Piccolo harem incestuoso, 12 anni.

di | 30 de Gennaio, 2023

Bruno e Monique escono dal giardino ed entrano in casa, annusando il caffè che Karen ha appena addolcito.

– Mmm, il tuo caffè è il migliore, cognata!

– Lo dici solo perché mi ami, fiore mio – ei due si baciano, sentendosi liberi di non avere più niente da nascondere a nessuno.

I tre sono a tavola ea Bruno manca sua figlia.

– Non dovremmo svegliare Vick? Mi piace che facciamo colazione insieme, come una famiglia.

– Se vuoi, vado di là e la sveglio – propone Karen. Monica interviene:

– Ragazzi, aspettate un attimo. E’ meglio lasciarla dormire, perche’… Karen, voglio discutere di una cosa con te, e penso che siamo solo noi tre.

Karen è strana ma capisce:

– Molto bene, puoi iniziare, fermarti

– Beh, io – prende la mano del marito – parlavo con Bruno. Sai, ho imparato molto da voi due, devo ammetterlo. E gli ultimi eventi, compresa la mia rabbia in piscina ieri. Poi ho capito che avevo un marito fantastico e non so essere minimamente grata.

“Hmm… interessante” – pensa Karen. Monica continua:

– E… sappiamo che gli uomini hanno bisogno di queste cose… come… queste cose che facciamo, queste… cose più spudorate, più…

– Più cattivo! Haha – Aiuta Karen

– Sì LOL. Gli uomini ne hanno bisogno molto più di noi donne, eppure Bruno -gli stringe la mano- non partecipa a nulla di ciò che accade. E la causa sono io. Ero la guastafeste della casa e tu lo sai.

Bruno e Karen non dicono niente, la lasciano solo continuare:

– Senti, giuro che quello che sto per dire è vero. Bruno, appena ti ho visto stamattina, mi è dispiaciuto per te. Mi dispiace ma è la verità.

– Eh? Come mai? – chiedi sinceramente

– È solo che io e tua sorella abbiamo dormito insieme nella stanza accanto, abbiamo fatto sesso con il tuo consenso e… immaginavo quanto doveva essere stato difficile per te, sai? Merda, non è giusto nei tuoi confronti.

– Ammetto che ho finito per masturbarmi ahahah – se la prende comoda

– Ok, Monique, ma da dove vieni? – Chiede Karen

– Stamattina ho parlato con Bruno e gli ho chiesto se era ancora innamorato di te, Karen, e lui ha detto di sì.

“Quoi? Kkk Quel mensonge! Je veux dire, ce n’est pas un mensonge que me sens acitée pour ma sœur, mais Monique ne m’a pas demandé ça, pas comme ça du moins lol” – pensai Bruno, mais ne non parla

– Non era il caso, amore mio??? – chiede Monique, chiedendo supporto a Bruno

– … O si! È sì, certo, sì, sì. Karen, io sono un uomo e… tu sei bellissima. E sai, è difficile dimenticare il tempo in cui… stavamo insieme – disse Bruno, fingendo che non ci fossero state queste conversazioni tra lui e sua sorella da molto tempo.

– Sul serio, Bruno? Wow, non avrei mai immaginato che – sta mentendo – non so nemmeno cosa dire.

“Il figlio di puttana sta mentendo bene hahaha” – Bruno ride, dentro

– Karen, puoi dirci se ha anche un club o no? – suggerisce Monique, preoccupata per la risposta

-Oh io…

– Amore – Monique lascia andare la mano del marito e prende quella di Karen -, non sarò gelosa di te, né di lui. Prometto. Puoi dire la verità.

– Y… Sì. Io… sì, io… voglio ancora davvero stare con lui. Karen fa una pausa. Una pausa piuttosto lunga, come per cercare forza – In realtà, Monique, devo dirti una cosa, visto che siamo arrivati ​​a questo e ora sei la mia ragazza.

– Puoi parlare, amore mio – la sostiene Monique

Karen fa un respiro profondo, perché ora quello che stava per dire non faceva parte di nessun piano, ma di un vero e proprio sfogo:

– All’inizio ti odiavo. ti ho odiato

Sono tutti piuttosto sorpresi.

– Non ti trattavo male, perché… eri buono con me, e io fingevo di essere felice di vedere mio fratello uscire seriamente con qualcuno, per fidanzarsi… Ma stavo morendo di gelosia. Hai rubato mio fratello. E d’altra parte, sapevo di amarti. Più di me. Lei abbassa la testa.

