Mangiare la figa del vicino

di | 9 de Settembre, 2023

Sono un’avida lettrice di racconti erotici, ma sono molte le storie raccontate come vere che, in realtà, sono il frutto della sterile fantasia di alcuni lettori, la storia che sto per raccontare mi è accaduta esattamente 21 anni fa. , allora avevo 16/17 anni, vivo in un piccolo paese dell’entroterra di Bahia, a quel tempo lavoravo dalle 8:00 alle 13:00, ero un maniaco sessuale, una cosa normale del resto età per un bambino grande e sano, quello che ti ha interessato è che nel retro della casa dei miei genitori viveva una signora, Dª María Antonia, era una donna di colore, molto robusta, con le tette piene e un culo enorme. non era molto grassa

un po’ grassa, avrà avuto circa 28/30 anni, il marito lavorava nei campi, veniva a trovarci solo nei fine settimana, aveva due figlie piccole. A casa sua non c’era la televisione, veniva sempre a casa mia a guardare le telenovele, io mi sdraiavo pigramente sul divano e cominciavo a massaggiarle le natiche con il piede, lei stava ferma, non faceva niente, ecco dove andava, la sega . Era sacro. Un giorno di pomeriggio l’ho sorpresa a fare il bagno nuda nel giardino di casa sua, quando ho visto quelle tette enormi e quella figa pelosa, sono quasi morto di voglia, sono rimasto nascosto dietro la recinzione, mi sono masturbato un paio di volte. tempo e poi non mi è mai uscito dalla mente, mio ​​padre stava costruendo un’altra casa un po’ lontana dalla nostra. Un mese dopo averla vista nuda ci siamo trasferiti, ero molto triste, perché ogni volta che potevo vederla fare il bagno, immaginavo che le mie visioni di Doña Mª Antonia sarebbero finite. Ci siamo trasferiti e anche lei, da buona amica di mia madre, ci ha aiutato a traslocare. Il tempo passava e questa idea di mangiarla non mi usciva dalla testa, ora mi era più difficile, perché eravamo più lontani da casa sua. Come ho detto all’inizio, ho lavorato fino alle 13:00. Un bel giorno, mio ​​padre comprò un Maggiolino, in quel periodo dell’anno, era in uso solo da un anno, quando tornai a casa, quando aprii la porta, era tutto vuoto e c’era un biglietto sul frigorifero porta. Detto questo: sono andato alla fattoria di suo zio con sua madre e le sue sorelle. In quel momento mi sono arrabbiato moltissimo, perché mi hanno tolto il piacere di aprire il Maggiolino, ho quasi pianto di rabbia e tristezza, sono rimasto anche senza fame. Sono rimasta un attimo sotto il portico, fremente di rabbia, pensando a cosa avrei detto a mio padre per avermi fatto una cosa del genere, ecco, Dª Mª Antonia è venuta prima, la nostra nuova casa era un po’ lontana. delle altre case sulla strada Nella nostra strada è stata costruita praticamente solo la nostra nuova casa, il posto era un po’ deserto, perché era un nuovo complesso residenziale. Ho subito immaginato che sarebbe venuto a casa mia per parlare con mia madre, cosa che faceva sempre, ero un po’ imbarazzato, perché l’unica cosa a cui pensavo era mangiare la corona… quando si è avvicinato dal portico, ha detto : buon pomeriggio, Cláudio Dª Odete, vero? (nome di mia madre) Non sapevo se dire sì o no, a questo punto lei ha ripetuto la domanda, io ho detto subito: No Mª Antonia, è andata al campo e mi è venuta anche fame, Qui non c’è riso, sai come farlo? (questa è stata la bugia più palese che ho avuto il coraggio di dire al momento del soffocamento) lei ha detto subito di sì e che lo avrebbe fatto per me, è entrata in casa mia di lato, attraverso una porta che portava in cucina, entrai in cucina e cominciai a cercare pentole e padelle, e chiedendomi dove fossero le cose, rimasi sbalordito, ancora in divisa da lavoro (ero apprendista minatore al Banco do Brasil), con una camicetta blu a maniche lunghe, e sotto di una maglietta bianca di maglia, faceva un caldo terribile, e ancora di più la sua presenza lì nella mia cucina, volevo che mangiasse, ho cominciato a sudare freddo, ho anche sudato, poi lei mi ha guardato e mi ha fatto la domanda. Di nuovo dov’è il riso, ho provato a pronunciare qualcosa, è stato quando lui si è sporto dalla porta del forno e ha aperto una pentola e ha detto guarda, ecco una pentola con il riso cotto, era una prova per me che non riuscivo più a seguire la ragione . , da lì è arrivato quel momento in cui ho preso coraggio e ho approfittato della sua curvatura. Di nuovo per mettere la teglia in forno, mi sono appoggiato a lei e le ho messo la mano sotto il vestito, lei indossava uno di quei vestiti molto larghi e sotto solo mutandine di stoffa e senza reggiseno, in quel momento ha fatto un salto e ha detto: Cosa? È questo ragazzo, sei pazzo, lo