La mia madrina insegna l’arte di lamentarsi

di | 24 de Settembre, 2023

Ciao cari lettori, quello che vi racconto oggi è accaduto quando avevo circa 19 anni. La mia madrina è Amanda, una bionda alta 1,76 m, con petto medio, culo grosso e pancia rotonda e dura, piatta e secca, all’epoca aveva solo 28 anni.

Aveva divorziato dal mio padrino un anno prima, a causa del suo tradimento. Avevo vissuto parte della mia infanzia con loro in un ranch, e dopo il divorzio lei si trasferì in città e visse molto vicino a me.

La mia madrina si è presto guadagnata la reputazione di essere molto cattiva, dato che l’aveva già avuto con diversi uomini, adolescenti, ecc.

Sono sempre stata molto avanzata per la mia età, sia fisicamente che nell’aspetto, per questo ho iniziato a baciarmi molto presto a scuola, ma non era niente di più, mi stavo masturbando da un po’, ma senza sapere cosa. questo era il caso e cosa significava il diritto.

Un giorno mi ha squillato il telefono, era lei che mi chiedeva se poteva tornare a casa per usare il computer e accedere ai suoi social media, in quel momento erano Orkut e MSN che mandavano lol, e io non potevo dire di no.

I miei genitori lavoravano ancora tutto il giorno e io ero a casa da sola, e poi pochi minuti dopo squillò il citofono, ed era lei, con una camicetta attillata senza reggiseno che mostrava quei deliziosi capezzoli, minuscoli pantaloncini che le mostravano il sedere. Era quasi un campione e vedendola così mi è diventato duro il cazzo, lasciandomi senza capire.

Abbiamo parlato per un po’, lei si è seduta davanti al computer e io sul divano dietro di lei. In poco tempo, mi è diventato duro guardare quelle gambe e tutto il suo corpo davanti a me, ed è stato allora che mi ha chiamato.

– Mio figlio?

– Ciao madrina?

– Come posso iniziare qui in questa professione?

– Che affari, madrina? Devi solo premere la parte superiore. Le ho detto che volevo evitarlo, perché non volevo alzarmi e andarmene, così non avrebbe visto come stavo.

– Vieni qui, ragazzo, ti ho già insistito mille volte. Mi sono bloccato perché dovevo alzarmi.

Mi sono avvicinato a lei completamente disorientato e lei se ne è accorta subito, e la sua espressione non era delle migliori, ho fatto come mi aveva chiesto e mi sono seduta accanto a lei con vergogna e paura. Il silenzio riempiva quella stanza ed ero triste e molto silenzioso, chiedendomi se sarebbe cambiata con me.

Dopo qualche minuto mette giù il computer, si siede accanto a me e fa domande.

– Cosa ti ha reso triste di te stesso?

– Mi dispiace madrina, non so cosa sta succedendo.

– Puoi dirmelo, sono qui per aiutarti.

– Madrina, da quando sei arrivata ti guardo e ho sentito qualcosa di diverso dentro di me, come se volessi toccarti, averti tra le braccia, non lo so. L’ho detto con la faccia triste e lei già capiva cosa stava succedendo, che non vedevo l’ora.

Altre storie erotiche  Racconto erotico etero - Scopo mia moglie al Pagoda Show

– Ma non va bene, ti ho cresciuto ed ero la tua mamma bagnata

– Lo so, mi dispiace madrina, penso che sia molto brutto ma non è perché mi piace.

Restammo di nuovo in silenzio e dopo un po’ lei ripeté.

– Sai, non essere triste perché non pensavo fosse brutto, avevo un po’ paura ma mi sentivo come se avessi 18 anni, sai? Hahaha

Ho sorriso e ho detto

– Perché? Sei molto più perfetto di chiunque altro 18

– Non per me, ragazzo, inoltre penso di sapere cosa vuoi. Lo ha detto e ha riso ed è stato quando il mio cazzo si stava già rompendo che ho corso il rischio.

– Allora madrina, vuoi dire che ho già allattato questi grossi seni?

