Mi hanno mentito e poi mi hanno fottuto

di | 29 de Giugno, 2023

c’è un’altra storia con Seu Basilio+, torno alla trama, poi vi racconto…
Beh, dopo che io e Melissa siamo andate al barbecue e quello che è successo, la mia relazione con Leo ha avuto un duro colpo. Lavoravo da solo e in realtà il mio patrigno mi faceva dormire più di lui.
Così abbiamo parlato e abbiamo deciso di rompere la relazione, quindi mi sono allontanato da loro e li ho visti di nuovo a malapena… ma non posso negare che Leo mi è mancato, in fondo credo di sì. mi mancava davvero…
Passavano i mesi ea volte parlavamo al telefono. Ma personalmente, non l’ho più visto.
Ero a casa, era domenica mattina, ho ricevuto un messaggio sul cellulare. era di leo, dicendo che aveva sdd, e che voleva vedermi, all’inizio era preoccupato – sapeva se sarebbe stato bello, più perché -, non c’era molto, risp. e ne mandò un altro dicendo che nel pomeriggio sarebbe stato a casa, se potevo andare, perché non stavo molto bene, io dissi di sì… e lui acconsentì, mi feci una doccia e me ne andai…
Quando sono arrivato è stato Antonio ad aiutarmi, tutto sorrisi, dicendo che aveva dds ecc.
Ho chiesto di Leo e mi ha detto che era andato in farmacia che non stava molto bene ma che sarebbe tornato, che dovevo aspettarlo, allora sono entrata e sono andata in soggiorno, mentre aspettavo Seu Antonio è andato in cucina ed è tornato con una caipirinha, me l’ha offerta, io ho detto di no, lui ha insistito e ho finito per bere, mentre aspettavo Leo che era in ritardo lo sorseggiavo sorseggiando sorso, avevo già un po’ di vertigini, poi è venuto Antonio con una birra, ho bevuto una lattina, l’ho bevuta lentamente ma mi sono accorto che aveva le vertigini, era un po’ impaziente, Leo non è venuto, ha detto che andava di chiamarla, ma Antonio disse che non serviva perché aveva dimenticato il cellulare. lì, quindi non avevo altra scelta che aspettare, era giunto il momento

a proposito e non ho letto niente, Antonio ha detto che stava per fare un’altra caipirinha, gli ho detto che la stavo facendo, avevo bisogno di alzarmi un po’ perché avevo le vertigini, sono andato in cucina, Antonio si è alzato ed è andato a in camera ed io siamo rimasti lì per un po’, lui è tornato ed io avevo già finito di fare la caipirinha, ne ho bevuto un sorso mentre lui beveva altre 2 birre, tra un sorso di caipirinha e un altro sorso di birra stavo già perdendo le tracce, io avevo le vertigini… ero appoggiato al lavandino e Antonio è venuto a cercarmi Ha strofinato il bastardo, ha detto di no ma se n’è andato senza curarsi e ha continuato a strofinare. Leo potrebbe venire, disse.

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– Se succede, mi fermo.
Questo figlio di puttana, il bastardo, mi stava eccitando, era tanto che non facevo niente e sentivo che la mia figa cominciava a bruciare, il bastardo sapeva come toccarmi, il bastardo…
Mi contorcevo cercando di uscire, lui insisteva e mi premeva contro il lavandino, mi baciava il collo, l’orecchio e nessuno è di ferro, ero già bagnata, continuava a colpirmi, mi metteva la mano dentro la camicetta, mi stringeva i seni, Ho cominciato ad ammorbidirmi, ho provato a resistere, ho cercato di uscire, mi ha circondato, quando ho capito che il bastardo aveva già la mano nei miei pantaloncini che mi stringeva la figa bagnata, mi stava trascinando verso il soggiorno e quando ho visto lui era solo in mutandine, si è seduto sul divano e ha cominciato a succhiarmi la fica, mentre il suo dito birichino premeva il mio anellino, che birichino, me lo ha succhiato per un

In quel momento non ho pensato ad altro, mi ha tirato giù le mutandine, mi ha tolto la maglietta mordendomi i seni, mi ha trascinata sul tappeto del soggiorno, si è sdraiato per terra e lo ha tirato facendomi cavalcare e guidare. Il suo cazzo è penetrato nella mia figa e poco alla volta la mia figa aveva inghiottito il suo cazzo dappertutto senza sporgere nulla, ho cavalcato il cazzo di quel bastardo come un’ex figliastra obbediente e per un po’ senza sesso non ho resistito ed è arrivato in fretta, figlio di Antonio, non ha smesso di violentarmi con quel grosso cazzo, aprendomi tutta la figa, ed è così che mi ha fottuto a lungo, abilmente la puttana ha cominciato a passare il dito nel mio anellino, e lui sapeva che era il mio punto debole, che iniziò rapidamente a contrarsi con le dita e la pressione cercando di invaderlo e insistendo così tanto che il dito entrò e il mio sedere lo accettò, tirò fuori il dito e poco dopo mi sentii come un gel ghiacciato che mi gelava anellino, che si allargava dappertutto, con forti spinte mi violava la figa, mi lanciava verso di lui e

