L’ultimo preservativo – Storie erotiche

di | 6 de Dicembre, 2023

Un mese di conversazione, puoi crederci? Conosco questa ragazza solo da 1 mese e sento già di aver trovato la mia anima gemella. Vuoi sapere come conquistare la tua anima gemella? Niente che 16.000 messaggi su WhatsApp non possano risolvere.

_Mi trovo all’aeroporto di Confins (BH), dove posso trovarvi?
Mentre aspetto di sentire queste parole mi batte forte il cuore, non perdo tempo e allora dico: _Camera 407, Hotel Nacional Inn, non indugiare.
Un mese di attesa è stato lungo, ma i 40 minuti per arrivare all’hotel sembravano ancora di più.
Mio Dio, quanto è bella. Anche all’ombra, la tua pelle dorata riflette la luminosità del sole. Una bruna dipinta a pennello, realizzata su misura appositamente per me.

Abbiamo già parlato molto, ora lasciamo che siano i nostri occhi a dettare la direzione della conversazione. La conversazione, ovviamente, inizia con la bocca, con le due bocche insieme. Alcune parole cercano di essere dette, impossibili da capire nel mezzo di questo bacio appassionato. Non so se fosse l’odore del suo profumo o il sapore della sua bocca, ma qualcosa mi ha eccitato e lei se ne è accorta subito. Notai subito il suo sorriso malizioso e mi sentii felice di essere il motivo di quella gioia.
Era stupenda con quella camicetta firmata, ma era ancora più bella nuda, con i vestiti spiegazzati e sparsi sul pavimento. Non ero sicuro che lo volesse, ma quando le ho tolto i pantaloncini e ho visto le sue mutandine bagnate, ho capito quanto fosse arrapata. Non ho perso un minuto, l’ho scaraventata contro il letto, lei è caduta e ha allargato le gambe. Cattiva, pensava come me, ho ignorato il suo seno e sono andata dritta alle sue mutandine. Era fradicia e puzzava di donna. Ho succhiato quelle mutandine rosse finché il colore non è sbiadito, siccome non ero ancora soddisfatta le ho tolte e ho visto quanto erano bagnate, potevo anche girarle. Ora con la figa libera è più facile lavorare. Facendo scorrere la lingua lungo i bordi, baciando e mordicchiando le grandi labbra, finché non è uscito il clitoride, ho potuto vedere quanto fosse duro e quanto fossi eccitato. Non c’era altro modo, continuai a succhiare, questa volta mi concentrai sul succhiare quel delizioso clitoride. Quando ho visto che era molto eccitata, le ho inserito due dita dentro. Non poteva sopportarlo, è venuto caldo, stringendomi le dita e bagnandomi la bocca. Ho succhiato, ho succhiato, ho succhiato tutti i suoi succhi, il suo gusto femminile. Soddisfatto e quasi senza fiato, riuscii finalmente a liberarmi dalle sue gambe. Il mio viso bagnato tradiva quello che era successo e, rendendomi conto di quanta sete avesse mia moglie dopo l’orgasmo, le versai in bocca un liquido quasi bianco e trasparente. Ne ebbe abbastanza e cominciò a baciarmi, un lungo bacio umido, qualcosa mi colava sul petto, non sapevo se fosse sperma o saliva, sapevo solo che era delizioso. È stato allora che le ho stretto il seno e si è accorta subito che la mia mano destra era bagnata, proprio quella che stavo usando per aiutarla a raggiungere l’orgasmo. Le ho coperto le tette con il suo stesso seme, è impazzita, mi piaceva toccarle e accarezzarle, così grandi e morbide, e i capezzoli? Dovevo provarli, ho lasciato cadere la mia bocca su quelle tette che stavano venendo e ho succhiato, succhiato, succhiato, che piacere vederla venire solo perché le ho succhiato le tette. Poi si ferma di colpo, e con grande forza inverte le nostre posizioni e mi domina, premendomi contro il letto. Con questa furia di donna arrapata inizia a strofinarsi contro il mio cazzo, quando sento quella figa bagnata che sfrega contro la testa del mio pene impazzisco sentendo il suo sciroppo scorrere dalla testa alla base.
_Portami a quattro zampe, chiese.
Naturalmente, da brav’uomo, ho subito accolto la richiesta di mia moglie. _Vita, spegni le luci, non voglio vedere, voglio solo sentire. Un’altra richiesta che ho soddisfatto.
Nel buio, sentendo nell’aria il profumo inebriante del sesso, abbracciai il suo corpo nudo da dietro. Le sollevai il sedere e la lasciai in una posizione molto comoda.

