Prendendo la verginità del cugino cattivo

di | 26 de Settembre, 2023

Ciao, ti racconterò la storia di come ho preso la verginità di mia cugina. Utilizzerò nomi fittizi per preservare l’integrità di entrambi. Questa storia è vera, ok! Mi chiamo Roberto, attualmente ho 23 anni, sono un uomo normale con un aspetto fisico normale, niente di stravagante, con una dote di 17 cm, questa storia è iniziata quando avevo 18 anni, in quel periodo frequentavo una piccolo cugino. All’epoca avevo 13 anni, esatto 13, la chiamerò Rubia, Rubia era una bellissima ragazza con un corpo ben sviluppato per la sua età, abbiamo iniziato a frequentarci e quando stavamo insieme da un mese ho iniziato a fare delle avance , quando facevo progressi c’erano delle mani stupide, non solo le mie ma anche le sue e la voglia diventava sempre più forte, volevo sempre di più, ma Rubia aveva sempre paura di andare oltre. Le suggerì di parlargli sul balcone di casa sua tra un bacio e l’altro.

Roberto- lascia che ti faccia diventare una donna completamente. Bionda- Lo lascerò al momento giusto.

Roberto- è il momento giusto, non posso più aspettarti, voglio poterti succhiare da tutte le parti e sentire il tuo sapore.

Le mordevo il collo, l’orecchio e la baciavo sulla bocca, ad ogni morso Rubia gemeva di desiderio e le passavo sempre la mano nella figa sopra i pantaloni con il cazzo in punta, quel giorno ci siamo solo baciati, sono passati alcuni giorni. Ormai era Capodanno, in quel periodo vivevo da solo in una piccola casa che avevo preso in affitto, andai a casa di Rubia per passare il Capodanno con lei con tutti quelli che facevano festa, bevevano e facevano festa, Rubia mi chiamò all’angolo dicendo che vuole parlarmi di qualcosa di importante. Siamo andati in un posto più tranquillo e poi lei ha iniziato ad afferrarmi e a baciarmi.

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Bionda- amore, voglio essere tua, voglio che tu mi renda donna oggi.

Roberto, sei serio? Sei sicuro di questo? Bionda, se lo faccio, portami via di qui adesso.

Ho preso Rubia, l’ho messa sulla moto che avevo e l’ho portata a casa mia, siamo saliti in camera mia, le ho tolto i vestiti lentamente, godendomi il suo bel corpo, ogni capo che ho tolto era un bacio che lei ha dato io, quando eravamo tutte e due nude, andai a baciare e ad accarezzare il bel corpo di Rubia, mordendolo leggermente, scesi fino ai suoi seni, baciandoli, succhiandoli e mordendoli scesi lungo la sua pancia fino ad arrivare alla sua figa ed era bellissimo figa. L’avevo visto prima, ho iniziato a succhiare avidamente i suoni. I suoi gemiti mi facevano arrapare ancora di più, succhiavo finché non sentivo il suo liquido scorrere nella mia bocca, Rubia in trance mi parlava.

Bionda- continua per noooo haaaa Bionda- fa schifo, l’amore fa schifo, è così delizioso. L’ho succhiata finché non è venuta nella mia bocca, Rubia poi è venuta verso di me baciandomi la bocca, sentendo il suo sapore, allora le ho chiesto di succhiarmi anche lei, è venuta un po’ goffa e ha cominciato a succhiarmi, le ho insegnato a fare un un po. A poco a poco ha preso la mano. .

Roberto, è amore, succhiami il cazzo, succhiamelo.

Bionda, allora amore mio, ti piace?

Roberto- Mi piace, le succhio la testa e basta, ho detto che era forzato perché non volevo venire, l’ho messa nella posizione di mamma e papà, poco a poco ho introdotto il mio cazzo, mettendo la testa dentro di lei figa, bionda. Lei lamenta dolore, le chiedo di calmarsi, le metto dell’altro finché non si sente scoppiare la figa, lei urla di dolore, lascio fermo un attimo il cazzo così si abitua e poi vado avanti e prendo lo spengo quando vedo che non sente più dolore, inizio a pompare più velocemente e Rubia inizia a gemere di piacere. Bionda- haaaaaaa hummmmm tutto qui.

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Roberto- che figa stretta e deliziosa, hai un amore delizioso.

Bionda, continua amore mio, mi sta mangiando delizioso haaaaaaaa.

Sento Rubia tremare tutta e inizia a venire sul mio cazzo, il suo corpo è morbido mentre lo pompa nella sua figa stretta, le succhio le tette deliziosamente, le dico che sto per venire e la sento tremare di nuovo. Lui è venuto con me, che bello non sono mai venuto tanto quanto quel giorno, cadevamo tutti e due sfiniti, poi ci alzavamo sorridenti da un angolo all’altro, ci vestivamo e tornavamo al Nuovo È la festa dell’anno e così Ho preso la verginità di mia cuginetta. Spero che queste informazioni ti siano piaciute e che ogni parola e gesto sia vero, scusa per gli errori perché questa è la mia prima storia. Se qualcuno vuole parlare, ecco la mia email ([email protected])

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