Mangia mio marito.

di | 9 de Dicembre, 2022

Il cellulare vibra e suona. Sonia fa una faccia nervosa. Scuote la testa e risponde alla chiamata, lisciandosi i lunghi capelli.

– Pronto, pronto, chi parla?

– Sono Alfonso. Non posso parlarti ora.

– Non spegnere Sonia. Devo dirti una cosa. Importante.

– Amico, non ho tempo. Sono al lavoro, non posso continuare a parlarti adesso. Ogni volta che qualcuno entra nella mia stanza.

– Ho bisogno di Sonya. Non riesco a smettere di pensarti. Ieri.

– Non sembra nemmeno un Afonso adulto. Quanti anni hai, quasi trent’anni, vero? Tutto per un cazzo? Come se non l’avessi mai fatto prima.

– E non l’ho fatto Sonia, non con una donna sexy come te. Era la mia prima volta con un partner.

– Veramente! E pensavo che tu fossi uno di quei ragazzi notturni. Sembrava così sicuro, così preparato. Tulio mi ha fatto capire che lo eri.

– Non sono un ragazzo squillo. Tui hai torto.

– Scusa, penso di aver commesso un errore. Inoltre, eravamo così ubriachi in quel momento. Va bene, ma allora? Cos’hai da dirmi che non può aspettare fino a stasera?

– Non voglio che tuo marito lo scopra. Sono affari miei, nostri.

– Gli piace, hai visto che gli piace vedere sua moglie fare ‘cose’ con altri uomini.

– E’ ancora una novità per me, fare sesso con tuo marito che ti guarda.

– Tesoro, non ha solo guardato, te ne sei dimenticato? Non preoccuparti, a volte le piace succhiare il cazzo a qualcuno, il che mi fa impazzire. È tesoro, tutto qui. Non importa.

– Non me l’aspettavo. Non mi aspettavo che fossi così. Soprattutto tu, quella notte non riuscii a dormire.

Sonia apre un sorriso fiero, si alza camminando con classe, va alla porta, chiude a chiave, chiude le persiane. E torna sbottonandosi la giacchetta viola.

– È bello sapere che ‘noi’ ti abbiamo lasciato così. Non tutti gli uomini parlano. Anche perché… Sono abituati, sono dei professionisti. Se lo sapessi non ti farei succhiare il cazzo da Tulio. Non lo sapevo, giuro.

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– Ti amo Sonya. Voglio adesso. Qui, nudo, solo per me.

– Veramente! Ah ah! Audace, abusato, è bello sapere che ti lascio così. Sei nudo ora? Non difficile?

– Totalmente.

– Quello sciroppo che cola dalla testa? Il tuo cazzo è così bello Afonso. I proiettili poi. Le tue dita diventano appiccicose, vero?

– A causa tua. Solo per te aaaiii iiiiiiisss aannhh!

– Oh! Delizioso! Peccato che Tulio non sia qui. Il mio cornuto vorrebbe sapere che la sua mogliettina rende duro il ragazzino, fino al giorno dopo.

– Perche’ lo chiami cosi’. Tuo marito?

– È un soprannome affettuoso. Gli piace essere trattato così quando facciamo sesso con un’altra persona. Entusiasta. Guarda quanto ero impegnato dopo che mi hai incontrato.

– È stato allora che mi ha scaricato.

– Quindi, amico, non hai idea di cosa significhi per una coppia sapere che entrambi hanno succhiato lo stesso cazzo. Quel suo bacio fu clamoroso, Tulio non mi baciava così da tanto tempo.

– Era, perché?

– Aaaahhhh!…

Sonia si accomoda sulla sedia, si sbottona la camicia bianca, si accarezza il petto dentro il reggiseno lilla. Morditi il ​​labbro e dì…

– Quel sapore di sperma nella bocca di tuo marito. Quel sapore di cazzo dell’uomo che ti ha appena scopato. Abbiamo solo bisogno…

– Cosa mancava a Sonia? Discorso.

– Ti sei perso a leccare il culo a mio marito. Era quello di cui avevo bisogno per completare la serata e tornare a casa fradicia… I tuoi e i suoi, mescolati dentro di me, mmmmm!!

– Gli piace? Accetti?

– Ci piace! Non hai idea di quanto sia bello per la coppia, la libido è a mille. Ringiovanisce. Ha rinnovato il mio matrimonio, è stata la cosa migliore che mi sia mai capitata.

– Soniaaaaaaaanhhhh!!

Si succhia la punta del dito, lo bagna. Tira su il reggiseno, mostra il capezzolo scuro, liscialo, punta il capezzolo.

– Quest’uomo, paglia, paglia calda pensando a me, a noi. A Tulio.

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– Aaaannhh! Tulio no! Voi! Sonia, voglio la tua figa. Faceva molto caldo, meladaaaa sei una Soninha arrapata.

