non mi arrenderò, 2

di | 23 de Dicembre, 2022

Ciao ragazzi. Ho letto tutti i commenti che hai fatto nella parte 1 e lo apprezzo. Riaffermo il mio attaccamento alla realtà, perché è l’unica cosa che conta per me qui. Per renderlo più dinamico, proverò a fare dialoghi dove c’erano dialoghi, invece di raccontare tutto. Seguire!

Parte 2:

Il giorno dopo la spedizione della Parte 1, ho fatto il mio primo atto. Sono andato nella mia stanza, ho preso dei pantaloncini di jeans di due anni che erano già sbiaditi e li ho indossati. È stato bellissimo, puoi immaginare, ahahah. Era mia intenzione originale usarla, ma sfortunatamente con il freddo di SP ha perso ogni significato e non sarebbe stata affatto realistica. La mia seconda opzione sono stati leggings a fiori, toni rosa e lilla mescolati a strisce informi. È difficile da spiegare, ma ti assicuro che è un pezzo fantastico che fa sembrare il tuo corpo fantastico, specialmente cosce e glutei. Mi sono vestita e mi sono guardata di nuovo allo specchio, pensando di essere troppo carina. Ora la cosa: ogni volta che indosserei qualcosa del genere in casa, indosserei una maglietta molto lunga per coprirmi il sedere, ma ora indosserei una felpa azzurra, con un elastico intorno alla vita, per assicurati che il mio sedere sia coperto.

Se da una parte mi sentivo al sicuro, dall’altra mi sentivo come se le mie intenzioni fossero scritte sulla mia fronte, e temevo di non riuscire a mantenere una naturalezza. Ma ero pronto. Pantofole e calzini da completare (haha), ma ero già a posto.

Fu in cucina che lo vidi per la prima volta quel giorno. Bevve il suo solito caffè e lesse un libro sulla musica.

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– Ciao, figlia mia – disse normalmente.

– Buongiorno papà.

Mi sono seduto al tavolino con lui, faccia a faccia. Abbiamo sempre preso il caffè lì.

– Esci oggi, papà?

– Ora parto, ma torno tra meno di un’ora.

L’ho guardato per un attimo, com’era bello!

– Vuoi che porti qualcosa, figlia mia?

– No, papà, fantastico.

Poi finisco il mio caffè, prendo la mia tazza e la sua e mi dirigo verso il lavandino per lavare i piccoli piatti, cosa che non faccio mai la mattina, ma il motivo era nobile hahaha. Il lavandino era di fronte al tavolino, quindi davo le spalle a mio padre, il mio sedere abbastanza libero perché lui potesse guardarlo. se guardava? Probabilmente. Hai visto? Non posso dirlo con certezza, ma la sensazione era incredibile, mi sentivo come se mille occhi mi stessero risucchiando. Ah, che voglia di girarsi molto velocemente e coglierlo sul fatto! HAHAHA. Rimasi lì a lavare i piatti, con molta cura, trovando l’occasione di scuotere un po’ il culo, ma sempre con naturalezza, senza forzare nulla.

Quando ho finito di lavare e asciugare i piatti, lo guardo, sembra un lord inglese che legge il suo libro. All’inizio ho pensato che fosse strano che non fosse ancora uscito per l’appuntamento, perché aveva finito il caffè e aveva detto che stava per partire. È rimasto lì ancora un po’ solo per guardarmi?

– Non stavi uscendo, papà?

– Oh sì, sto solo aspettando che uno dei miei colleghi chiami.

Dopo pochi minuti, ha ricevuto la chiamata che stava aspettando.

– Figlia mia, me ne vado, ok? Sicuro di non volere niente? – disse, prendendo le chiavi della macchina e una mascherina.

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– Sì, padre – e gli rivolgo uno di quei sorrisi affascinanti.

Ritorna dopo quarantacinque minuti con due chitarre in mano e le sistema nella stanza. In soggiorno guardo Netflix. Ogni volta che indosso qualcosa come leggings o pantaloncini in casa, mi prefiggo di mettermi un cuscino in grembo quando mio padre è in giro, solo per modestia, ma questa volta ero a gambe incrociate sul divano e così com’ero, Sono rimasto, no, mi sono coperto

Va in cucina, prende un caffè e torna, seduto nella poltrona accanto al divano.

– Mamma mia, che freddo fa, Larissa! Si gela fuori! – disse fregandosi le mani.

– Sì, e intanto in Canada fa caldo! – rispondo senza staccare gli occhi dalla TV.

– Il mondo è davvero sottosopra, il Brasile è gelido e il Canada è in fiamme! – e bevi il caffè.

Silenzio. Stranamente, anche nello show, era tranquillo, il che mi faceva sentire ansioso e un po’ imbarazzato, cosa che non accadeva spesso perché mi sentivo sempre a mio agio in sua presenza.

Ma poi l’ho visto. Ho visto! HAHAHA. Ho dato la tua prima occhiata al mio parrocchetto! Hahaha. Come sembrava delizioso! HAHAHA. È durato meno di mezzo secondo, e lui non sa che me ne sono accorto, probabilmente ha istintivamente alzato lo sguardo e distolto lo sguardo non appena se n’è accorto, non lo so. Infatti è ovvio che deve avermi già guardato più volte nella sua vita, in fondo è quasi involontario, chi ha gli occhi vede e basta, ma questa volta è stato diverso, perché, d prima: volevo questo sguardo, ho incrociato le mie gambe per lui; secondo: avrebbe potuto scegliere di sedersi accanto a me, ma si è seduto dove poteva vedermi meglio; e terzo: guardò ancora e ancora, anche se con la stessa rapidità della prima volta.

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Si è sempre seduto su quella sedia, è vero, non posso dire con certezza che l’abbia scelta strategicamente, ma anche così, ha guardato tra le mie gambe e ha guardato ancora.

Rendendosi conto di ciò, abbiamo passato il pomeriggio a fare shopping, lui con le chitarre nella sua stanza e io a guardare lo spettacolo e poi a studiare.

Poi è diventato davvero freddo, ho dovuto indossare pantaloni della tuta sopra leggings che hanno posto fine alle mie attività quel giorno lol.

So che non ci sono stati molti progressi, ma abbi pazienza, sto prendendo la strada più sicura. Almeno non ho dovuto arrendermi, al contrario penso che mi abbia solo dato carburante per andare avanti ahahah.

Se hai qualche buon consiglio, fammi sapere! Aiutami! Una signora mi ha suggerito di mettere la registrazione del cellulare nella tasca posteriore dei pantaloncini mentre lavavo i piatti. Ho pensato che fosse un’idea geniale, perché in realtà metto sempre il cellulare nella tasca posteriore dei pantaloni, come avrei potuto non pensarci prima!? Avrò una registrazione di ogni suo sguardo. Lo farò domani, poi ti dirò!

Grazie.

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