno nuovo, cosa che non avevano mai fatto prima, l’abbraccio dura finché Iara dice:

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-Bene, è meglio che vada, mi stanno già aspettando.

-CORRETTO.

Ora solo sul divano del soggiorno, Gildo si guarda intorno per casa sentendosi vuoto, ormai la sua unica compagna era la solitudine di cui era già intimo.

Agitato, si alza, va al frigorifero, prende una birra, inizia a bere, cercando di sentirsi un po’ meglio. Accende la televisione, guarda canale per canale, si parla solo delle vacanze di fine anno, nessuna programmazione gli interessa.

Negli ultimi 9 anni, ogni Capodanno era sempre uguale per Gildo, ma questo in particolare era quello che gli dava più fastidio. È perché per la prima volta mi mancava Iara.

Il tempo passa, la quantità di alcol consumata aumenta, Gildo si ritrova sdraiato sul divano ad ascoltare musica. Trovò delle vecchie cassette e le mise nella radio per ascoltarle.

Quando erano quasi le 22:00 di notte, il sonno lo colpì e mentre Nelson Ned stava ascoltando la radio, si addormentò.

Ad un certo punto una voce nel profondo di lui lo chiama, Gildo cerca di identificare chi è, sente che gli sembra familiare, la voce continua, ora più forte e quando finalmente si sveglia, appare il volto di Iara.

-Quello? Fia!!? Cosa stai facendo qui?

-Wow, pensavo che non ti saresti svegliato.

-Uh, ma aspetta un attimo, non stavi con i tuoi amici?

-Esatto, quest’anno ho deciso di fare qualcosa di diverso.

Seu Gildo non riesce a nascondere la sua gioia e il suo sorriso, Iara ricambia il sorriso e dice:

-Che ne dici di guardare un film insieme?

-Potrebbe essere.

-Ti lascio scegliere.

-È vero.

-Vado solo a farmi una doccia veloce e a cambiarmi, torno subito.

-Giusto.

In camera da letto, mentre si vestiva, Iara sentì di aver preso la decisione migliore, ancor di più dopo aver visto Gildo dormire con diverse lattine sparse sul pavimento mentre ascoltava musica malinconica.

Cambiata d’abito e ora vestita con una bambola azzurra con stampa di cuori rossi, appare nella stanza e dice:

-Quindi hai scelto?

-Sì, ti stavo proprio aspettando.

-Giusto.

Il film inizia, sembra un thriller poliziesco, Iara, rendendosi conto del genere del film, dice:

-E’ esattamente quello che sembri.

-La verità.

-Questo film deve essere molto vecchio, guarda i vestiti della gente ahahah.

-Sì, è molto vecchio. Dovrebbe essere dei primi anni ’90.

-Wow, dovevo essere molto giovane, non sarei nemmeno nato ahahah.

– A quel tempo vagavo, vivevo come un animale libero.

Mentre ricordavamo alcune cose del passato, a mezz’ora dall’inizio del film, Iara era già con la testa appoggiata sul petto di Gildo, cosa che le fece sentire l’odore della birra ancora più forte, facendole chiedersi quanto avesse bevuto.

Non era solo l’odore forte della birra a indicare che aveva bevuto molto, ma anche il modo in cui si comportava, parlava più del solito, insisteva anche su certe domande.

-E il? Il film è bello o no?

-Sì, sì, credo che questa sia la terza o quarta volta che me lo chiedi. Ah ah

– Oh mi dispiace.

Il minuto successivo inizia una scena piuttosto torrida, il detective inizia una serie di scambi sessuali con una donna. La scena non era completamente nudo, ma si vedevano il seno dell’attrice e il sedere dell’attore.

Iara resta in silenzio, osservando attentamente lo svolgersi della scena, mentre Gildo, più emozionato, dice:

– Esatto, è così che succede.

-Ragazzo, perché questa violenza, vero?

