La mia zia impossibile – Storie erotiche

di | 21 de Novembre, 2023

Ciao, mi chiamo Dan, sono venuto a leggere questa storia per spiegare cosa è successo qualche tempo fa tra me e una zia.
Ho 28 anni, ma questo è successo quando ne avevo 26, quindi arriviamo al punto.
Vivo in una città della grande San Paolo, i miei zii abitano nella capitale, zona ovest, sono sempre stati molto attenti a me e alle mie sorelle, ma non c’è mai stato nulla in più nonostante il grande affetto che hanno sempre avuto per noi. Indietro.
Ma tante Bety a toujours été du kind à me serrer dans ses bras, des câlins serrés, des baisers, des odours, mais toujours avec rispetto, je n’ai même never envisagé une quelconque approche ou manque de rispetto envers elle ou toute autre tante della famiglia.
Tuttavia, il giorno del matrimonio di mia sorella, era una damigella d’onore con mio zio ed era stupenda, con indosso un vestito.

attillato che segnava le sue curve, la guardavo e non potevo credere quanto fosse sexy, perché indossava sempre abiti larghi, di quelli evangelici, ma quando la vidi truccata, bellissima con quel vestito che metteva in risalto il suo corpo , il suo culo enorme, non riuscivo a fermarmi. Quando pensavo a lei, l’unica cosa che volevo era trovare una scusa per poterla toccare, annusare la sua taglia, il suo profumo.
Da quel giorno i miei pensieri su mia zia cambiarono, ero pazzo di lei.
Il tempo passava e continuavo a pensare al culo caldo di questa donna matura, cercavo solo corone su xvideos per cercare di soddisfare il mio desiderio per lei.
Finché un giorno ho avuto il coraggio di inventare una storia per raccontarle quanto la trovavo sexy.
Mi sono inventato di averla sognata.
Mandava sempre messaggi di buongiorno su WhatsApp con queste foto allegate, finché un giorno ho iniziato a prestarvi più attenzione.
Ho iniziato a rispondere: Ciao bella zia, buona giornata. Sempre qualcosa del genere.
Fino al giorno in cui abbiamo iniziato a parlare, questo gioco è rimasto così per diversi giorni.
Un venerdì ci salutammo come facciamo di solito, finché io dissi: Ciao mia bellissima zia, quella notte ti ho sognato.
Ha chiesto: wow, davvero? E come è successo questo sogno, caro? Allora le ho detto: zia, credo sia meglio non dirglielo, ma morivo dalla voglia che insistesse, ed è stata una sorpresa, lei era curiosa e mi ha chiesto: perché non mi racconti il ​​sogno, mia cara? nipote? ? Poi ho risposto con un emoji triste: dato che sono imbarazzato, zia, e ho paura che mio zio venga a sapere di queste conversazioni, non voglio perdere la sua fiducia.
Lei, molto curiosa, mi ha chiesto: è davvero così grave, Dan? Allora ho risposto: Se te lo dico, sarà giusto tra noi? Lei: sì, sicuramente! Allora io: ok, te lo dico.
Ho sognato che viaggiavo in macchina da soli, io e te, per strada ci fermavamo in un albergo e chiedevamo stanze separate perché non eravamo una coppia, la receptionist diceva che non ce n’erano, che era pieno, c’era solo una camera doppia, quindi abbiamo concordato che sarebbe stata la stessa. Una volta lì, sei andato in doccia e io ho cominciato a spiare, poi mi hai chiamato sotto la doccia e da lì in poi abbiamo dormito tutta la notte.
A quel punto, ha indossato un emoji spaventoso e non ha risposto per più di un’ora.
Quando mi ha richiamato su WhatsApp mi ha detto: Dan, lascia perdere, siamo zia e nipote. Poi io: ok zia, perdonami! Ha detto: okay, va tutto bene!
Da allora non ho più toccato l’argomento.
A quel tempo ero disoccupato e avevo un colloquio a Sampa, mia madre chiamò mio zio e mi chiese se potevo dormire lì per andare al colloquio il giorno dopo, lui disse certo, posso andare.
Sono arrivato al palazzo, mia zia e mia cugina mi hanno accolto al piano di sotto, dato che il palazzo è vecchio, non c’è il portiere, poi mi ha salutato normalmente, con la faccia seria, anche mia cugina mi ha dato un bacio, ci siamo avviate verso l’ascensore . Essendo un edificio vecchio, l’ascensore è molto stretto, c’era un’atmosfera di tensione nell’aria, non abbiamo detto una parola se non salutando all’ingresso.
Appena entrati nell’ascensore ho sentito un desiderio irrefrenabile per mia zia Bety, se ne è accorta chiaramente, ha messo mia cugina davanti a sé, dandomi le spalle, in più avevo con me uno zaino, quindi era adatto per una encoxada, ed è stato proprio mentre l’ascensore cominciava a salire, lei ha appoggiato il sedere contro il mio cazzo, si è chinata e l’ha tirato fuori velocemente, ho capito che era apposta, ho agito per pura estinzione maschile, non l’ho messo La mia mano sinistra sulla sua vita e l’ho avvicinata a me. Il cazzo era molto duro, lei ha lasciato andare il suo corpo, permettendomi di assaporare quel corpo, quel culo grosso, per alcuni secondi.