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Karen inizia a piangere copiosamente. Piangeva così tanto che non riusciva a dire una sola parola. Piangeva così tanto che singhiozzava come un bambino.

Bruno e Monique si ritrovano senza terra, con il cuore spezzato.

– Sorella, calmati, sei già con noi – Bruno si alza e l’abbraccia, ancora seduto.

Monique aspetta il suo turno e dà alla sua amica un abbraccio fortissimo, un abbraccio lunghissimo, come per scusarsi di averla fatta soffrire per tutto questo tempo.

Monique versa dell’acqua fresca alla sua amica, si siede accanto a lei e le prende la mano. Karina continua:

– Certo, quando ti sei sposato, la rabbia è passata. Te lo giuro, Monique, perché sei sempre stata buona con lui e anche con me. Ma non ho mai smesso di amare Bruno, fratello e sorella si guardano con complicità, e Monique osserva tutto, ma non si preoccupa minimamente.

– Ti vogliamo bene, Karen, ora sei con noi – disse Monique

– Quando Bruno è stato arrestato, sapevo come stavi, Monique, e volevo aiutarti perché mi sentivo in colpa. Ma ho finito per innamorarmi di te ed è stata la cosa migliore che mi sia capitata. ” Lei sorride.

– Anche per me è stato il massimo, Karen – ei due si baciano ancora, ma questa volta è lungo e appassionato.

– Beh, posso dire con certezza che anche per me è stato il massimo – disse Bruno, sapendo portare più leggerezza alla conversazione

“Sei come un fratellino cattivo”, scherza Karen, che si sta ancora riprendendo.

Bruno ride e Monique torna al tema iniziale

“Karen, è stato fantastico che stessimo parlando di tutto questo, ed è stato anche bello sapere che siete ancora innamorati.” Perché… voglio farti questo regalo.

– Regalo? Che regalo?

– Voglio che tu sia libero con tuo fratello. La libertà che vuoi. La libertà che vuoi lol

– Uh, Monique… tu… sei sicura? IO…

– Certo, dai, bacialo.

– Sei serio? Karen non riusciva a crederci.

– Conterò fino a cinque, se non baci, non baciare più ahahah. Cinque…

– Bruno… – disse innamorata

– Quattro…

– Karen…- disse felice

– Tre…

E Monique si limita a guardare, il suo cuore pieno di gioia, mentre suo marito e la sua ragazza si alzano in piedi.

– Da loro…

Bruno va con le mani sui fianchi della sorella e la tira a sé, e lei gli mette le braccia intorno alle spalle.

– Uno!

Il bacio inizia incerto, ma cresce, il viso di Karen è ancora bagnato di lacrime, e ha ancora quel rantolo che ricorda il pianto, una scena notevole. Un tenero bacio, solo labbra, ma ancora bagnate. Lacrime, ma bagnate.

Monique sente il suo corpo tremare e gli altri due provano la stessa cosa. Si baciano, si separano e tornano al tavolo.

– Siamo insieme? È ufficiale? – Karen tenta di confermare

– Sì, hehehe – conferma Monique, appagata dal suo successo e molto emozionata. Karen beve dell’acqua e dice:

– Non sono mai stato così felice in vita mia – ride – ma devo chiederti una cosa.

– Ehi, dimmi

– Non credo sia giusto nasconderlo a Vick, sai?

– Sì, sono d’accordo – disse Bruno.

– Ma alla fine ti renderai conto, amore mio… – disse Monique

– Ma non è quello che ti meriti, cognata. Merita che siamo trasparenti con lei.

Monique è costretta ad accettare e Bruno fa lo stesso, però riflette:

– Comunque, Vick penserà che gli stiamo nascondendo qualcosa. Se la svegliamo ora e le diciamo: “Vick, ecco, Bruno sta vedendo tua zia”, ​​naturalmente penserà che prima c’era qualcosa, e glielo stiamo dicendo solo ora.

– È vero, ma cosa proponi, fratellino?

