La scivolata di Larissa, 7

di | 7 de Marzo, 2023

L’acqua calda della doccia mi scorreva addosso mentre Carl e il cinico mi lisciavano dappertutto, schizzandomi il sapone su tutto il corpo nudo. Ero sicuro che la doccia avrebbe fatto schifo, ma stranamente non lo era affatto. Mi hanno servito, entrambi in ginocchio, anche lavandomi amorevolmente, come per ringraziarmi della qualità del servizio ricevuto. E il riconoscimento è qualcosa che amo hahaha.

– Apri un po’ le natiche, Larissa – chiede il deficiente con una mano piena di schiuma

Apro il mio sedere per lui, aspettandomi un commento sarcastico o uno scherzo molto cattivo, ma con mia sorpresa, lui schizza fuori tutta la schiuma lì dentro, massaggiandomi delicatamente il culo, poi spruzzando molta acqua calda per sciacquarlo.

Il signor Carl era sulla stessa lunghezza d’onda:

– Allarga un po’ i piedi, Lérisse – lavò il mio ranocchio con la devozione di un nonno, senza fare commenti sessuali.

Poi si alzano e mi lavano i capelli insieme, il tutto con la massima dedizione.

– Hmm, parli come mio padre! HAHAHA. Quindi mi ci abituerò! HAHAHA

– Te lo meriti, Lerisse. Vôsse do tud’ una delizia. Voglio ancora mangiarti molto di più

– Grazie. Non posso andarmene troppo tardi, ok? perché mio padre

Il cinico non mi lascia nemmeno finire:

– Ah, ma potresti chiamare quel cornuto e dire che sei a casa di un amico, no? Potrei dirti che stavo per dormire lì! HAHAHA

– Sì, Lérisse, perché mi piace dormire con te, Lérisse.

Mi ha colto di sorpresa. Fino ad allora non avevo pensato alla possibilità di dormire fuori casa.

– Oh ragazzi, non lo so… – Mi sento a disagio tra i due uomini nudi, ognuno si lava la testa del cazzo con molta schiuma, entrambi aspettano la mia risposta.

In un istante, l’immagine di mio padre che torna felicemente a casa con vino e cioccolatini per festeggiare il nostro anniversario è balenata nella mia mente. Non potevo mancare, però mi guardavo in faccia allo specchio e il rossore per lo schiaffo che avevo ricevuto era evidente e non sapevo cosa dire a mio padre al riguardo. Se andassi a letto con questi uomini, per dar loro un sacco di culo e figa, potrei almeno mettermi un impacco di acqua fredda dopo e lasciarlo sul mio viso durante la notte e tutta la mattina e allevierebbe sicuramente il dolore. abbastanza rossore. Sì, ho potuto dire a mio padre che andavo a letto con Malu, un’amica che ogni tanto gioca a pallavolo con me. Poi quando sono tornato a casa ho detto che il rossore, che ora sarebbe sparito, era solo il segno di una palla che mi ero preso durante una partita o qualcosa del genere.

– E poi, Larissa? Hai paura? O metterai un buon corno su questo corno? Hahaha! mi sfida

– Oh, smettila di parlare così di lui, hahaha – Mi dava davvero fastidio parlare così di mio padre. Ma cosa avrei fatto? Gridare? Dopo essermi fatto scopare entrambi i buchi contemporaneamente, mi sarei comportato come un bambino pieno di rimorsi? Dopo aver sniffato cocaina su un cazzo? Dopo essere stato nudo sotto la doccia con due uomini, ora mi biasimerebbe per un piccolo scherzo? Non aveva senso. Per quanto fosse brutto, ho dovuto sopportare le prese in giro e i sorrisi. E ad essere onesti, nonostante il disagio, c’era un piacere residuo nel fare tutto. Sebbene implicasse una forte dose di crudeltà, essere molto infedele sembrava in quel momento un trofeo. Per favore, lettore, non odiarmi, ho già pianto molto di rimpianto ed ero molto confuso.