dirò a tua madre, in quel momento sono quasi svenuta per la paura di sentirlo, ma la mia audacia è stata più grande, ho continuato e sono tornata da lei e questa volta ho messo la mano su di lei, lei le ha abbassato le mutandine e lui le ha toccato la figa, lei continuava a evitare, quando le ho detto, signora Mª Antonia, ti ho vista fare la doccia tutti i giorni, sono molto innamorato di te, penso che i tuoi grandi seni siano bellissimi , disse: Non ti vergogni di dirmelo, no? Sono una donna sposata, quindi ho continuato a massaggiarle la figa, il che ha iniziato a rendere le cose più facili, poi lei ha detto, e se arriva qualcuno? L’ho rassicurata mostrandole il biglietto che avevano lasciato dicendo che non sarebbero tornati prima del tardo pomeriggio. Poi mi ha detto aspetta un attimo ed è andata in bagno, non potevo credere a quello che stava succedendo, stavo per mangiare questa corona che avevo sempre sognato, quindi è uscita dal bagno, dai bagni, da tutti. timido e ho detto adesso, non ho detto niente, ho alzato il vestito e mi sono tolto le mutandine a metà gamba, è stato allora che ho visto questa figa viola da davanti, sono quasi arrivato prima di penetrarla, mi sono tolto tutto uniforme. e l’ho buttata a terra, le ho dato qualche pompata, sono venuto veloce, come un gallo, in quel momento – lì l’ho guardata con un certo disgusto, è stato allora che ha detto: Ehi, non è così, Voglio venire anch’io, ho cominciato a pensare che dovesse partire, perché qualcuno potrebbe venire, mi disse, niente di tutto ciò, adesso sarà come voglio, altrimenti dirò a donna Odete che sei stata tu mettimi la mano sul culo. Pensavo che se me lo avesse detto sarei fregato. Poi si è tolta questo vestito, e anche le mutandine e si è sdraiata sul tappeto del soggiorno e ha detto vieni qui, ora cominciamo, ero già nuda, mi sono avvicinata, lei mi ha preso la mano e ha iniziato a massaggiarla. del suo seno, è stata una sensazione molto piacevole, perché i suoi seni erano grandi, ma erano duri, quindi mi ha detto di passarle la mano nella figa, ho cominciato a passarglieli senza molto interesse, le ha chiesto di mettermi le dita In. È stato allora che ho cominciato ad interessarmi di nuovo, il cazzo ha cominciato a diventare duro di nuovo, è stato allora che mi ha chiesto di sedermi sulla sua faccia, ha iniziato a succhiarmi le palle, hanno cominciato a sentirsi bene, poi mi ha messo tutto il cazzo in gola. Il mio pene è lungo circa 19 cm. Subito mi ha spinto giù, il mio viso era vicino alla sua figa, mi ha detto di succhiare, che bello, avevo già succhiato la figa di una ragazzina, aveva paura, poi ha alzato i fianchi una volta e mi ha fatto toccare la faccia con la sua figa. , ha insistito, succhiamelo, forza bastardo, sono pulita, ho iniziato a leccarle leggermente quella figa, poi mi sono arrapata e ho iniziato a succhiare la figa della ragazza nera, quando ho capito che aveva smesso di succhiarmi e si stava dimenando dappertutto posto. e gemendo come un matto, questo mi ha stimolato ancora di più, ho continuato a succhiare quella figa quando lei ha sospirato forte e ha detto vieni, metti dentro quel cazzo adesso, voglio venirle dentro anch’io, mi sono girato su un fianco e ho posto fine a tutto quel disgusto, perché quella nera era pulitissima e aveva un buon profumo, ho infilato il cazzo con tutte le mie forze in quella figa dalle labbra viola, lei gemeva di nuovo e urlava: forza bastardo, fottimi molto bene, ti conoscevo, aveva proprio voglia di mangiare Me. Qualche giorno fa ho dato un po’ di pompata a quella deliziosa figa. Quello. Ha iniziato a urlare più forte, avevo paura che qualcuno mi sentisse, sono andato più veloce e sono tornato in quella figa, lei mi ha chiuso dentro con le gambe e mi ha intrappolato dentro di lei, e ha iniziato a mordermi il pene con la sua figa, come aveva fatto prima. Prima. …con due eiaculazioni meravigliose, il cazzo non ha voluto reagire, era come una cagna in calore, si è messa addirittura in bocca il mio pene avvizzito cercando di farlo salire, le ho chiesto di andarsene, non ha nemmeno fatto fallo. è andata a nuotare, si è messa le mutandine e il vestito, ha detto che non si sarebbe lavata via il latte perché voleva ricordarsi delle mie scopate e voleva vedere se poteva rimanere incinta di me, ero preoccupata, qualche giorno passato, sono andato nella nostra vecchia casa dove era una vicina, le ho chiesto perché me lo aveva detto, mi ha detto che era uno scherzo che prendeva medicine, dopo non l’ho fatto, ne ho solo mangiato uno più tempo a casa sua, e mai più. .

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