– Non lo so, Karen, di solito le buone idee vengono da te ahahah

– Beh, se è così, credo… Monique, potresti dirle di me e Bruno? Senza rivelare che stiamo uscendo insieme, ovviamente, ma come se sospettassi qualcosa tra noi due. Chiedi la loro opinione sull’argomento. e vedrai, cercherà di convincerti ad accettare che sto uscendo con Bruno ahahah

– No, mia figlia non lo direbbe, cognata hahaha

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– Oh, direi di si! Hahaha – Rinforza Bruno

– Monique, sarai sorpresa, credimi hahaha

“Questi due pensano di conoscere mia figlia meglio di me. Anche se non riesco a superarlo, si tratta di una ragazza che vuole stare con suo padre! Aff, che dolore da ricordare. Solo su Vick”?

– Ok, ma non la sveglierò, faremo questa conversazione naturalmente, quando sarà il momento, voglio qualcosa di molto spontaneo

– Va tutto bene, ma non metterci troppo tempo, Leona viene qui domani, e poi sarà più difficile parlare – incalza Karen

– Ben presa, vedrò cosa posso fare. Oggi sarà di nuovo il giorno della piscina, quindi ci saranno molte opportunità

– Uh… Monique… Un’altra cosa…

– Parla la mia vita – e dagli un bacio

– Ti va bene se io… salgo in camera con Bruno a fare l’amore? ah ah

– LOL Oh, certo, amore mio. Puoi fare qualunque cosa. è la tua luna di miele haha

– Vuoi viaggiare con noi? – Chiede Karen

– Voglio, messa, penso che meriti di fotterti un po’, dopo aver aspettato così tanto ahahah

– Dannazione, amore mio, amo questa nuova versione di te! – ha elogiato Bruno

– Versione che conosco da un po’ hahaha – scherza Karen

– Sì! Ma ora che la mia Moniquezinha è birichina, la voglia di mangiarla è aumentata parecchio! – Bruno si emoziona

– Sì, ma oggi dovresti ficcare il cazzo alla mia ragazza, o a tua sorella, chiamala come vuoi, ahah. Sbrigati, prima che tua figlia si svegli! LOL

– Sì, prima che si svegliasse e diventasse gelosa del suo fidanzato hahaha – scherza Karen

Bruno è imbarazzato e Monique preferisce non ridere, ma neanche a lei importa. La coppia di sposi cavalca, Karen davanti, che scuote il culo, e Bruno dietro, già duro.

E Monique osserva da lì, provando un meraviglioso senso di appagamento e appartenenza.

……………………

La porta si chiude appena e questi due si abbracciano e si baciano disperatamente, come un vulcano che ha aspettato mille anni per eruttare. Respiro pesante, desiderio acuto, movimenti goffi, unghie e morsi. Abbracciandosi l’un l’altro come due selvaggi, barcollano attraverso la stanza, tutti frenetici e fuori controllo; Karen sbatte la coscia su un comodino e un vaso di fiori cade a terra – CRÃ SSS -; Bruno tiene i capelli della sorella, chiudendo la mano alla radice, guardandola gemere di dolore e piacere, come facevano quando erano adolescenti, poi tocca un’ombra rosa, che cade e si spezza – CRISSS.

Al piano di sotto, ascoltando la rottura degli amici, Monique fa un sorriso malizioso e orgoglioso: “Deve andare bene lassù lol”

Niente poteva fermarli. Karen si siede sul letto, ansante ed eccitata come una giumenta in calore. La tua figa fradicia. Vedendo il suo fidanzato in piedi davanti a lei, che si toglie la maglietta, lei, che era senza mutande, si toglie i minuscoli pantaloncini e, ancora seduta, allarga le gambe per mostrare al suo uomo la figa. Dice con piena convinzione:

– Non ti perderò mai più, figlio di puttana!

La vista della fica di sua sorella, quel tappeto basso, quella fica che aveva scopato così tanto in passato, gli fece subito gonfiare le palle di sperma. Bruno non aveva mai provato questa sensazione prima, era come se sentisse le vene scivolare litri di sperma nel sacchetto, una sensazione deliziosa. Il cazzo duro fino al pugno.

– Non ti perderò mai più, dannato cattivo! – e passa sopra la sorella, prendendo già il cazzo con la mano nella figa, non facendole nemmeno togliere prima la maglietta

Ci sono così tanti baci e spintoni, così tante leccate e graffi sul collo, così tanti gemiti e imprecazioni che se qualcuno fosse nel corridoio, sentirebbe tutto.