– Lérisse, si fic’, ne pagherò ancora una volta il prezzo!

– Merda, Larissa, devi accettarlo! Dopo una tale richiesta, Wow! – il ridicolo vibrava con l’offerta

Sapevo che il cane probabilmente non mi avrebbe dato un centesimo dei soldi, ma la proposta mi ha lasciato perplesso. Primo perché ero lusingato. Era la mia prima sfilata e il cliente l’ha adorato così tanto che ha pagato il doppio per trattenermi ancora un po’!? Oh ero così felice! Da un lato, volevo davvero i soldi, non perché ne avessi davvero bisogno, ma perché sarebbe stato come essere pagato per il sesso. Questo mi avrebbe ufficialmente reso una puttana e volevo sentirmi una puttana così tanto! La mia erezione era già a mille! Non ho mai avuto un feticcio per essere una prostituta, chiunque legga le mie telenovele sa che la mia cosa è solo l’incesto, ma in quel momento questa idea si è impossessata di me, per questo mi sono pentita di sapere che non piacevo al mio magnaccia, io darebbe il mio stipendio. Dall’altra il lasciarsi andare, mettere in scena uno spettacolo di cui non mi avevano nemmeno parlato, e per di più fare gli straordinari per dare più soldi al ruffiano, che alla fine non mi ha dato nemmeno la mancia! ? … Oh! Sarebbe usarmi completamente, usarmi e buttarmi via, come una puttanella senza dignità, senza alcun valore… e mi dava anche un’erezione solo a pensarci ahahah.

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Ad ogni modo, sai che non stavo pensando chiaramente ahahah. Si dice spesso che gli uomini facciano un sacco di stronzate perché pensano a testa bassa, ma la verità è che quando una donna pensa con la figa, lo fa anche peggio…

– Va bene, chiamo il cornuto! Haha – Entro nel loro, convincendomi che parlare così fosse solo uno scherzo.

Ero convinto che questi due prima o poi mi avrebbero picchiato in quella doccia, ma non l’hanno fatto. Mi hanno asciugato delicatamente, come se fossi un bambino. Quando siamo usciti dalla doccia, hanno ordinato cibo e roba giapponese, poi abbiamo parlato molto, un sacco di cose a caso. Indossavano queste camicie hawaiane a fiori e pantaloncini larghi, e io, non avendo idea di aver bisogno di abiti extra, dovevo indossare mutandine e senza reggiseno e indossare lo stesso vestito che indossavo per uscire di casa. L’ho tirato fuori dalla borsa e l’ho indossato. Anche se non così sexy come lo stile del gioco precedente, l’abito aveva una bellezza accattivante.

– Larissa, adesso chiamerai tuo padre cornuto? Voglio ascoltare questa conversazione! ah ah

Ero seduto sul divano, a gambe incrociate e completamente vestito con il mio vestito:

– Vado, sì! – dico, prendendo già il cellulare

– Mettilo in vivavoce così possiamo ascoltare! hehehe – al cane piaceva la scena che si stava svolgendo e si stava già ambientando per non perdersi nulla

Sapevo che era crudele, ma avevo già deciso: tutta questa sarebbe stata la mia unica follia. Non ce ne sarebbero altri. Mai un altro uomo, un altro tradimento… Mai. In effetti, questa ferma decisione è servita solo per ingannare la mia coscienza e giustificare tutto ciò che stavo facendo, poiché era solo una volta.

Ma, in mezzo a tutte queste illusioni, c’era una verità: come avrei incontrato mio padre per festeggiare il nostro anniversario dopo averlo tradito in tanti modi? Non potevo proprio. Era meglio dormire lì. E sulla crudeltà di quelle battute… beh, non erano crudeli, erano solo… battute. Non era niente di grave. Almeno questo è quello che mi sono detto di continuare.

Carl e lo zoticone mi stavano guardando intensamente.

– Ciao papà?