– Portami rispetto, piccola mia, ma sì, me l’hai succhiato, sembrava che stessi morendo di fame ahahah.

Ma quel giorno passò e non successe molto, giuro che avevo la sensazione che sarebbe successo qualcosa di diverso ma abbiamo solo parlato e dopo pochi minuti lei se n’è andata. All’una di notte ho ricevuto un sms sul cellulare, che a quell’ora era così perché ancora non c’era WhatsApp, e quando l’ho aperto ero felice, era lei che diceva

– Ciao mio bellissimo gattino, oggi non mi sento bene, se chiedo a tua madre di dormire qui con me, vieni?

– Certo, madrina, è successo qualcosa? Ho risposto in modo innocente.

– No, figlio mio, oggi avevo semplicemente paura di dormire da solo.

Poi chiama e chiede a mia madre, che la lascia e siccome è già vicina scendo presto a casa sua, la porta era aperta, sono entrata e ho chiuso la serratura, ma quando lei ha aperto sono rimasta sorpresa. La mia madrina mi aspettava con dei pantaloncini come questi per dormire contro quel culo delizioso, sembravano più dei boxer, e con solo un reggiseno rosso molto sexy, il mio cazzo è diventato subito duro.

Sono entrato e ho detto goffamente.

– Sembra che stessi già dormendo.

– Non lo ero, ahahah, perché?

– Questo è solo un reggiseno e pantaloncini per dormire.

Mi risponde con una voce così sexy che quasi ci sono arrivato.

– Non dormo così, mi piace stare nudo a letto.

Usando giochi di parole che non capivo molto bene perché avevo solo 12 anni ahahah. Abbiamo parlato molto e pensavo che avrebbe dormito lì sul divano dato che era solo il suo letto, ma mi ha chiamato.

– Dai, andiamo a letto. E senza dire nulla l’ho semplicemente seguita

Giunta in camera mi sono seduta sul letto e poi mi sono sdraiata, lei mi ha coperto con la trapunta e poi si è sdraiata sotto. Sentire quel corpo vicino al mio mi faceva impazzire, il mio cazzo già pulsava.

Altre storie erotiche  Racconto erotico di corone - zia calda

Dopo qualche minuto si voltò verso di me, avvicinò il suo viso al mio e mi accarezzò i capelli con la mano dicendo:

– Figlio mio, hai già problemi?

– Non so cosa sta succedendo, madrina, non è mai successo prima.

– L’hai mai usato con una ragazza?

– No, ho paura perché non so nemmeno come inizia ahahah

Mentre si avvicina dice, non riesco a dormire perché sono ancora vestita, se ti togli i vestiti posso farti vedere alcune cose e visto che sarò senza vestiti potrò dormire.

Mi batteva forte il cuore, tremavo, sapevo più o meno cosa significasse, sapevo che era sbagliato ma non volevo smettere di farlo. Poi si inginocchia sul letto e mi chiede di toglierle il reggiseno, io gliel’ho tolto ma non l’avevo ancora visto perché lui si è girato, ha cominciato a togliersi i pantaloncini, gli ho chiesto di aiutarlo, mio ​​Dio. Che piacere è stato vedere.

Il suo culo delizioso e ben marcato toccava il mio cazzo e stavo per esplodere, e quando si è girata verso di me mi sono sentito debole vedendo questa donna nuda e quelle tette davanti a me, mi ha fatto aiutare a spogliarsi. e quando ha visto il mio cazzo ci ha messo sopra la mano e l’ha accarezzato.

Tutto questo con tanto amore, sembrava che non volesse spaventarmi, entrò lentamente nella sua bocca e passò la lingua in modo sensuale e mi guardò con una faccia maliziosa, presto aveva tutto in bocca, venni velocemente . , spaventandola un po’, perché non me lo aspettavo, non sono venuto molto più sporco nella sua boccuccia, sembrava abituata, l’ha ingoiato ed era pulito quando ha mostrato la lingua.

