Intrappolato nell’autobus – Racconti erotici

di | 22 de Maggio, 2023

Ciao amici. Non ho scritto storie ultimamente. Mi sono allontanato un po’ dal sito. Ma vi racconto un’esperienza che ho vissuto qualche giorno fa tornando a casa dal lavoro, come molti di voi sanno abito nell’area metropolitana di Fortaleza. Lavoro nella capitale, in uno dei quartieri più famosi della capitale. La spiaggia di Iracema. Porto sempre la bici a casa dal lavoro. Ma la scorsa settimana ho avuto un piccolo problema con la moto e ho dovuto lasciarla in garage. Così ho deciso di prendere l’autobus. Ho preso l’autobus dalla spiaggia di Iracema fino al terminal e da lì ho preso l’autobus che va a casa mia, normalmente quando esco c’è sempre molta gente. Sono salito sull’autobus dalla parte anteriore e sono andato sul retro

evitare di spingere e spingere. Mi sono seduto su una sedia vuota e ho ascoltato la musica. Tre fermate dopo entrò una signora e le diedi la sedia in cui mi trovavo e mi alzai. L’autobus ha iniziato a riempirsi e poco dopo era pieno. Entrò una signora con un vestito molto lungo. Molto serio. Pensavo fosse evangelico. Ero in una piccola rientranza e c’erano molte persone. È entrato, si è messo di fronte a me. Non mi ha toccato perché aveva lo zaino davanti. Indossavo anche le mie cuffie e, a causa dell’oscillazione dell’autobus, a volte toccava il mio zaino. Per non farle male, ho messo da parte lo zaino, quando l’autobus si è ribaltato, è arrivato a toccarmi il petto con una certa forza. Lei guardò indietro. Scusa. Ho risposto con un sorriso. Subito dopo, atterra

di nuovo e incollato. L’autobus aveva l’aria condizionata, ma poiché era pieno, il mio corpo era caldo. Aveva anche davanti a noi un uomo molto alto e forte. La sua inclinazione contro di me in quel vestito lungo mi ha eccitato molto. Ho provato a muovermi un po’ di più, ero troppo pieno. Io che cercavo di non toccarla con il mio cazzo, che in quel momento stava per bucarle i pantaloncini. E ha iniziato a diventare più grande e a spingere il suo culo non così grande. Asino del nord-est. Va bene. Non si preoccupò di sentire il cazzo palpitante sentire il calore di quel culo delizioso. Oggi, questo tipo di pratica è molto pericoloso qui. Prigione quando la donna denuncia. Così è stato

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Ho paura che mi denunci. Ma non c’era modo di evitare il contatto. Perché non gli dava fastidio. Ho raggiunto nella tasca dei miei pantaloncini e ho lasciato che il mio cazzo sporgesse. Quando si sporse un po’ di più, il suo cazzo si inserì nella fessura di quel culo caldo. Mi ha lanciato uno sguardo che mi ha fatto venire la pelle d’oca. ora sta per fare storie, con mia sorpresa è rimasta in silenzio e dopo un po’ l’ha mosso così forte che gli faceva male la testa del cazzo, lui l’ha mosso su e giù. La mia biancheria intima era già bagnata. Approfittando dell’ondeggiamento dell’autobus, inizio il movimento in salita e discesa. Era un po’ più alta di me. Il cazzo va dritto in quel culo caldo. A quel tempo lo ero già

Pazzesco sentire quel culo senza il vestito. Ho cercato di sollevare il vestito e lei mi ha guardato male. Continuavo a strofinare quel culo, il cazzo era molto duro e palpitante. Penso che le abbia causato perché ho provato a sollevarle il vestito e non c’è stata resistenza, dato che era largo il vestito si è alzato ma nessuno se ne è accorto. E a questo punto del campionato, non mi importava di niente. Sono innamorato della figa. Quando voglio scopare, faccio qualsiasi cosa. Sono sempre stata così, le ho sollevato il vestito e con mia sorpresa non indossava le mutandine. Ho tolto il cazzo dai pantaloncini e ho sistemato quel delizioso culo. Era così appiccicoso che è scivolato dritto nella sua figa. Ha preso il mio cazzo tra le cosce e non l’ha lasciato entrare nella sua figa. Ma per me andava bene. Ho provato a metterglielo nel culo ma mi ha colpito dicendo di no.

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Sono rimasto lì sulle sue cosce e sono arrivato velocemente. Le sue gambe sono tutte appiccicose. Che delizia deliziosa. Rimasi lì con il mio cazzo in quella posizione finché non si ammorbidì. Poi ho tirato fuori il cazzo dentro i pantaloncini e ho accarezzato quel delizioso culo. Ho alzato il pollice e le ho tirato giù il vestito. Poco dopo siamo arrivati ​​al terminal di Siqueira. Ho aspettato che scendesse e l’ho seguita subito dietro. È andato in bagno e ho aspettato che uscisse. Quando se ne fosse andato, le avrebbe parlato. Prendi il suo numero ma c’era una moto che lo aspettava. Penso che sia stato suo marito o il suo ragazzo perché lo ha baciato prima di salire sulla sua schiena. Non vedevo l’ora di rivederla. Ma chissà se la prossima volta non sarò in grado di scopare quella calda figa morbida. È tutto gente. Spero vi piaccia. Un abbraccio e alla prossima storia.

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