Piccola puttana di notte – Storie erotiche

di | 2 de Aprile, 2024

Dopo alcuni intoppi e un periodo senza vederci, io e il mio ragazzo abbiamo ricominciato a scambiarci messaggi, abbiamo sempre avuto un rapporto molto caldo, senza molta affinità nella quotidianità, ma a letto ha preso fuoco, lì non c’era bisogno di farlo. per favore toccalo. Il suo cazzo è diventato molto duro e la mia figa si è bagnata, senza fare troppi sforzi. Ogni tocco prendeva fuoco e l’eccitazione esplodeva in modo incontrollabile.

I messaggi diventavano sempre più piccanti e dovevamo divorarci a vicenda, qualunque cosa accada.
È stato difficile programmare un giorno sul nostro calendario, io lavoro di giorno, lui lavora molto fino a tardi (la mattina presto), quindi abbiamo fatto in modo che uscisse dal lavoro e andasse a casa mia, probabilmente sarei già lì a dormire, ma lui Avevo la password per entrare, gli ho chiesto di chiamarmi un po’ prima, così potevo aspettare alzata e non avere paura.

Nel pomeriggio ho preso appuntamento per farmi la ceretta, mi ha lasciato la figa morbida come vuole, mentre mi facevo la ceretta immaginavo come sarebbe stata la notte, ero così arrapato che anche se la ceretta mi toccava, ero arrapato, spaventato e imbarazzato di bagnarsi e lui se n’è accorto, e l’ha notato sicuramente, per me l’ho preso lì ahahah
Sono tornata a casa la sera, nonostante l’eccitazione, ero molto stanca, ho fatto un bagno rilassante, ho messo delle mutandine rosse molto piccole e sono andata a letto, ho cercato di restare sveglia, ma il sonno mi ha vinto.
Non mi ha chiamato, è entrato in casa, ha fatto la doccia e quando mi sono accorto che era già sdraiato lì, sotto le lenzuola, senza vestiti, la testa del suo cazzo mi colpiva sulla schiena la coscia.

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Ho avuto solo il tempo di dirgli “ciao”, lui ha detto “buonanotte” con un piccolo sorriso sul viso, ha scostato le mie mutandine e ha infilato il suo cazzo duro nella mia figa, uno alla volta, senza che aspettassi, senza dire niente . Ho avuto il tempo di restare bagnato, gemevo di dolore e di eccitazione, dopo di che non sono riuscito più a trattenermi, ho mosso il culo verso di lui, con l’aiuto di un cuscino, e lui ha continuato a colpirmi da dietro, la mia figa gocciolava con eccitazione, il suo cazzo scivolava, quel rumore quando cammina ed è bagnata nel cuore della notte, mi sta facendo impazzire, mi ha scopato alla pecorina, ha provato a infilarmi il suo cazzo nel culo, ma ero più veloce e non l’ho fatto. Non lasciarlo, l’asino resterà per un altro giorno. Alla fine mi sono girata verso di lui e ho spalancato le gambe perché potesse spingerlo a fondo come piace a me, nel profondo, con forza, infilandolo ed estraendolo senza fermarsi, lui ha messo dentro tutto il suo cazzo, si è fermato dentro, io ho stretto . Dura, la voglia è che arrivi fino in fondo.

È così con le gambe spalancate e lui sopra di me ci piace venire, finché non ne possiamo più e lui viene, mi mette tutta la sborra nella figa, tanta sborra, molto caldo e cado addormentato. con la figa gocciolante.
Presto suonò la sveglia, mi feci una doccia, mi preparai e mi misi al lavoro, sentendo ancora lo sperma che scorreva caldo, lasciando le mie mutandine bagnate, mentre parlavo con il mio capo, come una piccola puttana che si succhia la figa tutta la notte.

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