– Dopo aver aspettato così tanto, andiamo con mamma e papà, giusto? – chiede Bruno, mandando ancora il suo cazzo con la forza di una frusta PLAC PLAC PLAC

– HMMMMMM. Sì, così mi metti incinta, stronzo! – disse abbracciandogli la schiena con le gambe, sentendo quel grosso cazzo scivolare meravigliosamente dentro di lei.

– È bello che guardi sempre la tua faccia da puttana, cagna! – e cavalcalo

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Karen sapeva che tutto di questo cazzo era stato progettato per la sua figa, le dimensioni, il diametro, la consistenza, la durezza, la levigatezza, il calibro della testa, il rigonfiamento delle vene, tutto. L’andirivieni era così cremoso, così fluido, così forte, così eccitante, che se non fossero stati entrambi allenati bene, sarebbero arrivati ​​in quindici secondi.

– Ohhhh, dai, dai, ahhhhh – Karen geme ad alta voce, fregandosene di tutto, solo di quel cazzo nella figa – Molto bene, Bruno! Ahhh!

– Prendi, prendi, prendi! Sei figo, frocio del cazzo! – intervenne Bruno, vedendo i seni della sorella fuori dalla camicetta, che non riusciva a mantenere la sua posizione di fronte a tanti ficcanaso. Afferra quelle tette e le impasta, e infila la bocca nel manzo assetato, CHUP, CHUP, CHUP, CHUP

– Quello, mamma, puttana, e non smettere di giocarci, mi sta mettendo di nuovo incinta, figlio di puttana!

il silenzio

– …

– …

– …Cosa cosa ??? – chiede Bruno confuso, fermando per un attimo i colpi

-Ehi??? Cos’era? – Karen cerca di imbrogliare

– Cosa hai detto???

– Io… io ho detto… “Togli il legno, figlio di puttana!”

– Oh va bene! – e accende davvero il fuoco, con la massima forza e velocità, come per compensare il piccolo intervallo.

– Bruno, è buonissimo, mandane ancora, non fermarti con quel cazzo, avanti!

Bruno intensifica la scopata, vedendo gli occhi di sua sorella prima rotolare all’indietro e poi chiudersi nel torpore, il suo corpo completamente inerte e la bava che le gocciola dalla bocca. Il suo faccino era in suprema estasi, tremante ad ogni colpo di quel cazzo. Sua sorella si stava divertendo al punto da perdere il controllo del suo corpo, e Bruno, che non smetteva di scopare, comincia a sentire lì un calore molto strano, e un odore di salsedine. Sua sorella stava bagnando tutto il letto, era così eccitata e insensibile. Bruno non ce la fa più e le viene dentro, ruggendo come un orso, OHHHHHHHH, abbracciando sua sorella, pazzo di lei, con la voglia di venire sempre di più in quella figa incazzata. Entrambi potevano sentire quella merda trasferirsi sul corpo di Karen, che sembrava il posto migliore del mondo.

Bruno, esausto e tremante, scende e si mette accanto alla sorella, su questo materasso nervoso, che ora deve essere portato fuori al sole.

Stai bene Karen?

Gli ci vogliono pochi secondi per rispondere, con voce da ubriaco e gli occhi ancora chiusi:

– Io… io non sapevo fosse possibile provare un orgasmo così forte… Merda – Apre gli occhi, guardando il soffitto – Arrivò un orgasmo, e… prima che finisse, ne arrivò un altro, e… ce n’era anche un altro e… non so quanto mi sono sentito. Lo giuro. I nostri…

– Che cazzo è questo?

Guarda suo fratello accanto a lui.

Bruno, mi ami?

– Ovviamente no?

– Mi ami come una moglie?

– Certo, Karina. Come sorella, come amica e sicuramente come moglie.

– Non mi lascerai mai più?

– Non lo farò mai più.

Bacia ancora Bruno, questa volta senza piangere.

– Ti amo anch’io, Bruno. Ma c’è qualcos’altro. Non voglio scherzare con la mia pipì, sto morendo di vergogna, non so cosa mi sia successo hahaha

– kkk Non sopportavi il mio diario, tutto qui.

– Oh, sembra di sì! Sì, certamente! Ma… questo… L’urina… Si è messa in mezzo? Di La verità!

– Mai, sentire la pipì con così tanto piacere è stato incredibile!

– Hum… E cosa facciamo con il materasso?

– Non ne ho idea, ma dobbiamo farci una doccia urgente hahaha

– Haha sì!

Si baciano di nuovo e iniziano a ridere di tutto, andando sotto la doccia.

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