– Ciao tesoro, torno presto a casa, non preoccuparti! Hahaha. Sembra che sarebbe in ritardo in un’occasione del genere, no? Mai! Hahaha

– hahaha… No, papà, non sono ancora tornato a casa. non sono ancora tornato…

– Ah… Va tutto bene… È successo qualcosa?

– No. Voglio dire, sono stato preso a pugni in faccia, ma è il minimo che possa fare lol

– Merda, e fa male?

– No, non molto lol. Ma sai cos’è, padre? Tipo… saresti davvero triste se festeggiassimo il nostro compleanno domani?

-…Eh? Domani? … Ma perché ?

– È… ti ricordi Malu? Sta così male, papà… ha rotto il fidanzamento e… wow, è così depressa, piange così tanto… Sua madre mi ha chiesto di stare con lei oggi. Povero papà, fa male, non so nemmeno cosa dire, sai?

Il cinico ridacchiò con la mano sulla bocca e fece una faccia da “Dannazione, Larissa, sei fantastica!”, e anch’io mi ritrovai a ridacchiare sommessamente.

– Ah, sì… Figlia mia, ok… non mi offenderò, ma ad una condizione.

– CHI? – In quel momento il cafajeste mi viene dietro e mi toglie i seni dal vestito, facendoli scivolare sulla scollatura. Non mi oppongo, lascio che si godano il panorama, e io stessa provo una bella emozione.

– La condizione è che tu non ti senta affatto in colpa, né che continui a pensare che io sia triste o deluso da te, ok? Sono cose che succedono, figlia mia. Resta con la tua amica, ascoltala, ha bisogno di sostegno. Domani celebriamo il nostro corteggiamento. Ti voglio tanto bene, figlia mia.

Il groppo in gola era forte in quel momento. Quasi insopportabile. Mio padre è molto buono con me. Quasi, per un tempo molto breve, sono scoppiata in lacrime. Ma, sai, caro lettore, io sono un mostro, non valgo niente, non sono degno dell’amore che ricevo. E i mostri, solo i mostri, possono ingoiare benissimo le lacrime.

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– Papà, sei il migliore! Grazie! – guardando il signor Carl tirare fuori il suo cazzo, eccitato. Si avvicina e lo prendo subito bastone e comincio a dare una carezza molto gustosa, raschiando le unghie su quel sacchetto bianco, accarezzando già dolcemente il cazzo da una parte all’altra. Il mascalzone, da parte sua, ne approfittò per palparmi i seni come se fossero corna. Mi sono sentito maltrattato tra noi due, ma è stato un bel maltrattamento.

Mio padre continuò:

– Grazie figlia mia. E tu sei la migliore ragazza che un uomo possa avere. Stiamo attraversando una fase difficile, vero? Ma all’inizio ogni coppia ha difficoltà, giusto? Soprattutto nel nostro caso, c’era da aspettarselo, ma sistemeremo tutto, Larissa, vedrai! Ti amo il mio piccolo gatto.

Mentre mio padre parlava, e il cinico mi stava già mordendo il broncio e sbavando dappertutto, ho masturbato Carl facendo una faccia da puttana birichina. E mio padre continuò:

– Ebbene, figlia mia, non voglio disturbarti lì con la tua amica. Ci vediamo domani, vedi? Baci!

Ma volevo essere più infedele…

– No, papà, resta qui con me ahahah… mi manchi tanto… – Faccio l’occhiolino e sorrido maliziosamente a questo vecchio bianco davanti a me. La paglia era già a media velocità.

– O si? Quindi rimango, micio. Dimmi com’è stata la tua giornata?

– Ehm, è stato molto bello, papà, mi sono divertito come non mai, questo è certo! Hahaha

– Sono felice che tu sia tornata a giocare a pallavolo, tesoro.

– …Beh, posso dire che dopo tanti salti, sono esausto ahahah – sapendo che mio padre non avrebbe mai visto il male della frase, che sarebbe stato compreso solo dai due bastardi presentati

Stavo ancora masturbando Carl, fissando quel sacco avvizzito pieno di peli pubici bianchi mentre il cinico mi allattava il seno, inginocchiato vicino alla sedia, attento a non fare rumore.