– Prima, lascia che ti faccia un pompino, hmmm? Una pipa molto gustosa. Lingua nella tua testa, mi piaceva lo spessore, un cazzo carnoso come il tuo ha il suo posto, così gustoso, quel sapore salato. Mmmmm!!

– Cos’è?

– Ti viene l’acquolina in bocca solo a pensarci. Unnnnnhhh!! Quelle tue belle palle. Mi picchiavano mentre mi fottevi… Aaaaaaahhh!!

– Mi hai imbrattato dappertutto.

– Mi piace lubrificato, ancora di più quando mi fanno arrapare.

– Metti due dita dentro per me. Mettilo, mettilo in profondità nella tua figa.

Sonia allarga le gambe, punta a terra i suoi tacchi neri, tira la gonna. Lascia che emergano le mutandine a righe rosse e nere. Fronte gonfia, cornea, come se mordesse il tessuto.

– Qui? Adesso? Quindi… è così aaaahhh… Uuummmm…

Sonia fa scivolare due dita dell’elastico fino a farlo scivolare tra il suo inguine, molto lentamente, molto leggero. Crea il volto e la voce di una ragazza sofferente.

– Mettilo, puttanella, mettilo in mezzo. Molto cattivo, come mi hai fatto ieri in faccia.

– Era che? Ho frizzato per te lì, giusto?

– Togliti le mutandine, strappatele.

– Non rompere, è costoso. Bellissimo. Aspetta… Sì, l’ho preso.

– Metti le dita intere, entrambe insieme. In mezzo a quella boccuccia carina tra le tue gambe.

– Sfacciato ragazzo Afffonnnnso! Ahhh!! Ne hai così tanto bisogno… sto sbavando, tesoroeeee. A proposito del fuoco. E tu?

– Duro, duro Soninha, pazzo pazzo da mangiarti. Mangia gustoso, mangia quella tua bella figa. così cremoso…

– Lui ha amato? Ti è piaciuto quello che ho fatto per te? Oh ragazzo, aaaahhh sta iniziando a sbavare. Questa ragazza lo sa, tesoro.

– Quindi prova Sonia, leccalo, leccati le dita. Leccata.

– Uuuummmmm!! oh…cattivo ragazzo. Uuuuuummmmm…

– È delizioso?

– Delizia, ti piacerebbe.

– Siririca Soninha, siririca che brucia.

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Alza entrambi i piedi, le gambe lunghe piegate alle ginocchia. Figa palpitante, dita lisce e lucenti che spargono saliva attorno ai germi.

– Oddio! Questo mi fa impazzire! Dannazione! Mi stai spaventando amico, aiii!! Aaaaaa!! Lo voglio anch’io, me lo merito… Pãeeee

– E Sonya?

– Metti due dita nel culo. Profondo. Mi piace che i miei maschi soffrano, per me.

– Aaaah!! Oh!!

– Mettilo, mettilo, mettilo in secondo piano. Si rigira, si arrotola, beh mmm gustose le pieghe, gli strappi. Fallo per Soninha, fallo.

– AAAhhh!! Soooniaaaa, uuuuunnnhhh!!

– Il cetriolo si bagna così tanto che gocciola un po’ di succo dalla piccola grotta. Per te, per il tuo cazzo caldo. Voglio che tu venga. Corri per me, sulla mia faccia, nella mia bocca.

– La tua bocca. Greedy, quindi prendilo, babyeee Bevi tutto nel funnndooo aaaaaaahhh! OOOooohhh!! Oooohhh!!

– Delizioso!! fottutamente divertente afonso!! Ragazzino!! Lo adoro, mi riempie la bocca, è molto caldo, mi scende in gola. Afonoooo!! AAAiiiiii!

– Piccolo rivolo, piccolo rivolo Sonia. Fallo di nuovo, fallo per me, il lungo flusso, beh, cagna, in faccia.

– Aaah, solo per te! Nella tua bocca, bambina mia, molto dolce. mi piaceeeeeeeeee!! OOOOOHHH!!! Ciaoooo!!

Con le gambe aperte, un piede sul tavolo, la figa in punta, e Sonia che palpita, sputando il piacere dei quarantenni.

Entrambi rantolano al cellulare.

– Che ragazzo pazzo! Era troppo uomo. Fantastico, fai sapere a Tulio cosa vuoi da me.

– Vuoi dire? Tutto?

– Certo. È mio marito. Vedi se ha senso.

– Vieni qui Sonya. Vieni a stare con me.

– No. Tornerai a casa stasera. Tulio sorpreso. Lo amerai.

– Sorprendere?

– Mangia mio marito, davanti a me. Lo amerai.

– E tu?

– Mi piace, mi fa impazzire.

– Piccola stronza.

– LOL!! Non sai molto.

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