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Ho tirato fuori qualcosa dalla tasca e l’ho equipaggiato.

Non ci è voluto molto e sono entrato lentamente, la sua figa era molto stretta e calda. A poco a poco si aprì e lasciò il posto al mio cazzo, che ormai era duro come una roccia. Non ho fatto quello che mi aveva chiesto e ho sbattuto velocemente quella figa con forza. Ciò che una volta era stretto ora era spalancato e trasudava succo. Avevo bisogno di sostegno per tenere il ritmo, con una mano le tenevo la spalla e con l’altra le intrecciavo i capelli, dandole un buon sostegno per poter colpire forte, sfogare la mia rabbia e abusare di quella figa così bella. e delicato.
Stanco, la giro, la affronto e entro in lei con una mano sulla nuca e la mia bocca premuta sulla sua.
Quando la lascio andare sento un gemito soffocato, seguito da una serie di parolacce, ma che ragazza cattiva era, vedi, oltre a fare del buon sesso senza vergogna, ha questa bocca sporca, parole grosse e piene . Quando sento che ha le contrazioni vaginali, capisco che sta avendo un orgasmo. Un orgasmo basato sulla penetrazione, che delizia per una donna, sapeva di amare il cazzo, ma non sapeva che fosse così tanto.

Se c’è una posizione che mi piace è quella di lato, guardando direttamente negli occhi della donna, libero accesso alla bocca, mano libera per correre sulle natiche e sulla schiena. Questo piccolo graffio che sa di: ‘Sei tutto mio’, lo adoro…

Questo piccolo gioco di piedi e pagaie! All’improvviso si è arrampicata sopra di me, facendo questo giro caldo. Nella stanza buia vedo solo la sua figura ben definita che cavalca sopra di me. Wow, quanto sono fortunato ad avere una donna così calda che sa sedersi felicemente su un cazzo, con così tanto desiderio che inizia a gocciolare.
Quando ha accelerato il ritmo, ho potuto sentire la sua figa calda. Sarei venuto presto e lei lo sapeva. È allora che inizia a gemere e urlare:
_Approfitta del mio uomo. Viene dentro di me e mi rende un figlio. Fammi tua moglie.
Non ho potuto farne a meno, ho obbedito a mia moglie e sono venuto con lei seduta dentro di me, impazzita dalla voglia di sentire il mio sperma nel suo utero.

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_Amore, non prendo pillole, potevo rimanere incinta di te.
_Ne dubito amore mio, usiamo il preservativo.
_Quello?? Abbiamo fatto sesso con il preservativo?
_ Ho pensato che se te lo vuoi togliere da solo, sai che non mi piace indossarlo.
_Il tuo asino con gli stivali.
_Cosa è successo dolcezza.
_Idiota, dovevamo farne a meno, così potevi venirmi dentro.
_Vita, guarda quanto sperma c’è nel preservativo… apri le gambe.
_Quindi la vita?
_Questo è tutto, ora lo verso qui, nel profondo, dentro di me. Non possiamo sprecare nulla.
_Amore, guarda quanto sei venuto, prometti che sarà l’ultima volta che useremo il preservativo?
_Ti prometto la vita, d’ora in poi non useremo mai più il preservativo.
_Che bella vita, non si possono avere figli con il preservativo.
_Butterò via tutti i miei preservativi, okay! Ti amo mio BBB

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