– Wow, ragazza, va bene! Ho avuto una giornata impegnativa, sai? C’erano così tante cose da sistemare in questa scuola che abbiamo comprato…

A quel punto Carl stava già facendo segno che voleva mettermi un cazzo in bocca. Anche se era rischioso, non potevo farne a meno. Avevo già visto film come questo con mio padre, dove l’attrice parlava con il marito al cellulare mentre succhiava il cazzo di un amante. avevo bisogno di farlo! Quindi mordo volentieri quel vecchio piccione.

– “Uhum” – fu tutto quello che riuscii a rispondere, con il cellulare all’orecchio e il cazzo in bocca, andando avanti e indietro, a tempo debito

Mio padre non smetteva di parlare della sua giornata, quando il ridicolo smette di allattare come un vitello dai miei capezzoli e si mette accanto a Carl. Poi lascia cadere i pantaloncini sul pavimento e inizia a masturbarsi, ma sta ancora fissando i miei meloni, che dovevano essere davvero deliziosi, infilati di nascosto nella mia scollatura.

-… Allora, Larissa, mancavano due insegnanti, uno di violino e l’altro di batteria… è complicato, vero?

– “Uhum” – continuavo a dire, quasi sbavando sul cazzo di Carl, che andava avanti e indietro, avanti e indietro, FLUP, FLUP, FLUP. Mi sistemavo i capelli dietro l’orecchio, molto attentamente, con la punta delle dita, così questi uomini avrebbero una visione molto chiara della mia faccia mentre succhiavo il cazzo con il cellulare vicino al mio orecchio.

E mio padre, poverino, continuò:

– Ma questo è tutto, ragazzina, almeno alla fine è andato tutto bene ahahah

– “Uhum” – dissi ancora una volta, togliendomi ora quel cazzo dalla bocca per non dare indizi, ma continuando a dare del filo da torcere al vecchio, FAP, FAP, FAP – Sì, papà, va bene. che tutto ha funzionato! ah ah

– Sembri impegnato lì, cosa stai facendo, eh?

– Haha, niente, sto solo succhiando un lecca-lecca – Strizzando di nuovo l’occhio al vecchio

– Hmmmm, Larissa, sei fuoco! HAHAHA. Stai cercando di prendermi in giro, cattivo? Ero piuttosto sospettoso, ahah.

– TU??? Essere? Ah ah. Comprerei un lecca-lecca solo per infastidirti durante la chiamata? CHUP, CHUP, CHUP – sul fottuto Carl – farei qualcosa del genere solo per rendere cattivo mio padre? POC, POC, POC – Ha succhiato il cazzo del vecchio con molto vuoto, che doveva venire

– Merda, ragazza… Quindi mi stai uccidendo ahahah. Ecco perché ti amo, mi sorprendi sempre! Dai, succhia quel lecca-lecca, dai Larissa! Hahaha

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– Papà, non riesci a resistere un giorno senza essere cattivo? Ahahah bastardo! CHUP, CHUP, CHUP, Hmmmmmm, che delizioso lecca-lecca, papà, non ne hai idea!

– Non lo sopporto, hahaha. Ehi, dove sei al sicuro? Il tuo amico non vuole vederti o ascoltare la nostra conversazione?

– No, rilassati, papà. Malu sta facendo la doccia e io sono nella stanza degli ospiti, la porta è chiusa.

