Padre e figlio fanno sesso nel bagno del centro commerciale

di | 17 de Ottobre, 2023

Mi chiamo Otacílio, sposato, padre di 2 figli, attualmente ho 47 anni, ho i capelli radi, un po’ calvo e il resto grigio, i miei occhi sono verdi, sono alto 180 cm, vado in palestra e ho braccia forti. …con la schiena larga, inclusa una pancia così ahahah, un modo di stare in piedi senza peli sul corpo, ma oggigiorno tengo la mia barba grigia molto ben curata.
Ho un’attività di moda e scarpe da ginnastica in un piccolo centro commerciale in una cittadina rurale e al mio fianco lavorano mia figlia di 22 anni e mio figlio di 24. Mio figlio è un bel giovane, con i capelli castano chiaro con un lunghezza leggermente ondulata, occhi verdi come quelli dell’agente, bianchi e in forma, visto che va anche in palestra, ha un’allegria ammirevole e accogliente che attira il carcere e sta costantemente con una ragazza da cima a fondo. Come sempre, dopo che mio figlio Talles tornava a casa dalla palestra, andavo ad allenarmi, lasciando mia figlia in azienda. Vorrei andare proprio quando chiude la palestra, perché c’è meno movimento in azienda e in palestra. Dopo aver finito l’esercizio sono andato nel posto dove di solito il giovedì vado in bagno a seconda del pavimento, ma poiché giovedì ci sarebbe stato un intervallo e ci sarebbe stato sicuramente più movimento, ho deciso di andare al bazar mercoledì perché BENE. Già si presentava il titolare del ristorante, uscendo dalla sua audit per verificare se c’erano clienti nel bagno, l’ho salutato ed sono entrato, mi sono fermato all’ultimo degli orinatoi verticali facendo finta di fare pipì, ho tirato fuori il mio cazzo bianco e cominciò ad alcuni movimenti per metterlo addosso con difficoltà. Non ci volle molto e un giovanotto abominevole, con la testa rasata, entrò, si fermò accanto a me, tirò fuori il suo cazzo già duro e pipì con la pressione di creare scalpore, finì per agitare al massimo l’enorme pistola velocità. una volta. più volte, attirando l’attenzione di una giovane donna avvizzita e di me ad ogni movimento. Il ragazzo se ne accorse e mi guardò, aprì gli occhi con denti bianchi e perfetti e annuì affermativamente. Ho guardato di nuovo il suo cazzo, che sembrava già di nuovo duro con i suoi rapidi movimenti di masturbazione. Mi sono chinato e ho preso quel cazzo che mescolava odore di profumo, di fatica e di urina, l’ho succhiato, gli ho leccato le palle, lui mi ha schiaffeggiato, me lo sono messo in bocca e l’ho succhiato, l’ho preso e tirato fuori, ascoltando ai suoi gemiti repressi. Dall’accesso all’accesso al bagno, sento il cazzo del ragazzo esplodere dalla bocca e corro verso la piccola zona davanti all’orinatoio anche lui con il cazzo fuori. Il ragazzo che mi sono presentato a succhiare si siede all’ultimo orinatoio e finge di urinare proprio mentre guardo sotto l’ingresso e riconosco le pantofole del ragazzo che arriva e si mette accanto all’abominio, Queste erano le pantofole di mio figlio. Apro un po’ l’accesso della persona timida e confermo che quelle scarpe da ginnastica erano davvero di mio figlio, il quale, con mia grande sorpresa, si china per succhiare il cazzo del ragazzo che gli accarezzava i capelli, delirante per la sua suzione. Mi ha guardato, ha fatto una faccia maliziosa, ha fatto un piccolo sorriso e ha continuato a colpire la bocca di mio figlio come se stesse penetrando un asino. Sembrava scioccata e non pensavo in alcun modo che a mio figlio piacessero gli uomini dato che lo vedevo costantemente con le ragazze. Mi sono messo in un angolo per cercare di attivare l’informazione, ho alzato gli arti, posizionandoli di lato al braccio in modo che non mi analizzasse, ma nel movimento ho finito per avvicinarmi senza prestare molta attenzione, facendo un po’ chiasso. ma mio figlio non l’ha sentito, probabilmente si è già presentato senza il suo apparecchio di presentazione. che ha difficoltà a sentire, soprattutto all’orecchio destro, non è completamente ovattato, ma senza l’apparecchio e senza concentrarsi durante la sua comparsa, avrebbe avuto difficoltà a sentire se non avesse guardato. Ho riaperto un po’ l’accesso e ho potuto analizzare mio figlio prendendo l’abominevole cazzo del ragazzo, i movimenti delle sue labbra e il suo dialetto mentre il ragazzo gli teneva i capelli e guidava la testa di Talles verso il suo cazzo che fu completamente ingoiato da mio figlio. Non poteva credere che fosse così attuale e, per rendere le cose difficili, sembrava esserne entusiasta. Mentre mi avvicinavo ho sentito il ragazzo bere un piccolo sorso d’acqua, che sicuramente aveva eiaculato nella bocca di mio figlio, che ha bevuto e non ha sputato nulla. Mio figlio si è alzato ed è andato in bagno mentre il ragazzo guardava verso l’accesso aperto di quello timido in cui appariva, si scuoteva il cazzo, già mezzo