L’incidente, l’amore di mia madre.

di | 11 de Settembre, 2023

Ciao miei cari…
Mi chiamo Bruno….
Sono di Manaus, ho 20 anni e pratico anche l’incesto con mio padre.
Ebbene, ho formato un club di incesto con persone vere, con le quali rimango in contatto, scambiamo esperienze e interagiamo tra loro…
Non ho ancora scritto il racconto dell’incesto con mio padre, ma presto pubblicherò il resoconto di come è successo tutto tra me e mio padre…
Da oggi racconterò le storie di queste persone che vengono a casa mia…
E oggi la vera storia è quella di Doña Cristiana, “fittizia” che quest’anno compie 39 anni…
Da Manaus.

DOPO L’INCIDENTE.

Mio marito ed io vivevamo già come amici da circa 4 o 5 anni…
Vivendo sempre sotto lo stesso tetto, era raramente a casa con la sua famiglia…
Anche se ho sofferto molto per questa situazione in cui è nato il nostro matrimonio, mi sono rifiutata di abbassarmi al suo livello, di uscire con un uomo per vendicarmi o per dimostrargli che anch’io avevo un diritto, perché sono stata apertamente tradita da lui. .
A 36 anni, con un figlio di 18 anni e vivendo una vita finanziaria estremamente ricca, ero infelice.
Non sono bella, ma mi ritengo carina, mi prendo molta cura di me stessa perché la mia situazione economica mi aiuta con le cure estetiche e gli anni in palestra, che mi valgono tanti elogi, ma nemmeno quello Non lavorare per rendere solido il mio matrimonio…
Proprio in questo periodo mio figlio Danilo ebbe un gravissimo incidente in moto, che lo lasciò paralizzato dalla vita in giù per quasi 3 anni.
Questo incidente ha avvicinato mio marito e ho pensato addirittura che potessimo riprendere il nostro matrimonio…
Ma è durato solo una settimana…
Poi è tornata alla sua solita routine da “stronza” e la sua situazione è peggiorata rispetto a prima…
Mio figlio ha bisogno di assistenza 24 ore su 24 e mio marito decide di uscire di casa…
Cominciai a dedicarmi a tempo pieno a Danilo, cambiandogli i vestiti, facendogli il bagno e facendogli compagnia visto che nessuno andava a trovarlo…
All’inizio è stato molto imbarazzante per entrambi, ma per lui è stato ancora più difficile… ho toccato il suo corpo da adolescente completamente nudo…
Per me è stato un periodo di tante scoperte…
E sono proprio queste scoperte e questi cambiamenti nelle abitudini e nella routine, che l’intimità tra me e mio figlio è stata bandita dal nostro rapporto…
Vedere il corpo nudo e perfetto di mio figlio è stato naturale come bere un caffè o un’acqua…
Ogni parte di quel bellissimo corpo e ogni dettaglio facevano parte del mio look quotidiano…
Quando ho visto per la prima volta il cazzo di mio figlio non è stata una cosa che mi ha sorpreso più di tanto, ma parlare del suo cazzo flaccido…
Ma il giorno in cui l’ho visto completamente duro e con un’erezione potente, ho quasi rischiato di cadere di nuovo…
È stato come un amore a prima vista…
In quel momento ero senza fiato, mi tremavano le gambe, mi scioglievo completamente… Sospirai discretamente, fingendo di essere naturale, affinché non sospettasse che quel cazzo mi aveva preso all’amo…
Non è stato facile vivere questa situazione da quel giorno in poi…
Vivevo sempre con questa immagine nella mia testa, del suo cazzo grosso, duro e pulsante, con quella grande testa che brillava come una mela….
Ha cambiato tutta la mia struttura emotiva e il mio concetto di valori e ha cambiato la mia vita.
Da lì mi si sono aperti gli occhi…
Mi resi conto che mi stava mangiando con gli occhi…
Tutto perché, quando l’ho portato sotto la doccia, lui ne ha approfittato e ha preso anche la mia, ma solo in mutandine e reggiseno… E ha guardato tutto…