Riferendosi a come si è svolta la scena di sesso, in cui l’uomo lanciava la donna avanti e indietro, Gildo ha detto con un sorriso:

-L’homi vuole dimostrare di avere un’impronta digitale ahahah

– Serio? Ma avevo bisogno di tutto questo? Ah ah

La scena di sesso finisce velocemente, proseguendo il film, quando raggiunge la durata di un’ora e undici minuti, il detective torna a recitare in un’altra scena di sesso, questa un po’ più calda della precedente e più lunga.

Vedendo il percorso che avrebbe preso, Iara inizia a pensare:

-Wow, visto che quei vecchi film avevano scene di sesso, spero che questo sia l’ultimo.

Gildo, dal canto suo, con il suo entusiasmo non ha esitato a lodare la bella attrice bionda quando la scena la mostrava sdraiata sul letto mentre il detective le succhiava i capezzoli duri.

-Che bella cosa.

Sentendo ciò, Iara allontanò la testa dal petto di Gildo, gli diede una pacca dolce sul braccio e guardandolo disse:

-Lo è, eh?

-Cos’era?

-Siete tutti entusiasti dell’attrice ahahah.

-È molto carina.

La scena continuava con il detective che baciava il corpo della ragazza, percorrendo lentamente il suo stomaco fino a raggiungere il pene dell’attrice. In un taglio veloce si possono vedere i peli della figa dell’attrice, spingendo Gildo a fare un altro commento.

-È una vera bionda ahahah.

Iara guarda nuovamente Gildo a bocca aperta e dice:

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-Stai bene, eh.

Iara inizia a pensare che quei commenti spensierati che Gildo faceva fossero dovuti al drink, normalmente era più sobrio e cercava di ignorarli.

La scena cambia e ora la donna è sopra il detective, Iara guardava la scena e cominciava ad innervosirsi, cominciava ad influenzarla, nella sua testa i ricordi di certe cose che le erano successe cominciavano a bombardarle la mente. .

A poco a poco la sua mente si stava contaminando con ogni genere di assurdità, una delle quali era immaginare Gildo seduto sulla sedia con il cazzo fuori, a masturbarsi mentre lo guardava ballare sotto la doccia.

La scena del film diventa sempre più calda, finché alla fine, mentre la donna lega le mani del detective e si rotola sopra ancora e ancora, Iara guarda di lato e nota i suoi pantaloncini, Gildo che mostra un grande volume.

Rendendosi conto di ciò, Iara sente il suo cuore battere forte, non è mai stata così vicina a lui in questo stato e con questo si sente più arrapata che mai. La tua immaginazione si accende ancora di più e inizi a pensare ad altre sciocchezze.

Ma lei resta in silenzio, immobile, solo ad osservare, ecco che Gildo la guarda con uno sguardo come il giorno della doccia, ma non dice niente, Iara si limita a guardare nervosamente la televisione, ma ha la sensazione che qualcuno la stia guardando Voi .

Iara aveva paura che il suo Gildo recitasse e se ciò fosse accaduto forse non avrebbe resistito, ma la scena alla fine si conclude con Iara sollevata e il suo Gildo con una voglia immensa di venire. Vedendo che le cose con Gildo non si sono ancora calmate, Iara si alza e dice:

-Vuoi un po ‘d’acqua?

-EHI? Oh sì, lo farò.

-Va bene.

In cucina, Iara bevve un po’ d’acqua per cercare di spegnere il fuoco che sentiva.

-Qu’il fait chaud, qu’est-ce qu’il y avait dans la pièce, j’étais sur le point de faire un truc de fou, j’espère qu’il n’y aura plus de scènes comme ça dans il film.

Iara ritorna con un bicchiere d’acqua in mano e nota Gildo meno emozionato, si sente più sollevata e si siede sul divano a guardare la fine del film.

Il film termina senza altre scene erotiche, il che dà nuovamente sollievo a Iara, poiché i titoli di coda del film appaiono sullo schermo televisivo e i fuochi d’artificio iniziano a esplodere.

