La mia prima volta – Storie erotiche

di | 16 de Settembre, 2023

Ciao ragazzi, siamo una coppia, useremo nomi fittizi, Jay e Ruh. Mi chiamo Jay e la prima storia sarà mia. Mi presento meglio, ho 24 anni, sono bianca, con capelli lisci castano scuro, petto medio e culo da medio a grande, sono 1,74 e 65 kg.
Ho perso la verginità quando avevo 22 anni, a causa del ragazzo con cui uscivo, Iago, era evangelico e voleva dormire con me solo dopo il matrimonio. Ci siamo conosciuti, ero giovane, ci siamo frequentati solo a 21 anni, mi ha chiesto di sposarlo, erano passati 6 anni e niente sesso, morivo già dalla voglia di dargli la mia figa, ma niente di lui soddisfaceva il mio desiderio. Fino a quando non ho incontrato un boliviano su Facebook, facevo il medico qui in Brasile. Abbiamo iniziato un’amicizia virtuale e presto ha voluto incontrarmi, ci siamo dati un appuntamento al centro commerciale, ho detto al mio fidanzato che avrei incontrato un amico al centro commerciale, ha accettato, mi ha detto che si fida molto di me. Ci siamo incontrati ed è stato molto divertente, ma non è successo niente. Dopodiché ci siamo visti ancora qualche volta, e una volta lui

Mi ha confessato che si stava innamorando di me anche se sapeva che ero sposata e che sarebbe stato molto brutto, gli ho detto che era pazzo ma in fondo stavo iniziando ad amarlo anch’io e dopo alcune sue belle parole, Mi sono lasciata. finché non ho lasciato che mi baciasse. Abbiamo passato qualche settimana a baciarci, tutto all’insaputa del mio fidanzato e io non ho nemmeno più detto che uscivo con lui, dicevo sempre che uscivo con un mio amico. Fino al giorno in cui il boliviano ha cominciato a desiderare più di un bacio, ho rifiutato per paura, perché ero vergine e se lo avessi fatto con lui non avrei potuto nasconderlo al mio fidanzato. Un giorno ha insistito perché andassi con lui a Petrópolis sabato e domenica, alla fine ho accettato e ho detto alla mia fidanzata che sarei andata con la mia amica a casa di sua zia per passare il fine settimana. Il boliviano ed io siamo andati a Petrópolis e lui ha prenotato una bella stanza nel Castello di Petrópolis. Abbiamo trascorso la giornata godendoci Petrópolis e la notte nella stanza ha iniziato a baciarmi come un pazzo e a passarmi la mano sul corpo, ero tutta bagnata, non vedevo l’ora di darglielo ma avevo molta paura perché mi avrebbe rovinato . tutto il mio impegno. Ma per così tanti anni ho resistito, desiderando fare l’amore, che alla fine ho ceduto. Mi ha tolto la camicetta e i pantaloncini, lasciandomi solo con mutandine e reggiseno. Si spogliò anche lui, lasciandomi solo in mutande, e baciandomi e toccandomi, mi prese la mano e se la posò sul suo cazzo, che era molto duro, ma non sembrava molto grosso. Mi ha tolto il reggiseno e ha iniziato a succhiarmi il seno con entusiasmo. Mi ha detto di mettermi a quattro zampe con la testa verso il suo cazzo, ha tirato fuori il suo cazzo e mi ha detto di succhiarlo. Aveva un bel cazzo, ma era più piccolo di quanto mi aspettassi, era circa 5,5 pollici. Ho cominciato a succhiarlo, un po’ goffamente ma ho fatto quello che mi ha detto, e lui gemeva ogni volta che lo spingevo in profondità, e sono riuscita a mettermelo tutto in bocca dato che non era molto grande, mi piaceva darglielo il mio primo pompino, l’ho succhiato con grande entusiasmo e Lui mi ha detto: succhia la mia vergine, metti tutto il mio cazzo nella tua piccola bocca. Dopo averlo succhiato per un po’, mi ha fatto sdraiare sul letto e mi è venuto sopra. Mi ha baciato molto bene e ha messo il suo cazzo all’ingresso della mia figa. Ero quasi pensierosa, non ascoltavo nemmeno quello che mi diceva, avevo solo tanti dubbi, perché lasciarlo dentro di me avrebbe messo fine al mio impegno con Iago, ma sapevo che non potevo, non potevo’ non tornare indietro. Là. , quindi ho semplicemente detto: vieni, tesoro, vieni dentro di me…
E così ha fatto, ha messo il cazzo nello sportellino e l’ha forzato, ne ha messo dentro la metà e faceva molto male ma era sopportabile, poi mi ha messo tutto dentro e il sangue è uscito. Ok, ecco la mia piccola bottiglia d’acqua. Lui mi ha guardato e ha detto gattina intelligente, ora non sei più vergine, questa figa adesso è mia.
Ritornai pensieroso ma decisi di arrendermi e dissi: stai zitto e mangiami, voglio fare sesso, mangiami…
E ha cominciato a mettermelo, e io gemevo tanto, è stato molto carino, poi mi ha messo a quattro zampe e me lo ha messo di nuovo nella figa, e me lo ha messo dentro bene e mi ha chiamato hot dog, e ha detto quello adesso. Avevo un vero uomo che mi leccava la figa, stretta e io semplicemente gemevo e gli chiedevo di scoparmi, dopo circa 15 minuti di scopata l’ho sentito gemere più intensamente e presto ho sentito il suo sperma invadere la mia figa, è venuto molto dentro. me, e solo allora ho capito che quel bastardo mi aveva scopato senza preservativo e non avevo preso nulla per evitare di rimanere incinta, dopotutto non avevo avuto rapporti sessuali. Gliel’ho detto e non gli importava, ha solo detto che se volevo mi avrebbe comprato la pillola del giorno dopo più tardi. E ho iniziato a pentirmene tantissimo, ho rovinato il mio fidanzamento, rischiavo di rimanere incinta e non sono nemmeno venuta. Poi ho fatto la doccia e mi sono addormentato. Il giorno dopo presi la pillola e tornai a casa. Ho raccontato l’accaduto a mia madre perché ero disperata, lei ha litigato molto con me e mi ha detto di farla finita presto e di scegliere con chi volevo stare, perché non aveva cresciuto sua figlia per fare queste cose. Sono andato dal medico e ho iniziato a prendere il controllo delle nascite. e ho continuato a uscire con il boliviano e facevamo sempre l’amore quando ci vedevamo, ma non so perché non sono mai venuta, solo lui, ma mi sono innamorata lo stesso di lui e ho rotto con il mio fidanzato, era distrutto, ma è rimasto mio amico. Dopo qualche mese io e il boliviano cominciammo a litigare spesso e in uno di questi litigi entrò nella mia vita un altro ragazzo, ma questo è il resto della storia.

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