I suoi occhietti non battevano ciglio, soprattutto quando ho infilato le sue mutandine e gli ho lavato la figa, il suo cazzo è diventato subito duro e pulsante… La vergogna di mio figlio era evidente, in ogni situazione…
I nostri bagni hanno assunto un altro significato…
Smettere di essere un atto abituale di igiene quotidiana, per essere emozionante e piacevole… Anche moltiplicando la durata di 2 ore per 3 ore di bagno, è possibile?
All’inizio durante i bagni non si scambiavano parole, a causa della nostra timidezza.
Il suo cazzo gli ha sempre disobbedito, indurendosi in onore della figa di sua madre…
Era bellissimo vedere il suo cazzo gonfiarsi, gonfiarsi, palpitare, era anche comprensibile dopo un anno e mezzo di incidente e senza figa.
Fingendo di non capire, ho lavorato ogni angolo di questo corpo da macho, soprattutto il cazzo, dove passavo la maggior parte del mio tempo…
Questo è andato avanti per più di un’ora, accarezzando lentamente quell’enorme cazzo, spargendo schiuma di sapone su tutto il corpo di quel cazzo gigante.
L’ho tenuto con le mie due manine e sono scivolato lentamente dalla testolina al busto, masturbando con discrezione questo monumento che aveva il mio cucciolo… Sospirò e fece un respiro profondo, cercando con tutte le sue forze di rimanere discreto, ma un giorno emette un gemito molto forte, forte. gustoso…
– Aaaaaaaaiiiiiiiii!!!! Madre!!! Quello era il tuo limite….
Poi potenti getti di latte mi hanno colpito forte in faccia, a causa della vicinanza al suo cazzo…
Non ho nemmeno voltato la faccia, permettendo a tutta quella poltiglia di inondarmi la faccia….
– Il nostro piccolo!!!! Il viso della mamma è apprezzato!!!
Era completamente a disagio e cercava goffamente di scusarsi…
– Mi dispiace, mamma!!! Ho riso con la faccia e la bocca piena di latte dicendo…
– Calmati cucciolo mio… La mamma non è arrabbiata…. Eri bisognoso… So che è difficile per te vivere così, disprezzato dai tuoi amici e senza avere una fica in cui sprigionare tutta quell’energia.
Mentre parlava senza vergogna e senza pudore, ho masturbato il suo cazzo lasciando uscire l’ultima goccia di sperma.
Senza lasciare che il suo cazzo si ammorbidisse, dopo alcuni secondi in questa imbarazzante situazione di dramma, suspense e molta tensione tra noi, mi sono sentito più coraggioso e finalmente ho afferrato il suo cazzo…
In quel momento mio figlio, che si era quasi ripreso dalla lesione subita alla vertebra, camminava già molto lentamente e riusciva ad alzarsi in piedi…
Sul bordo della vasca, in ginocchio e tenendo in mano il suo enorme cazzo, ho fatto scivolare la lingua dal suo petto alla testa…
Mentre gli leccavo il cazzo in tutta la sua lunghezza, ho guardato sei occhi e ho visto…
Chiuse gli occhi, girò leggermente la testa all’indietro, sospirò e gemette di nuovo molto piano…
Per me è stata una ricompensa…
A quel tempo, tra noi non esisteva più il rapporto madre-figlio…
Quello che voleva era la mia figa e io volevo il suo cazzo…
Ho perso il conto della realtà e la fantasia mi ha invaso…
Ho giocato con il suo cazzo in bocca, facendolo sembrare un rossetto, che mi allineava le labbra.
Ho fatto una domanda che davvero non volevo fare, ma ho corso il rischio…
– Vuoi che la mamma fermi il cucciolo…
E lui risponde subito gemendo…
– Nooooooooo!!!! mamma mia!!!
Con questa risposta la mia paura finalmente si dissipò.
E per la prima volta ho realizzato il sogno di succhiare un cazzo, perché mio marito diceva sempre: “quella era una puttana” e non me lo lasciava mai fare… mio figlio, anche in questo stato, mi ha fatto divertire tantissimo. orgasmi, grazie ad un corso che ha seguito, nessuno sopporta i piaceri che regala, lo lascio nel caso volessi sapere di cosa si tratta https://bit.ly/2silWLC…. continua nella seconda parte

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