Si guardano e dicono:

-Mezzanotte?

Iara guarda l’orologio e vede che l’anno è cambiato, poi abbraccia Gildo e dice:

-Buon anno a lei, signore.

Il signor Gildo la ringrazia, parlando all’orecchio di Iara:

-Buon anno amore mio, grazie per essere stato con me in questo fine anno.

Iara si emoziona, nel suo cuore nasce un sentimento confortante.

-Okay, non c’è bisogno di ringraziarti, volevo solo recuperare tutti quegli anni in cui ero insopportabile.

– Va bene, è nel passato, ciò che conta è adesso.

– La verità.

Il signor Gildo prosegue dicendo che augura buona fortuna a Iara, il che la rende ancora più emozionata dal momento che il signor Gildo non ha mai detto quelle parole prima.

I due rimangono intrecciati per un attimo, in questi abbracci fortissimo, Gildo ha il naso sul collo di Iara e il suo odore gli fa risvegliare i desideri che tanto cerca di reprimere.

Iara, dal canto suo, ricorda tutto quello che è successo, ogni esperienza vissuta con il suo Gildo negli ultimi mesi. E come in un film, si ricorda del momento in cui ha sorpreso il suo Gildo a masturbarsi, dove si è eccitato al punto da venire guardando il suo Gildo masturbarsi.

E all’improvviso si ricordò più volte in cui aveva notato certi sguardi di Gildo verso il suo corpo, sguardi che aveva sempre pensato fossero frutto della sua fantasia, ma ora si fermava a pensare che forse non era così.

E poi, come in un istante, Iara giunge ad una conclusione.

-Lui mi ama, tutto qui, non posso sbagliarmi, proprio come io amo lui.

Alla fine si lasciano andare e Iara guarda Gildo con uno sguardo smarrito, lui si gira e dice:

-Vuoi vedere un altro film?

-Sì forse.

Mentre Gildo frugava tra le sue cose alla ricerca di un nuovo film da vedere, Iara disse:

-È divertente, vero? Prima litigavamo per guardare la televisione, ricordi?

-Sì, volevo vedere il giornale e tu hai insistito per vedere la telenovela.

-Vero. Ah ah

-A volte pensavo che lo facessi solo per ripicca.

– A volte ero immaturo, ricordo che dicevo sempre che avrei comprato una televisione solo per me. Ah ah

-È vero, ma non l’hai mai comprato.

-La verità.

– Perché non l’hai mai comprato?

-Non lo so, in fondo forse hai ragione.

-COSÌ?

-Forse l’ho fatto per ripicca, per attirare la tua attenzione.

-Serio?

-Sì, ora che ci penso, penso di aver sempre desiderato la tua attenzione per me, forse è per questo che mi sono irritato così tanto quando ho visto te e Jessica insieme.

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Sentendo ciò, Gildo, che aveva voltato le spalle, stava controllando le sue cose nel cassetto dell’armadio, si voltò lentamente e disse:

-Che cosa hai visto?

-Fai l’amore qui, su questo divano.

-Com’è? Ci hai visto quel giorno?

-Sì.

-Ecco perché ti sei arrabbiato così tanto quando ti ho chiesto di lei.

-Sì, ecco perché.

-Ora capisco.

– Sono stata arrabbiata per giorni, non potevo sopportare di ricordare che lei lo toccava, gli davo amore, amore, avevo l’impressione che mi rubasse cose che potevo fare.

Iara non smetteva di parlare, continuava frase dopo frase dicendo tante cose che aveva tenuto nascoste dentro di sé, mentre a Gildo non restava altro che ascoltare.

– Non so cosa mi sia successo, dopo quel giorno, volevo solo darti qualcosa di buono, anche se non sapevo come comportarmi correttamente e neanche tu mi hai aiutato, ci ho provato. Strada facendo, sono arrivato a soddisfare i suoi bisogni di uomo e ho notato che era così che lo avevo sempre visto.

