Mia moglie è diventata una puttana di strada

di | 21 de Settembre, 2023

Cinque ore fa, la mia bellissima moglie è uscita per trascorrere la sua prima notte in strada. Poco più di un mese fa non poteva nemmeno immaginare che la sua fantasia sarebbe stata presa così sul serio, al punto che ha avuto il coraggio di raccontarmi prima e poi mettere in pratica il suo desiderio di provare a fare la puttana di strada. . Dopo lo spavento, alla fine ho accettato, ed eccomi lì, alle due del mattino, ad aspettare che lei varcasse la porta del nostro appartamento. Non c’è voluto molto prima che la porta si aprisse e sono rimasto un po’ sorpreso perché sembrava molto diverso da quando era uscita 5 ore prima. Aveva i capelli un po’ arruffati, c’erano tracce di rossetto intorno alla bocca e le sue ginocchia erano molto rosse, un po’ crude. Gli ho chiesto se stava bene e lui ha detto di sì, ma era stata una notte difficile. Poi le ho detto che me lo ero immaginato, che non doveva essere facile uscire con gli sconosciuti, lei non l’aveva mai fatto. Ma lei ha subito detto di no, che in realtà il problema era il freddo, che era stato difficile camminare con quei tacchi sul marciapiede mentre aspettavano i clienti, e che quando sono arrivati ​​è stato davvero un sollievo perché dentro faceva caldo le macchine o le camere e confortevoli.