Finché non mi sono ricomposto, lei si è sdraiata e ha aperto le gambe come se fosse nella posizione di mamma e papà, e mi ha detto di succhiarla, non sapevo proprio come fare, e poi me lo ha detto.

– Passa delicatamente la lingua sulla mia griglia, vai avanti.

– COSÌ?

-Quello! Ecco come aumenta la velocità, gattino, così, oh che delizioso

E ogni volta che mi tirava leggermente i capelli, più come una carezza, si dimenava e mi chiedeva di metterle 2 dita dentro, e mi diceva di prenderle dentro e fuori mentre succhiavo quella figa. Lui si è affrettato ad annunciare che sarebbe venuto e, gemendo molto forte, mi ha bagnato la bocca e il viso con il suo sperma.

Il mio cazzo era già di nuovo duro come una roccia, nella stessa posizione lo prese e con la mano lo passò nella sua figa, che pulsava e fece lo stesso movimento che stavo facendo io con la lingua, ma poi appoggiò la testa sulla porticina della sua figa e mi tirava verso di sé, che sensazione deliziosa, la sua figa era calda e molto stretta, e poco a poco entrò e presto il mio cazzo fu tutto dentro.

Altre storie erotiche  Racconto di incesto erotico: realtà virtuale contro realtà reale III

Feci il movimento da una parte all’altra, e lei a volte con gli occhi chiusi, a volte con gli occhi aperti, girandosi verso l’alto, gemeva deliziosamente, stringendosi il seno e dicendo:

– Ainn che delizioso, che cazzo delizioso

– Ti piace, madrina?

– Aaannn è davvero delizioso.

– Sei una madrina molto sexy.

– Chiamami così, vai avanti, fanculo la tua madrina, stai bene.

Lei si alzò da questa posizione, mi adagiò sul letto e mi salì sopra, inserì di nuovo il mio cazzo in quella figa calda e stretta, con movimenti leggeri scese e si alzò abbracciandomi, appoggiò la sua fronte contro la mia, e guardandomi profondamente nei miei occhi, negli occhi, mi ha dato un bacio molto carino. , e senza smettere di scopare, aumentò la velocità e siccome avevo già eiaculato, ancora non volevo. Ancora.

Presto si stancò e Si sdraiò sopra di me, baciandomi e accarezzandomi.

– Il mio gattino mi mangia mentre riposo. Sdraiati con il sedere in su. Andavo piano, le davo baci leggeri sulla schiena e sul collo, le accarezzavo i capelli, lei gemeva e mi chiedeva sempre di più.

– Aaiin, non fermarti, vai a fanculo la tua madrina.

– È davvero delizioso, madrina.

– Ti sto venendo sul cazzo, continua così.

Gemendo molto, ha rimesso la mano tenendomi per la pancia, era venuto e ho sentito il suo sperma sul cazzo, ha succhiato tutto il suo sperma lasciandolo di nuovo pulito ed è venuto a baciarmi, mentre io mi appoggiavo alla testiera mentre lui salì. Ho mangiato a quattro zampe, lei era spesso in questa posizione, quando le ho detto che stavo per venire

– Sborrami nel culo, va ovunque.

-Mi divertirò, madrina, aaah, aspetta, vai avanti.

Sono venuto spesso questa volta in quel culo delizioso, siamo caduti sul letto e lei me lo ha detto

– Hai imparato bene?

– Sì, l’ho imparato, tesoro.

–Allora voglio vedere se hai davvero imparato.

Ci siamo alzati e siamo andati a fare la doccia, ci siamo baciati tanto ma in bagno non ho fatto niente, eravamo morti e ci siamo addormentati. All’alba mi sono svegliato con lei che mi guardava, abbiamo dormito nudi, avevo già un’erezione, ma dovevo andare a scuola, ci siamo baciati sempre di più e lei ha detto che quella notte si era innamorata e voleva farlo di più spesso non rimanevamo lì, così vi racconterò di più delle mie e delle sue altre avventure ahahah.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *