L’inizio delle lamentele nella mia vita

di | 20 de Maggio, 2023

Ciao, oggi vi racconto una storia vera, mi chiamo Laura, ho 18 anni, sono bassa, ho i capelli neri lunghi e lisci, ho un sedere grosso, ma non tanto petto, ho due affettuosi, il nome di mia sorella maggiore è Laila e quella in mezzo è Beatriz, mia madre Lúcia e mio padre Rodrigo sono molto romantici, amano fare viaggi insieme, le mie sorelle adorano fare festa, finisco sempre per stare con la sorella di mia madre a casa Helena, ha un figlio primogenito Alberto soprannominato Albertinho, in quel momento è successo di tutto e io avevo 16 anni, mia sorella maggiore era al secondo anno di università e quella di mezzo studiava nel corso propedeutico io ero in seconda elementare, mia madre chiese a sua sorella Helena di dormire a casa sua o meglio stare con me a vedere, era la fine del semestre, inizio luglio, la casa di mia zia aveva due stanze, una era sua con lei marito e l’altro era suo figlio Albertinho, anche lui ero all’università, avevo la stessa età di mia sorella Leila, 22 anni, era sabato mattina che andai da mia zia, solo che aveva già svegliato mio zio e mio figlio dormiva, mi sono buttata sul divano e lui ha acceso la tv, poco dopo è iniziata la confusione dentro casa, siamo saliti e scesi per le scale finché mia zia è scesa con la mano sulla testa come se stesse fumando con rabbia, mio ​​zio è venuto subito dietro cercando di calmarlo dicendo che stava bene, subito dopo che una donna molto più grande di quanto l’avessi mai vista è scesa, sembrava che stesse urlando a qualcuno dietro di lei dicendo

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Dopo che la donna se n’è andata, la zia ha cominciato a sgridare Albertinho dicendogli che la casa era sua e che non poteva portare nessuno in casa ed è rimasta anche con l’altro, urlando che l’unico motivo per cui non se ne andava era perché lei insisteva perché rimanesse, il padre cercava di calmare la situazione, non cercando sempre il meglio per tutti.

La zia uscì a bussare alla porta e Albertinho tornò in camera da letto. Lo zio si è scusato con molta calma e ha detto che queste cose accadono in tutta la famiglia.

Robertinho è sceso subito Poi abbiamo guardato la televisione e mi ha raccontato l’accaduto Ha portato una donna a dormire con lui nella stanza e a sua zia non è piaciuto Ha già provato ad andare a vivere altrove ma lei non vuole lasciarlo partire la casa anche se lui sta già lavorando e andando all’università, nel pomeriggio lei è tornata e tutto è tornato alla normalità entrambi sembrano ancora un po’ stravolti dato che avrei dovuto dormire sul divano sono rimasto alzato fino a tardi a guardare la tv Ho sentito un rumore provenire dal cortile. Ho molta paura. Poi corro di sopra, dove sono le stanze. La stanza di Robertinho è sul lato del cortile. Prima sento il rumore. dalla porta ho sentito un rumore dentro, era la stessa donna che era passata la mattina ho sentito la loro conversazione:

– unico marmocchio a buttarmi dalla finestra ahahah

– ti piace la mia bomba ahahah

– Mi piaci moccioso

Non devi nemmeno aprire la porta per sapere cosa sta succedendo dentro, ma l’ho aperta lo stesso a mia cugina, era solo in mutande, afferrando una donna molto più anziana che l’ha buttata sul letto.

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L’ha beccata mentre la gettava sul letto.

– Mangiami ahhh mangiami presto.

I gemiti sono iniziati subito dopo, il modo in cui sembravano, non riuscivo a vedere il pene di mia cugina ma ero sicuro che fosse enorme mentre lei continuava a gemere, lui le tirava i capelli, le accarezzava il sedere e io ho detto dai, dai, scuoti uno. Pensavo che mio cugino fosse bello, ma non l’ho mai guardato in quel modo, ma ora lo vedo fare sesso e gemere. Dio mio.

Tornai in soggiorno con il corpo in ebollizione dopo averli ascoltati scopare nella stanza di mio cugino, mi buttai sul divano, il mio corpo era in fiamme.

ho acceso la tv coprimi con un lenzuolo che era sul divano mi sono tolto tutti i vestiti e ho iniziato a masturbarmi mi sono messo una mano sul petto e l’altra sulla mia figa era tutta fradicia ho fatto dei movimenti circolari sul clitoride ho iniziato gemere, ma il suono della televisione stava soffocando. Riuscivo solo a pensare a mio cugino che faceva sesso nella stanza di sopra. Non mi ha dato fastidio. Non mi ci è voluto molto per venire e sentirmi sollevato. le scale suonavano come se qualcuno stesse salendo, potrebbe essere che albertinho mi ha visto e mi è venuto dietro e ha visto divertirsi.

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