Sono rimasto sorpreso dalla naturalezza con cui lo ha detto e gli ho chiesto se ne valeva la pena. Senza dire nulla, frugò nella tasca del cappotto e tirò fuori un fascio di banconote. Ho stimato che fosse almeno 300 reais. Quattrocentottanta reales, mi disse, come se mi leggesse nel pensiero. Era molto e gli ho chiesto come lo caricava. Mi ha risposto subito: dieci per un pompino, trenta per una semplice scopata e cinquanta reales per l’anale. Ero sbalordito. Con questi valori aveva almeno dieci programmi nelle 5 ore di assenza. Poi ho capito che c’era scritto ANAL e le ho chiesto se lo faceva, perché a casa non si lasciava mai penetrare da dietro. Ha detto che in realtà lo ha scopato nel culo almeno sei volte quella notte e, come per convincermi, si è tolta il cappotto e si è alzata la gonna. Le allargò le natiche con entrambe le mani e vidi che la zona intorno all’ano era tutta rossa e sembrava succulenta. Gli ho chiesto se non aveva sentito molto dolore, perché non ne aveva mai avuto uno nel culo, e lui mi ha detto che con il primo cliente gli aveva fatto molto male, ma poi si è abituato. Infatti, disse, a fine serata avrebbe offerto anche il culo ai clienti perché ne valeva la pena. Ha anche detto che quasi nessuno le ha mangiato la figa, gliel’ha infilata nel culo o gliel’ha messa in bocca. L’ho guardata mentre mi raccontava tutto questo, ancora non credendo a quello che stavo sentendo. Poi gli ho chiesto se aveva fame. È stato come uno shock quando l’ho sentita rispondere che non poteva nemmeno pensare di mangiare in quel momento, perché aveva ingoiato così tanto sperma da sentirsi male, cosa che pensava di aver bevuto più di un bicchiere di sperma. . . queste ultime ore. Le ho detto che esagerava ma lei me lo ha confermato dicendomi che aveva succhiato almeno otto ragazzi e che tutti le avevano eiaculato direttamente in gola. In quel momento credo che abbia letto sul mio volto che ero un po’ sorpresa e per spezzare il mio stupore mi ha chiesto se volevo subito il mio premio di consolazione. Eravamo d’accordo che quando sarebbe tornata avrei potuto scoparla come volevo, senza litigare. Le ho chiesto se non era troppo stanca e lei non si è nemmeno degnata di rispondere, si è semplicemente chinata, mi ha aperto la cerniera, si è messa in ginocchio e ha iniziato a succhiarmi. Ho subito capito perché avevo le ginocchia irritate; Doveva aver trascorso buona parte della notte in quella posizione. La sua testa scivolava su e giù per il mio pene e di tanto in tanto alzava lo sguardo, come per controllare se mi stavo divertendo. Poi ho capito che lo facevo perché avevo imparato che guardando l’espressione del tuo cliente puoi capire quando sta per venire e puoi prepararti a deglutire. Gli ho chiesto se era vero e senza togliersi il cazzo di bocca ha gemito in modo affermativo. Dopo circa tre minuti di suzione, finalmente lasciò andare il cazzo e, sempre in ginocchio, mi chiese come volevo venire. Avrei voluto metterglielo nel culo, ma ho esitato a chiedere, non ero ancora abituato a questa nuova donna che avevo appena scoperto. Al mio silenzio lei se ne è accorta e mi ha chiesto se volevo provarle il culo per la prima volta. Ancora un po’ cauto, ho chiesto se non stesse bruciando. La risposta è stata diretta, mi ha detto che se avevo già preso sei cazzi prima, non era uno in più a fare la differenza, e che potevo leccarla come volevo, che lei se li sarebbe presi tutti. senza lamentarsi. Detto questo si è messa a quattro zampe e mi ha guardato, come per dirmi che era pronta. Mi sono inginocchiato dietro di lei e quando stavo per inserirlo, lei si è girata di nuovo e mi ha chiesto come favore se potevo allargarle le natiche con le mani, così faceva meno male ed era più facile che il cazzo entrasse. . Ho fatto come mi aveva chiesto e quando ho aperto gli occhi ho potuto vedere quanto era rosso il suo culo. Ho esitato un po’ ma allo stesso tempo la ho sentita dire di sbrigarsi e le ho chiesto cosa stesse aspettando. Gli ho detto che il mio ano era molto rosso e lui mi ha chiesto come mi aspettavo che fosse dopo avermi scopato così tante volte. Si è girata di nuovo, mi ha guardato negli occhi e mi ha detto che alcuni clienti avevano cazzi molto più grossi dei miei e questo non significava che si vergognassero di infilarselo nel culo. Ho notato che in realtà era un po’ irritata e per non prolungare la situazione ho iniziato a premerle il cazzo contro il culo. Dato che era coperto di sperma, non è stato molto difficile penetrarlo. Ho spinto ancora un po’ e in un attimo ho sentito il mio inguine toccarle il culo, il mio cazzo ormai completamente sepolto. In quel momento la sentii iniziare a gemere e di sua iniziativa cominciò a muovere il suo corpo avanti e indietro, muovendo un po’ il cazzo dentro e fuori dal culo, ma senza fermarsi per farsi penetrare un po’. La sensazione era molto bella, continuava a gemere, e poi ho sospettato che si divertisse davvero, che a fine serata non offrisse più il culo ai clienti solo per soldi, ma perché aveva scoperto che le piaceva prenderlo nel culo. . Gliel’ho detto, ma lui con mia sorpresa mi ha detto che non era così, che continuava a lamentarsi perché ai clienti piaceva di più così e venivano più veloci, ed è così che dovrebbe comportarsi una puttana. Allora le ho chiesto se anche con me si comportava come una puttana, e lei mi ha risposto che in quel momento ero solo una cliente come tante, perché solo una puttana di strada si lasciava scopare così da un uomo, senza lamentarsi. Sentendo questo, ho deciso di iniziare a trattarla come la troia che volevo essere e ho iniziato a penetrarla più forte e più velocemente. I suoi gemiti poi cambiarono e mi resi conto che adesso doveva fare ancora più male, ma continuai comunque. Volevo vedere quanto poteva resistere e con mia sorpresa lei ha resistito e ha continuato a muoversi per aiutarmi a scoparla. Ho continuato a leccargli quel culo per circa 5 minuti finché non ce la facevo più e mi sono venuto in culo. Ho tirato fuori il mio cazzo ancora duro e solo allora ha smesso di gemere e di muoversi. Ma invece di alzarsi, sempre a quattro zampe, si voltò semplicemente e, con un movimento rapido, afferrò il cazzo appiccicoso e con la lingua pulì la testa e l’asta, ingoiando il resto dello sperma che rimaneva. Solo allora si alzò, abbassò la gonna e chiuse la cerniera del cappotto, come se si stesse preparando per un’altra sfilata di moda. Non potevo credere a quello che era successo. In equilibrio sui tacchi alti, si diresse in bagno per farsi una doccia, tracce di sperma le colavano lungo le gambe. Ancora stupito, le ho chiesto per curiosità se fosse stato difficile trovare un taxi che la riportasse a casa. Lei allora ha risposto che no, e che in effetti non era nemmeno necessario pagare il biglietto, perché quando è arrivata qui ha offerto in cambio del prezzo un pompino al tassista, il quale ha contestualmente accettato e parcheggiato il taxi. macchina, e lei lo aveva succhiato lì, proprio davanti all’appartamento. Fu allora che mi convinsi che era diventata una puttana capace di tutto e che da quella notte avrei dovuto condividerla con chiunque le avesse offerto un po’ di soldi per usare la sua bocca, la sua figa o il suo culo.

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