– Molto bene, allora succhia quel lecca-lecca, avanti puttanella ahahah – chiede tutto eccitato

– Ti piace immaginarmi mentre succhio un cazzo, vero? Inutile papà hahaha – e io continuo a succhiare il mio lecca-lecca di carne, CHUP, SCHLEPT, CHUP, CHUP, CHUP

– Esatto, ragazza, molto rumore, vai avanti… Soffoca quel cazzo, mascalzone! Ficcati quel lecca-lecca in gola, avanti! – la voce increspata, piena di piacere

– Va tutto bene, papà, visto che insisti! GLOC GLOC GLOC GLOC GLOC GLOC – Spingo dentro il cazzo di Carl, molto duro e veloce, tenendolo molto stretto dalla base con una mano, senza farmi male alla gola, chiudendo solo gli occhi per resistere ai colpi profondi, GLOC GLOC GLOC GLOC

Mi sono ritrovato su questo cazzo, succhiato, succhiato, ingoiato, producendo abbastanza saliva da rendere tutto davvero appiccicoso. I suoni dello stantuffo del lavandino non potevano mancare, e nemmeno quei suoni morenti all’estremità della gola. Tutto era perfetto. Ho sentito mio padre implorare di più, “Di più, Larissa, succhia quel cazzo, succhialo come una cagna, succhialo! In gola come una figa, GLOC, GLOC, GLOC, tenendomi la testa con entrambe le mani. Mi è scivolato giù gola così stretta che ho quasi lasciato cadere il telefono lol

– Merda, ragazza, sai proprio come succhiare un lecca-lecca! Ti sembra addirittura di succhiare un cazzo vero, puttana ehehe – dice, già con la voce di chi sta per venire

– Sono, papà, hummm, CHUP, CHUP, CHUP, è un panino delizioso, Hummmmm!

– Ci sono quasi, figlia mia, hmmmmm!

– Divertiti, papà, divertiti! – masturbandomi molto velocemente con Carl, quando la sborra mi esplode su tutta la faccia, regalandomi quel delizioso cibo da fast food.

Carl continuava a venire, ora con la mano sulla bocca per non gemere ad alta voce, mentre mio padre, al cellulare, non lesinava in campo:

– OOOOooohh, piccola, OOOOooohhhhhhh!

In un certo senso, la presenza di mio padre è stato un enorme sollievo. Era come potersi prendere cura di lui quando se lo meritava. Sapeva di essere un vero idiota, ma almeno era venuto e stava andando a dormire felice. Una lacrima è scesa dai miei occhi, ma ho fatto finta ai due davanti a me che fosse per il soffocamento sul mio cazzo.

Mio padre continuava a gemere, ora più basso:

– Hmmmm, figlia mia… Wow… grazie, amore mio. Grazie per avermi fatto tanto piacere. mi sono divertito molto…

– Ora vai a riposarti, padre. Hai avuto una giornata impegnativa, dico, passandomi l’indice sulla faccia come una spatola, asciugandomi tutta quella merda viscida dalla fronte e dagli occhi.

– Ti amo figlia mia

– Ti voglio bene, papà – e mi metto in bocca il dito pieno di sperma, per pulirlo.

E la telefonata finisce. Il cane pazzo:

– CARALHOOOOOOO, Larissa, è stato grandioso! Questa sarà una fottuta storia erotica lol. Accidenti l’ho adorato! Che fottuta stronza sei! Per la prima volta metterai “cuckold” sull’etichetta, invece di “incesto” hahahahaha.

Sfogai quella risata, forzata ma convincente.

– Bene, Carl è già arrivato, ho solo bisogno ora! – disse, continuando a masturbarsi ea guardare le mie tette bagnate da qualche goccia dello sperma di Carl.

– E non ho bisogno di venire, giusto? lol – mi sto lamentando

– Chiaro! Andiamo in camera da letto, voglio mangiare il tuo culo caldo lol.

Sorrido, seduta sul mio trono, sentendomi una regina a prendere in giro mio padre e Carl allo stesso tempo. Quindi ho appena dato a quel cretino la punta delle dita, ed è stato così gentile da prenderle per tirarmi fuori di lì.

“Che ne dici di annusare ancora un po’ di polvere prima che ti schiacci, eh, signorina?”

– Mi piacerebbe, ragazzone.

E mi bacia… sulla bocca.

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