mangia la ballerina in macchina

di | 27 de Maggio, 2023

Un pomeriggio sono partito per lavoro, prima del solito, e sono andato a Itaquera a prendere la mia amica nella sala da concerto dove si esibiva, questa amica era una ballerina in un gruppo di forró, all’ora concordata ero lì, ho fermato il macchina, sono sceso e l’aspettavo, ci sono voluti pochi minuti, e lei è apparsa sulla porta, era meravigliosa e mi sono avvicinato, senza dire niente, mi ha baciato sulla bocca, questo bacio pieno di cattive intenzioni ?
Salimmo in macchina e andammo da Guarulhos, lei indossava un vestito, credo si chiami così il capo, fatto di un tessuto morbidissimo, uno di quelli fantastici per strofinarsi le mani, e per aiutare ancora, si dimenticò di mettere sul reggiseno, il capezzolo che i suoi seni sembravano puntare verso di me, chiamandomi, indossava dei leggings neri lucidi, strettissimi, non so nemmeno come le stavano quei pantaloni…

Lungo la strada abbiamo iniziato ad accarezzarci, le ho passato la mano tra le gambe che erano già aperte per facilitarmi il lavoro (a me piace così) lei non se l’è lasciata scappare, e mi ha già accarezzato il cazzo nel sedere pantaloni, che tra l’altro erano molto duri, con una mano sul volante, e l’altra alternata tra inguine, figa e tette, che già spuntavano fuori, dalla voglia di succhiare, ma in quel momento non potevo, ma era libera di fare quello che voleva e, con mia grande sorpresa e gratitudine, lo ha fatto, mi ha slacciato la cintura di sicurezza, mi ha sbottonato i pantaloni e me li ha tolti, rilassata, con la disinvoltura di una professionista…
Mi ha tolto il cazzo dalle mutande, che già sbavava molto, e senza chiedermi se poteva, mi è entrato in bocca, succhiando forte, mai, guidando, era così difficile, mi sono concentrato su quello che stavo facendo e mi sono evoluto …

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Mentre mi avvicinavo a casa sua, non conoscendola, non sapevo dove fermarmi, ma non era un problema, perché lei conosceva un posto dove potevamo fermare la macchina e “parlare”. .
Arrivati ​​lì, non c’era quasi tempo per spegnere la macchina, ci avevano già preso come matti, uno voleva mangiare l’altro, mi stava sbottonando la camicia, fino a staccarmi completamente dal mio corpo e buttarmi sul sedile posteriore , io da parte mia continuavo a succhiarle i seni che erano già liberi per me, lei succhiava come se non ci fosse un domani, ci fermammo un po’ e andammo a toglierci il resto dei vestiti, lei era completamente nuda, come se lei era in casa, nemmeno io ricordavo che ero fuori, e da un momento all’altro qualcuno può sorprenderti ‘A…

Le ho chiesto di restare solo in mutande, che se avesse avuto bisogno di togliersele le avrei tolte io stesso, ha acconsentito alla mia richiesta senza lamentarsi, ho lasciato la panca su cui si trovava e mi sono sdraiato su di essa baciandole molto la bocca. e mordicchiandole il collo mentre lei gemeva di piacere, restammo così per qualche minuto, finché le tolsi le mutandine e le entrai nella figa, che già chiedeva un cazzo, il mio cazzo invase questo sentiero umido e caldo, mentre lei stringeva me e gemette nel mio orecchio, era molto bello entrare e uscire dal sesso di questa donna, che a quel tempo era completamente abbandonato…

Mi ha chiesto di fermarmi, e con entrambe le mani sul mio petto mi ha spinto, ho capito cosa voleva e me ne sono andato, con un movimento si è tolto le mutande e mi ha lasciato’ ha dato, (si è dimenticato che l’avrei preso io) ha dato il mi sono girato e sono andato da 4 a me, la vista era sensazionale, solo chi lo vede sa di cosa parlo, il suo sedere sembrava chiedere un piccolo rotolo, ma la sua figa ha implorato, mi sono sistemato dietro questo meravigliati e metti il ​​mio cazzo nella sua fessura inzuppata…

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Per aiutarmi, gli ha alzato ancora di più il cazzo, ho cominciato a colpirla forte, in profondità, a tirarle i capelli, a baciarle il collo, a mordicchiarle l’orecchio, gemeva come la puttana che era, quasi eiaculando, ho smesso di investire in questo sesso bollente, ho tolto il posto di guida, abbassato il supporto e mi sono seduto, le ho chiesto di fare una coppia, solo su di me, si è sistemata e si è seduta di fronte a me, con la mano ha messo la testa del mio cazzo dentro la sua figa e deglutì, finché finalmente si sedette, le sue tette erano lì, a mia disposizione, non persi tempo e caddi nella mia bocca, mentre lei la cullava davvero bene, le afferrai i fianchi, le colpii il sedere e lei si sedette forte , cercando di rallentare. , ma inutilmente, era pronta a bere il mio latte…

Mentre si sedeva e si contorceva sul mio cazzo, la mia mano scorreva lungo quel bel culo, finché non ho trovato il suo culo, ho immerso il dito nel mio cazzo, che era tutto appiccicoso, e ho iniziato a far scorrere il dito, ho allungato la mano, forzato, ho aspettato per un rifiuto, che non arrivò, così entrai e sentii che quel culetto caldo mi stringeva il dito, quando ero tutto dentro, i gemiti aumentavano e i movimenti diventavano ritmati, lei sembrava godere del mio dito e del mio cazzo dentro di lei, rallento i miei movimenti per sentirmi meglio, birichina, ho visto che era totalmente abbandonata, ho avvicinato la sua testa alla mia bocca e ho detto… “Lascia che ti mangi il culo”… l’unica cosa che è riuscita a fare dire era “ehm”

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Poi è sceso dal tettuccio ed è tornato al posto del passeggero, si è raddrizzato e si è messo a quattro zampe, ho guardato questi movimenti, il mio cazzo è esploso di desiderio, si è guardato alle spalle e ha detto… “vieni”… il mio tremavano le gambe ascoltando la sua voce che mi chiamava, con un braccio si appoggiava alla panca, e con l’altro apriva il culo, il suo culo era pronto a ricevere il cazzo, il mio cazzo…
Non ho perso tempo, e mi sono avvicinato a quel bel culo, ho tirato fuori la testa e lentamente ho spinto, il mio cazzo ha preso tutto il suo spazio, ho sentito i suoi gemiti, che mi hanno incoraggiato ad andare ancora più a fondo, le mie palle gli hanno toccato il culo, sono rimasto lì per un po’ Solo sentendo il suo sedere, ho iniziato a pompare dentro di lei, lei gemeva come una matta, si tirava i capelli, si batteva il sedere, i movimenti aumentavano, il mio corpo era in fiamme, anche il suo, finché non ce la facevo . ancora e ho rilasciato tutto il mio latte in quel culo gustoso, ho sentito il suo corpo tremare quando l’ho sentita gemere, i nostri corpi sono caduti sulla panchina, siamo rimasti lì per qualche minuto, finché non ci siamo ripresi e siamo partiti….

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