Il signor Gildo capì subito cosa stava cercando di dire Iara, quindi si alzò da terra e si avvicinò a lei, la quale, accorgendosi di questo approccio, si spaventò.

In piedi di fronte a Iara, Gildo abbassa i pantaloncini e le mutande, esponendo lentamente il suo cazzo già eretto.

Iara guardò questo cazzo che dondolava davanti a lei e non poteva credere che fosse reale. Poi il signor Gildo le prende la mano e se la porta al cazzo. E ora, quando lo toccava, sentiva la sua temperatura e le sue pulsazioni, si rendeva conto che ciò che stava vivendo era reale, molto reale.

A poco a poco comincia a muoverlo su e giù molto lentamente e dice:

-Stasera ti darò tutto l’amore del mondo.

Poi Iara avvicina la bocca e poco a poco ingoia il cazzo che ha tra le mani, facendo gemere di piacere Gildo.

-AAAAH che bocca deliziosa hai, amore mio.

Iara solleva il cazzo di Gildo e comincia a succhiargli le palle, poi leccandole, fa tutto questo fino a ritornare al glande.

Dopo aver scoperto il gusto del cazzo nel suo campo, è sorpresa di farsi trascinare da Gildo e di spogliarsi nuda.

Ora completamente nuda, Iara è rimasta con le gambe aperte e con Gildo che le baciava le cosce, i baci si avvicinavano sempre di più alla sua figa, rendendola desiderosa che lui arrivasse presto.

Il suo desiderio si avvera, le accarezzano la figa, sente il suo indice penetrarla e il suo pollice premerle il clitoride. Iara non riesce a contenersi e geme di piacere.

-AAAAIN che emozione, dove l’hai imparato?

-Esperienza, figlia mia, tanta esperienza.

-AAAAIN se continui così vengo.

Ma non era quello che Gildo e Iara volevano, cercò velocemente un preservativo nel cassetto e se lo mise sul cazzo.

Si avvicina di nuovo a Iara, sdraiandosi sopra di lei ed entrando lentamente in lei, con ogni centimetro in più che aggiunge, Iara alza gli occhi al cielo con desiderio.

A poco a poco Gildo aumenta la velocità, il ritmo si fa più forte, Iara si aggrappa al lenzuolo che copre il divano. Mantengono un ritmo piacevole per qualche istante, finché, sentendosi sul punto di venire di nuovo, Iara parla dolcemente all’orecchio di Gildo.

-Non ancora, non ancora, lascia che ti salga sopra.

Rispondendo alla richiesta di Iara, Gildo si sdraia e la vede supina, che si contorce freneticamente sul suo cazzo. Vedendo i movimenti che faceva Iara, si ricorda che sono esattamente gli stessi che faceva quando ballava sotto la doccia.

Con questa vista del culo di Iara che si muove su e giù sul suo cazzo, Gildo non ce la fa più e viene nella figa di Iara.

-AAAAAAAAah.

-Ecco, divertiti, divertiti per me.

-AAAAAAAAAAAAAH Ti amo amore mio.

-AAAA anch’io.

Entusiasta di sentire il suo Gildo venire, Iara continuò a cavalcare finché finalmente arrivò l’orgasmo, e venne con tutto, facendola contorcere di piacere, cavalcò più volte finché, senza forze, cadde sul corpo del suo Gildo, che l’abbracciò provando per aiutarla a contenere tutte quelle vibrazioni violente e incontrollate che dominavano il suo corpo.

Alcuni incendi continuarono a scoppiare nel quartiere, facendo un forte rumore, ma nessuno, per quanto forte, riuscì a svegliare Iara e Gildo. Si addormentarono rannicchiati insieme, sul viso di Iara si vedeva un piccolo sorriso all’angolo della bocca, forse stava sognando o semplicemente era felice di aver scoperto che non era l’unica a voler fare quello che facevano loro.

*Pubblicato da h20_pri sul sito climaxcontoseroticos.com il 24/01/24.

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