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Mi ha stretto la schiena mordendomi il collo, l’orecchio, quando ho sentito qualcosa toccare il mio orecchino costringendolo ad aprirlo, mi sono spaventata, intrappolata tra le braccia di Antonio ho girato il collo sono riuscita a girarmi e ho visto Sergio dietro di me che sorrideva mi ha forzato culo da cui ho cercato disperatamente di scappare ma ero ostaggio di questi pervertiti ho cercato di uscire ma inutilmente, al primo tentativo il mio fianco si è spinto disperatamente in avanti, Antonio mi ha tenuto più stretto impedendomi la fuga, Sergio mi ha tenuto per la vita e con l’altra mano Io posiziono questo enorme cazzo, che avevo visto prima e so benissimo cosa ha passato Vanessa, si è fatto strada nel mio culo, che ha rifiutato disperatamente di ricevere tale punizione, ma era inutile, intrappolato, ostaggio, ho sentito il mio afferrare il culo Ho aperto e finalmente il movimento dell’anca l’ha schivato e il mio culo ha lanciato questa enorme testa, riprova e non ho potuto farne a meno e il mio culo si è aperto permettendo il passaggio e abbracciando questa xapeleta ho emesso un ululato di dolore, mentre il bastardo sorrise divertendosi con la mia sofferenza..

ancora una spinta e sentivo le mie guance lacerarsi, un altro urlo, e in pochi secondi Sergio a poco a poco mi invadeva il culo, disperato, soffrivo in silenzio, mentre il mio culo veniva violentato, penetrato dal bastardo, cercavo di sostenere che era sbagliato, più invano, con un sorriso sulle labbra si sforzava sempre di più, sicuramente era tutto finito, mi rilassai un po’, il mio sedere cercava di abituarsi, quando all’improvviso, all’improvviso, sentii le mie guance rompersi. e ho sentito gli ultimi centimetri invadere il mio culo ospitando quel grosso cazzo di un centimetro o giù di lì, penso di aver emesso un ululato di dolore ora che sapevo cosa aveva passato Melissa e come sentivo le lacrime che mi scorrevano sugli occhi tanto era il dolore Come un carnefice mi stavano violentando entrambi, sentivo ogni centimetro di quei cazzi dentro e fuori, ad ogni invasione emettevo un forte gemito di dolore, venivo punito da questi bastardi senza essere colpevole di nulla e dovendo sempre ascoltare a parole come:

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– Esatto, ragazzina, birichina, si siede sul cazzo del patrigno, si rotola così… si rotola…
e dietro sergio che dice cose come:
– Divertiti cagna, muovi quel culo..
Senti tutto dentro, piccola puttana, sentilo
e colpivano i bastoncini senza pietà, soggiogandomi ai loro capricci, facendomi schiavo, colpivano i miei buchetti con movimenti sempre più veloci, mi scorticavano e mi arrotolavano ovunque, ero in balia dei malvagi e non potevo far nulla , Ho seguito i movimenti Mi hanno segnato, violentato e picchiato forte..
– quella puttana, twerk, puttana, le staccherò il culo…

e colpivo sempre più forte fino a sentire il primo getto di sperma invadermi il culo, con forti spinte venivo e gemevo e bloccavo tutto facendomi urlare, venni e per un po’ questo grosso cazzo mi rimase incastrato nel culo, quando lo presi fuori dal culo non si chiudeva nemmeno bene, quando Antonio è uscito mi ha liberato e mi ha preso e mi ha chiesto di uscire, pensavo che la tortura fosse finita, quando mi ha messo a quattro zampe dicendo che stava per venire nel mio anche il culo, e senza chiedere permesso mi ha dato un pugno nel culo come una cagna in calore, mi ha colpito il culo senza dolore e con forti spinte mi ha annunciato la gioia..
– Oh norinha, verrò, cavalcherò il cazzo del mio patrigno, cavalcherò, cagna, cavalcherò…

ed io, senza rendermene conto, mi contorcevo facendo il suo volere spingendomi indietro il culo facendo in modo che ogni centimetro non venisse tralasciato con forti spinte lui ansimava riempiendomi il culo di sperma caldo mentre veniva con lo stesso ritmo, svenuto, cadde sul materassino senza forza, con le gambe traballanti e tremanti, mi passavo la mano sul sedere e sentivo cosa gli facevano i mascalzoni….

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