Mia cognata, il mio desiderio – Racconti erotici

di | 21 de Giugno, 2023

Mi chiamo Ivan, ho 28 anni. L’evento che sto per raccontare è avvenuto alla fine del 2001 e continua ancora oggi. Sono sposato con Carla, 24 anni, e ho una sorella, Karen, 19. Nel dicembre 2001 abbiamo affittato una casa per iniziare la nostra vita coniugale. Carla ha pensato che fosse meglio che sua sorella vivesse con noi per un po’ in modo che potesse occuparsi della casa mentre noi andavamo a lavorare. Durante la nostra prima notte in casa, è sorto un problema dove Karen avrebbe dormito, dato che avevamo solo un letto matrimoniale e la nostra casa non aveva il supporto dell’amaca. Mia moglie aveva l’idea che noi tre avremmo dormito nel letto, e lei avrebbe dormito tra noi due. Verso le tre del mattino mi sono svegliato e mi sono sentito

che la mia mano era sul petto di mia cognata. Poi venne l’erezione e cominciai a toccargli il petto. Ad un tratto ho sentito il capezzolo del seno indurirsi e ho cominciato ad abbassare le carezze, quando ho capito che era sveglia e le ho passato la mano nella figa. “Ma che cosa ricca e carnosa”, ho pensato in quel momento, perché solo prendendolo sopra le mutandine ho notato il volume. Ho iniziato ad accarezzarle la figa e le sue mutandine si sono bagnate. Già molto arrapata, ho deciso di vedere se era ancora vergine e, spaventata, ho iniziato a infilare lentamente il mio dito nella sua piccola figa succulenta. Sono quasi arrivato quando il dito è entrato senza resistenza e ho iniziato a spingere freneticamente il dito perché sapevo che stavo fingendo.

Altre storie erotiche  la mia prima volta è stata con i miei cugini

dormi e goditi tutto. Non ce la facevo, mi sono alzato e sono andato dall’altra parte del letto e lui ha messo una mano sul mio cazzo e gli ha fatto una sega. Ero pazzo della situazione e gli ho detto a bassa voce che mi sarei sdraiato accanto a lui. “Siete matti, Iván e Carla? Mi sdraio, completamente nudo, lentamente per non far scricchiolare il letto accanto a mia cognata; Ho iniziato a far scorrere il mio cazzo duro sul suo culetto e mi sono quasi strofinato così forte. Le ho tolto lentamente i pantaloncini e le mutandine e ho messo il mio cazzo all’ingresso della sua figa. si sdraiò sullo stomaco e sollevò le natiche; L’ho indossato lentamente e ho iniziato a pompare nella sua figa. Lei

mi afferrò i capelli sussurrando perché non facessi rumore e la sua figa mi strinse il cazzo, come se lo stesse succhiando con la bocca. Siamo rimasti così per una decina di minuti, proprio al mattino, promettendoci di rivederci fuori. Sono venuto come un carcerato e mia moglie non si è accorta di niente. Ancora oggi faccio sesso con mia cognata e ammetto che le piaceva di più quando lo faceva all’alba con sua cognata perché l’eccitazione e il pericolo erano maggiori.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *