Mangiare la matrigna cattiva – Storie erotiche

di | 21 de Settembre, 2023

Ho sempre immaginato di scoparmi la mia matrigna, dopo la separazione da mia mamma, mio ​​papà non ha mai avuto un’altra donna per molto tempo, è uscito con qualcuna per un po’ ma niente di troppo serio. Oggi è lei accanto alla protagonista di questa storia, si chiama Sonia, una corona che attira molta attenzione non per la sua bellezza, ma per la presenza di una donna seria e alta con dei bellissimi occhi verdi.

Per molto tempo ho lavorato con lui nel suo negozio e qualche volta ho dormito a casa sua e da lì è iniziato tutto. Ha un figlio che oggi ha 25 anni, ma allora non avrebbe avuto 19 anni e giocava a pallone con mio padre la domenica mattina in un club del sud di SP. Una notte prima ero rimasto fino a tardi in un bar con gli altri miei fratelli ed ero arrivato la mattina presto, faceva un caldo incredibile e avevo dormito in mutande nella stanza di suo figlio.

Mi sono svegliato la mattina e ho capito che era già uscita con mio papà e pensavo che fosse solo a casa, così sono sceso e l’ho trovata seduta sul divano del soggiorno, vestita con una bambola molto bassa, che le mostrava gambe lunghe e la sua ampia scollatura che lasciava intravedere il seno e i capezzoli duri, facendo una buona affermazione.

Sono rimasta lì per un po’ senza fare nulla e la suocera era un po’ a disagio, ma non mi ha impedito di girare per casa in quel modo. Mi sono seduto al tavolo bevendo il mio caffè e dopo qualche minuto lei è venuta a raggiungermi e abbiamo parlato. Da vicino, i segni sui seni di questa bambola mi facevano impazzire e lei si è accorta che non riuscivo a staccare gli occhi di dosso, quindi ha iniziato a stuzzicarmi, gonfiando il petto, stiracchiandosi, stuzzicandomi… A quel punto avevo un erezione e se mi alzassi lei se ne accorgerebbe sicuramente.

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Dopo aver mangiato per un po’ la suocera, si alzò e andò al lavandino per lavare i piatti della colazione, poi capii la sua intenzione, mentre camminava dietro di me, mi passò le unghie lungo la schiena e baciò la schiena di il mio collo come in un bellissimo film porno.

Mi sono alzato e l’ho messa lì sul lavandino, massaggiandole il culo con i pantaloncini larghi e senza mutandine, ho lasciato che il mio cazzo entrasse nel suo culo e mentre rotolavo premevo ovunque, volendo divorarla. L’ho messa seduta sulla sedia e le ho tenuto stretti i capelli sulla nuca, ho tirato fuori il suo cazzo tutto duro dalla canzone di samba, gliel’ho passato sul viso, l’ho colpita e le ho lanciato un incantesimo, ha finito lo prende e glielo mette in bocca e lui lo succhia, lo ingoia, sbava e lo lascia bagnatissimo. Deglutì, muovendosi lentamente verso la testa, poi deglutì di nuovo lentamente, sollevando e succhiando le palle, ponendole nella sua bocca calda e morbida. Mi baciò lungo il corpo fino alla bocca e si voltò verso di me, mettendo le mani sul tavolo e sporgendo il sedere, guardando indietro con un sorriso molto malizioso, i suoi grandi occhi verdi che mi guardavano e mi chiamavano. Lentamente mi sono tolto quei pantaloncini e ho cominciato a succhiarle la figa, a morderla e mangiarla, a sputare e poi a far scorrere la lingua su tutta la sua fessura finché non l’ho penetrata, stringendole le cosce, avvicinandola a me per andare sempre più in profondità. Io che mangio mia suocera.

Lei gemette e si voltò, gettando indietro il suo corpo e sbattendomi la sua figa in faccia. Le ho sollevato una gamba e l’ho appoggiata sul tavolo e, tenendola per i fianchi, ho subito introdotto il mio cazzo duro nella sua figa bagnata, facendole uscire un urlo di piacere e appoggiando tutto il corpo sul tavolo, lasciandola completamente abbandonato. . …L’ho scopata forte, alternando velocità quando sentiva che stava per venire e con ciò ho sentito i suoi orgasmi mentre si contraeva, premendo il suo cazzo verso l’interno, coprendomi le palle e le sue cosce con il suo miele. Ho spinto finché non ha eiaculato meravigliosamente sulla sua schiena, tremante di desiderio e di sudore. Ci siamo baciati lì in cucina e lei mi ha portato in camera da letto, dove abbiamo iniziato un’altra scopata, lei mi cavalcava, mi grattava il petto e mi colpiva in faccia, dicendo cose come “fanculo mamma, bastardo! Fanculo la moglie di tuo padre!”» Questo Mi ha fatto arrapare ancora di più e presto sono venuto duro di nuovo, questa volta nella sua figa, duro e delizioso come la prima.

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Mio padre è arrivato con suo figlio a metà pomeriggio, avevamo già fatto la doccia e cambiati dopo aver passato tutta la mattinata a scopare nel letto dove dormivano. Ho iniziato ad andare più spesso a casa di mio padre e ancora oggi la mia “mamma” mi accoglie molto bene!

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