Primo incontro con l’avvocato.

di | 22 de Luglio, 2023

Iscritta ad un sito di relazioni, nel profilo, con foto discrete, dichiaro di essere sposata, bi-curiosa, cerco uomini. Ho ricevuto un messaggio da una persona interessata, con domande sulle mie preferenze, la mia disponibilità e il mio numero di contatto. Al cellulare è stato molto diretto, ha detto quello che cercava, le sue esigenze, voleva saperne di più su di me e ha fissato l’incontro. Senza foto, vedere e sapere, solo il giorno, puntuale.

Il giorno stabilito mi sono preparato e sono andato a incontrarlo. Era un ufficio del Centro, lui era un avvocato, alto, forte, serio, poco loquace. Mi sentivo un po’ intimidito, in previsione di ciò che stava per accadere. E lui, tipo, mi ha spogliato guardando, forse già pensando a cosa avrebbe fatto con me. Afferrando la sua borsa, ha chiuso tutto e siamo partiti. Andammo al parcheggio e da lì andammo in un motel. Lungo la strada, qualche altra domanda ed ero ansioso di scoprire cosa sarebbe successo dopo. Voleva tutto, l’aveva cercato, l’aveva trovato, ma non ne sapeva nulla, non poteva tornare indietro, cosa che non voleva neanche lei.

Nella suite ci siamo spogliati, ormai solo in mutande, e, davanti a noi, vicinissimo, ha abbassato la testa. Il cazzo duro le sollevò le mutande e, ennesimo segnale, che obbedivo, la palpai, le tirai giù le mutande, le presi e le succhiai, ora in ginocchio. Il pene era molto duro, grande e spesso, e ancora più spesso vicino ai testicoli.

Rimasi con il cazzo in bocca per un po’, mi sollevò, mi succhiò le tette, mi tolse le mutande, mi accarezzò il culo, sentii le sue dita chiudersi, mi fece girare e mi strofinò il cazzo addosso. Mi strinse, mi leccò e mi strofinò. Ha preso una crema dalla borsa e mi ha detto di mettermi a quattro zampe sul letto. Lubrificato il mio culo, tutt’intorno e dentro. Ho sentito le impronte digitali. Con il sedere legato e la crema che colava fuori, ho sentito la mia testa espandersi. Voleva prendermelo e mi ha detto di restare e lasciarmi andare il culo. Gliel’ho chiesto e lui mi ha ignorato. Il culo pulsava sul cazzo e seppelliva tutto. Faceva male, mi sono mosso per accettare tutto, e tenendomi per i fianchi, ha iniziato a calciare, allargandomi il culo con le mani e colpendo tutto. Mi ha spalancato il culo e il movimento avanti e indietro sembrava strapparsi. Colpì in profondità, spinse e tirò ovunque, lasciandomi il culo spalancato e lampeggiante, seppellendolo tutto e tirandolo fuori.

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E così è stato per molto tempo. Poi, sdraiato sopra di me, ha scopato senza sosta. Mettendomi a quattro zampe, ho continuato a scopare. Poi sono stato già derubato e il culo è scivolato nella crema. I colpi riscaldavano l’interno e il culo. Sembrava che mi sarei spaccato il culo con una tale erezione, qualcosa che non avevo mai provato prima. Voleva uno sperma per superare l’erezione, ma non ha nemmeno pensato di venire. Mi sono fermato a riposare, la contrazione nel mio sedere continuava. Poi è ricominciato. Quando mi ha ordinato di sdraiarmi sulla schiena, aprirmi e sollevare le gambe, ho sentito i suoi capelli sul sedere. E ha anche detto che aveva ancora le rughe da spezzare. Lì, in quel momento, è appena entrato in casa mia. Sudavo dappertutto, mi bruciava il culo, volevo una sborrata, gli ho chiesto di riempirmi di sborra, è stato molto eccitante. L’ho pregato molto di venire. Sotto la doccia ho visto il danno che ha fatto, il suo culo spalancato, che trasudava sperma. Quando sono uscito, in piedi in metropolitana, mi sono sentito il culo in fiamme, era senza sella, spalancato. Sono andato a lavorare e per tutto il pomeriggio sono andato in bagno visto che usciva il suo seme, ero andato molto in profondità.

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