Appena toccò terra mi strinse forte la mano, come per dire “basta, basta con questo brutto scherzo”.
Sono arrivato, ho parlato con mio zio e sono andato a fare la doccia, poi abbiamo cenato e sono andato nella stanza degli ospiti, il mio colloquio era alle 10, mio ​​zio è uscito per andare al lavoro alle 7, accompagnando già mio cugino a scuola.
Quindi mi sono alzato verso le 8, mi sono lavato i denti, mi sono preparato e ho avuto un buon profumo per andare al colloquio.
Finché non ho sentito la sua voce dalla cucina: Dan, vieni a prendere il tuo caffè così non fai tardi!
Sono arrivato velocemente in cucina, ho detto: ciao! Lei: Ciao, secca, come se non mi conoscesse, voltandomi le spalle, ho visto che era appena uscita dalla doccia, perché indossava una felpa e una vestaglia bianca con i capelli ancora profumati di balsamo . .
Mi sono seduto al tavolo, ho preso un caffè e lei era ancora di spalle, al lavandino a lavare i piatti, esponendo il sedere come se volesse che la guardassi, stava già guardando da quando sono entrato in cucina, quest’atmosfera tesa . , il mio cazzo era duro, sapevo che eravamo solo in due nell’appartamento, ho iniziato a tremare per l’eccitazione, mi sono alzato con la tazza in mano e mi sono diretto al lavandino, durante questa breve passeggiata, ho sentito il mio cuore battere forte . , colpendo forte, è stato quando mi sono avvicinato a lei, e di nuovo con la mano sinistra gliel’ho messo sulla vita, questa volta senza toccarlo, lei l’ha scosso, l’ha lasciato cadere, ha abbassato la testa come se avesse ucciso qualcuno, ha respirato profondamente come se non riusciva a credere alla situazione, mettevo la tazza nel lavandino con la mano ancora sulla sua vita. , quando ho posato il bicchiere, le ho messo l’altra mano sulla vita, stando proprio dietro di lei, quando ha sentito le mie due mani sul suo corpo, ancora tremanti, non ha potuto resistere, ha infilato il culo per sentire la durezza . Ho visto crescere il cazzo del ragazzo, è stato allora che è esplosa la voglia, lui si è girato velocemente baciandomi con la lingua, un bacio caldo, ci siamo divertiti da matti, le ho tolto velocemente i vestiti, lasciandola solo con le mutandine. Potevo sentire il suo corpo caldo tra le mani, l’ho abbracciata, la sentivo ovunque, le ho succhiato le tette mentre andavamo in camera da letto, mi sono tolto i vestiti, era già completamente nuda, praticamente chiedeva il mio cazzo, non abbiamo fatto non penso nemmeno ai preliminari, ricordo solo che era sdraiata sul letto in questa stanza buia, ho messo il mio cazzo nella sua fessura, le sue gambe aperte, lei mi ha legato, forzando il mio cazzo nella sua figa, il mio cazzo è entrato senza intoppi . e intera al primo colpo, non avevo mai mangiato una fica così bagnata, mi sono divertito molto, lei gemeva, piangeva di lussuria, mi spingeva. Lui sopra di lei si è messo a quattro zampe e mi ha detto: vieni a soddisfare il tuo desiderio per tua zia! Non potevo credere alle dimensioni di quel culo a quattro zampe, quando ho messo il mio cazzo contro la sua figa era come se lo stesse succhiando, era così arrapata.
Ho pompato con molta pressione questa bellissima corona che era di mia zia, ho spinto con entusiasmo, ha risuonato per tutto l’appartamento, lei poi ha urlato di eccitazione, è venuta sul mio cazzo, tremando di eccitazione ha detto: cum zia, cum, io avevo l’impressione che lei non avesse mai detto una cosa del genere, mi vergognavo, ma l’istinto femminile parlava più forte, quando sono venuta, sono entrata spesso in quella figa, senza preservativo, riempiendola di sperma finché traboccava e scorreva, Non ero mai venuto con tanta intensità, da me è uscito così tanto sperma che ho avuto paura.
Mi sono sdraiato sul letto e, sempre con il cazzo duro, ho abbracciato lei, che era già sul letto senza guardarmi, allora ci ha messo sopra la gamba e si è seduta sul mio cazzo, si è seduta bene, è venuta . come se fossimo fatti l’uno per l’altra, poi sono venuto a succhiarle le tette e sentire quel culo enorme sul mio cazzo, era il miglior sperma della mia vita, in quel momento mi ero già perso il colloquio, ci siamo addormentati, quando lei si è svegliato, non era ad Apê, aveva solo un biglietto che diceva: Ma per favore dimentica questo giorno, per ora non tornare qui! Da allora ho avuto il coraggio di denunciarlo. E così, amici miei, è così che è successo tutto. Non sono ancora tornato!

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