La tecnologia Internet mi ha rotto il culo

di | 18 de Giugno, 2023

Ciao ragazzi, inizio presentandomi, sono bianco, con i capelli neri, ho 18 anni, 1,82m e 80kg, sono un po’ pesante per via dei 2 anni che sono stato in palestra . e con un culetto che attirava sempre l’attenzione.
Bene, dopo anni in cui ero vergine, reprimendo la mia sessualità, dopo averla abbandonata per la prima volta, ne sono diventata dipendente e l’ho sempre desiderata.
Internet qui a casa non funzionava e ho chiamato per lamentarmi e mi hanno detto che avrebbero mandato un tecnico, hanno detto che sarebbe venuto tra le 8:00 e le 12:00 del giorno successivo.
Ero ancora a letto quando suonò il campanello, lui aveva 8 anni ed ero solo in casa, corsi ad aprire la porta, come me, solo in pantaloncini sottili del pigiama.

Appena ho aperto la porta, una sorpresa, un uomo alto, tarchiato, dai capelli scuri con un petto peloso che si vedeva attraverso il colletto della polo della divisa che indossava e una folta barba che è la mia debolezza in lol maschio
Sono uscito distratto guardando quest’uomo quando sono uscito da uno stato di trance con lui chiedendogli se questa era la casa da cui era stata richiesta la tecnologia Internet, mi sono scusato e l’ho spedito.
L’ho portato al router che era nella stanza e lui ha iniziato a controllare lì, e io con la mia erezione mattutina stavo già morendo di eccitazione in questo maschio. Mi sono sdraiato a faccia in giù sul divano e sono rimasto al telefono a guardarlo lavorare e ho deciso di sollevare l’argomento con lui, gli ho chiesto se era in azienda da molto tempo, ha detto di sì e che ha passato tutta la giornata ad andare . alle case per risolvere i problemi di Internet.

Anche la voce di questo tizio mi rendeva dura, profonda e seria, e siccome l’erezione ci acceca, ho deciso di fare una scommessa per vedere se ne sarebbe uscito qualcosa. Dato che ero a testa in giù con il culo scoperto, ho tirato su i pantaloncini in modo che fossero infilati nel mio culo e ho continuato la conversazione dicendo che era un bel ragazzo che dovrebbe essere cantato molto dalle donne che lo hanno ricevuto a casa. . In quel momento, quello che mi dava le spalle mi ha guardato e mi ha risposto che il peggio era quello che era realmente accaduto e mi ha rivolto un sorriso sfacciato, in quel momento credo abbia visto il mio didietro eretto e la direzione in cui stava andando la conversazione , poiché ha tolto il router dalla parte superiore dell’armadio e si è voltato, mi ha guardato e ha detto al computer di continuare con la riparazione, mi sono alzato per raccoglierlo e mi sono assicurato di sporgere molto la coda mentre passavo e alla fine ho guardato indietro nella stanza ed ecco che mi guardava con quella faccia maliziosa che mi dava occhi divorati. Gli sorrisi ed entrai nella stanza, presi il computer e tornai in soggiorno.

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Di nuovo a faccia in giù sul divano, nella stessa posizione, ma ora con lui davanti a me, continuiamo la conversazione:
– Quindi vuoi dire che oltre a lavorare, vai ancora molto d’accordo con le casalinghe?!
Era seduto per terra con le gambe divaricate, le cosce grosse in quei pantaloni attillati e ridendo mi ha risposto:
– Sì, non ho niente di cui lamentarmi, ma devo dirti che non sono solo le casalinghe, ci sono anche molti finocchi che amano i cazzi e il mio cazzo non distingue il buco, sono troppo molle.
Lo disse guardandomi mentre stringeva il pacchetto che già dava segni di vita. E guardando direttamente questa valigia, potrei solo dire:

– Merda! Delizioso.
E cambia:
– Vieni subito dopo quello che vuoi, stronzo, so che vai matto per il cazzo.
Mi sono alzato a quel punto e mi sono avvicinato a questo maschio che si è alzato in piedi ed era enorme, la mia faccia era all’altezza del suo petto che mi ha confuso con quei capelli che gli spuntavano dal collo, ho messo la mia faccia lì, annusando lo stallone che Adoro quando ci metto sopra la mano rotolando anche sopra i pantaloni, già abbastanza forte. E con quella gran voce ordinò:
– Succhiami il cazzo diventando cattivo.
E con lui che mi costringeva a abbassare la testa, mi sono inginocchiato e ho iniziato il mio spettacolo. Mi sono sbottonato i pantaloni e prima di tirarmi giù le mutande ho fatto un respiro profondo con il naso infilato in quel rigonfiamento, mi sono tirato giù le mutande ed è saltato fuori un cazzo meraviglioso, grosso, grosso, nero e moooolto, ho alzato lo sguardo, guardandomi dentro. Lo tenni fermo e mi sbattei in faccia quel pesante ceppo, ascoltando:

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– Fottuto frocio, sei dipendente dal cazzo, vero?
Non ho risposto niente, ho solo leccato il cazzo sulla testa e ho ingoiato più che potevo, soffocando su quel cazzo facendolo gemere sonoramente e poi ho iniziato a succhiare quel grosso cazzo, su e giù con la bocca su quel palo, mentre mi tenevo la testa spingendo sempre più in profondità e maledicendomi come frocio, puttana e altro ancora.
Fino a quando non mi ha detto di alzarmi che sarebbe finito a correre e mi avrebbe sculacciato molto.
Mi alzai, mi strinse il sedere, tirandomi contro il suo corpo e succhiandomi il collo, disse:
– Appena ho visto quel cazzo impennarsi sul divano, ho capito subito che stavi cercando un cazzo, conosco da lontano la troietta.

Mi ha buttato sul divano e mi ha detto di stare a quattro zampe, mi stavo abbassando i pantaloncini quando ha visto il mio culo lì, liscio, con il mio culo che lampeggiava come un cazzo, è impazzito, mi ha colpito il culo con entrambe le mani, rompendomi forte e leccandomi il culo che mi faceva tremare di voglia, con quella barba che mi faceva tremare, mi fece ancora qualche pompino e si alzò in piedi strofinandomi il cazzo sul culo mentre mi tirava i capelli succhiandomi il collo e baciandomi mentre ne inseriva 2 dita nel mio culo facendomi gemere un po’ di dolore per la brutalità.

– Aspetta puttana, questo non è niente in confronto al danno che il mio uccello farà qui
Le ho chiesto di prendersela comoda dato che gliel’avevo dato un paio di volte.
“Avresti dovuto pensarci prima di prendermi in giro.
Mi ha spinto e mi ha detto di metterci dentro il cazzo, io ho obbedito e lui mi ha sputato sulla mano e me l’ha passata sopra il cazzo, ha puntato il cazzo all’ingresso del mio culo e ha sputato sul cazzo, iniziando a forzare l’ingresso. È scivolato dentro come se mi stesse avvolgendo e io stavo urlando a squarciagola, gemendo di dolore ed eccitato, implorando calma.
– Aspetta, quando seppellirò tutto, mi fermerò così ti abituerai.
Si è fermato solo quando ho sentito il suo inguine colpirmi, l’ha attaccato all’asta e si è fermato con tutto dentro di me, mi stava lisciando la schiena, schiaffeggiandomi il sedere per un breve periodo finché non mi ha afferrato la vita e ha iniziato a tirarlo fuori da me mio. Seguii lentamente una spinta dura e completa, sbattendo il suo corpo contro il mio, ripetendo il processo aumentando la velocità ogni volta finché le spinte diventarono frenetiche, il suono dei nostri corpi che si schiantavano l’uno contro l’altro mescolandosi ai miei gemiti di piacere e alle sue imprecazioni, il che fece solo ribolle ancora di più di lussuria.
– Prendila male, ok, è quello che volevi da quando hai aperto quella porta, perché prendila frocio.
– Esatto, gemiti sul cazzo del tuo uomo, gemiti. Cazzo più forte! E mi ha schiaffeggiato il sedere, che per giorni è diventato rosso a forma della sua manona.
Dopo avermi pompato tanto il culo, questo maschio mi ha tirato i capelli per baciarmi, me li ha seppelliti tutti dentro e ho sentito il cazzo pulsare dentro di me mentre lui mi ha spruzzato la sborra sul culo e mi ha baciato con immenso piacere, non potevo fare altro. Doveva fare. mi ha afferrato il culo, il mio cazzo, ha iniziato a venire anche lui.
Il mio culo era rotto, gocciolante di gala virile ed ero così felice che ho portato il mio uomo sotto la doccia, l’ho lavato pulito, baciandogli la bocca, il petto e quelle meravigliose cosce.
Se ti piace, ti chiedo di votare e commentare così posso portarti altre storie. Ecco una foto che ho chiesto del suo cazzo dopo il bagno e una delle mie natiche.

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