pompato e tenuto in mutande, si tirava su le mutandine, se le abbottonava, si metteva alzati e andai a lavarti le mani. Non sopportavo tutta l’attrazione che derivava da un cazzo duro seduto sul water, mi masturbavo e venivo spesso, ricordandomi di mio figlio che faceva un pompino al ragazzo. Di notte, sotto la doccia, mi sono masturbata di nuovo, non riuscivo a togliermi questa immagine dalla testa. Le giornate si allungavano, penso che fosse per la mia impazienza che presto arrivasse il prossimo quarto bazar e quando arrivò passai tutta la giornata inquieta pensando a cosa sarebbe potuto succedere più tardi quella notte, pensai a diverse cose che avevo per affrontare, esigere, ho immaginato il comportamento di mio figlio e il mio. Era ora di andare in palestra, ho lasciato l’azienda, ma non sono andato in palestra, sono andato direttamente nel bagno al piano di sopra ed sono entrato in una stanza stretta, cercando costantemente se Talles lo avrebbe fatto. apparire. Poi sono stati trovati diversi giovani che urinavano o fingevano di urinare negli orinatoi verticali mentre alcuni continuavano a guardarsi il cazzo, a volte li sorprendevano a masturbarsi, a volte vedevano i membri entrare in platea, presto arrivò il curatore a confermare il trambusto. Ha bussato alla mia porta e ha chiesto un orario, ha tirato lo sciacquone, è uscito, mi sono lavata le mani come se avessi compiuto qualcosa, ma sono rimasta vicino e il conservificio se n’è andato, si è preso una pausa e è tornato. Presto è arrivato il momento di chiudere il centro commerciale, sono apparso nel piccolo spazio e ho visto un paio di scarpe da ginnastica arrivare davanti a un orinatoio, l’ho visto sotto l’ingresso del piccolo spazio. Poco dopo ho visto le scarpe da ginnastica di mio figlio entrare e mettersi accanto a quelle su cui stava urinando. Infatti, nel momento in cui ho aperto l’accesso al timido, mi sono accorto che era mio figlio che, mentre il ragazzo che gli era apparso accanto urinava, gli stava guardando il cazzo. Presto è apparso mio figlio che masturbava il ragazzo, un ragazzo forte che avevo già visto in palestra con indosso una maglietta di un’azienda del centro commerciale e per dimostrazione glielo aveva già succhiato. Mi sono emozionato e ho iniziato a martellarne uno. Era così bello e sembravo così eccitato che non riuscivo a controllarmi, ho aperto la porta e sono rimasto con il mio cazzo proprio di fronte a mio figlio. Il ragazzo che stavo succhiando mi ha dato una gioia birichina. Ha fatto il gesto di succhiarlo, ma prima ha alzato lo sguardo e nel momento in cui ha capito che ero io, si è bloccato e ha detto: Agente?! Anche con il cazzo in mano. Gli ho detto di succhiarlo, ma ho notato che appariva senza il suo apparecchio mentre il ragazzo appariva con i capelli in mano, lasciando il campione sulla schiena. Gli ho detto chiaramente di succhiarlo e mi sono messa una mano alla bocca e con l’altra ho afferrato il cazzo del ragazzo. Mio figlio ha capito il mio avvertimento, si è messo il cazzo in bocca e ha iniziato a succhiarmelo per bene. Ho strattonato il cazzo del ragazzo e l’ho succhiato allo stesso modo. Eravamo lì, agente e figlio, ognuno con un cazzo in bocca, io avevo in bocca un giovane forte e bello e mio figlio aveva la mia. Il ragazzo ha avvicinato la testa di mio figlio alla sua e sapevo che voleva due bocche sul suo cazzo. Lo abbiamo messo in mezzo e io da una parte e mio figlio dall’altra condividevamo quella bella carne bianca, rigida, calda e abbondante di vene, succhiando di tanto in tanto il cazzo e l’altro succhiando le palle del ragazzo, poi ci scambiavamo il ragazzo che in quel momento sembrava prendersi gioco di lui. Entrambi abbiamo fatto scivolare le labbra sul suo cazzo e ognuno di noi ha premuto uno dei suoi capezzoli, così lui ha urlato e si è riversato sul pavimento del bagno. Gli abbiamo pulito il cazzo e gli abbiamo fatto la nostra prima bella bocca, condividendo lo stile della sborra del ragazzo. Ci siamo alzati e il cameriere ci ha salutato affettuosamente ciascuno e abbiamo proseguito per la nostra strada. Poi a casa abbiamo parlato di quello che avevamo concordato, abbiamo raccontato storie che alla fine ci hanno emozionato e alla fine abbiamo fatto l’amore per la prima volta nella sua stanza ed è stato molto bello. Da lì abbiamo iniziato ad avere un rapporto molto più stretto e più stretto. rapporto intimo rispetto a prima. Mio figlio continua con le sue bizzarrie e io sono ancora sposato con sua madre e il mercoledì ci inventiamo una partita di calcio a cui andare e qualche volta giochiamo e poi andiamo in un motel a scopare, altre volte non giochiamo nemmeno, a volte fare l’amore in coppia, a volte A volte facciamo l’amore in trio ed è stata una bellissima esperienza.

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