Ingegnere sbranato dai pedoni al lavoro

di | 20 de Luglio, 2023

In Spagna, bevendo un caffè in un bar, ho incontrato un giovane rifugiato. Lui senza fare il bagno ma con un grosso cazzo che mi ha riempito la figa di piacere.

In Portogallo, in una piazza, gli ho indicato un uomo dai gesti europei e abbiamo parlato e siamo andati in un posto discreto e lui mi ha fottuto nella figa e nel culo. Piacere.

Sono un ingegnere di 42 anni, tenebroso, focoso, single e con una predilezione per gli uomini brutali. Ho una relazione con due dipendenti dell’azienda per cui lavoro.

Sono tornato dalle vacanze con una calda voglia di figa da dargli.

Sono andato a visitare le opere e le ho viste. Ho chiesto loro di accompagnarmi all’ottavo piano. Abbiamo preso l’ascensore.

All’arrivo, siamo entrati in uno degli appartamenti.
Mi sono attaccato al mulatto e l’ho baciato appassionatamente. Un uomo virile di 25 anni, alto e con un odore di sudore da ginnastica che mi fa impazzire. Mi rannicchio tra le sue braccia e lui mi apre la camicia e mi libera dal sostegno.

Lui succhia subito le mie tettone…tutte dure e pazze da succhiare…ne succhia una e stringe l’altra nel becco…morde e delira…succhia forte…fa male e io vengo.

L’uomo di colore di 28 anni è molto alto, mascolino, più tozzo, con gli occhi fumosi, la testa rasata e puzza di sudore abbondante dal lavoro.

Lui viene da dietro e io mi giro, le sue mani callose mi accarezzano i seni con l’effetto del desiderio.
Risucchiami con il ruggito della tua bocca dalle labbra spesse…
succhia…lecca…morde i capezzoli…arrossiscono…non molla la presa…si nutre con furia e piacere.

Tirano fuori e mi tolgono la gonna e le mutandine. Sono nudo con la pelle d’oca nelle mani di questi due “dei d’ebano”.
Si accovacciano e io mi metto in mezzo a loro con entrambe le gambe divaricate. Mi succhiano la figa con piacere, le loro labbra si incontrano a volte e fanno una doppia pressione sulla figa… Io vengo e ognuno va in un posto diverso.

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Uno rimane nella figa e l’altro nel culo e io spalanco e loro succhiano… leccano… mordono e io ruggisco di sperma.

Mi chino e loro si vestono, tirano fuori i loro cazzi duri e palpitanti, indicando la mia bocca, uno bruno e l’altro nero-bluastro, mi piace, sono giovanotti virili, presto si arrapano.

Io chupo succhio l’uno e l’altro… abocanou abocanho l’uno e l’altro… lambo lambo… vogliono venire.

Il mulatto si sdraia su pile di sacchi di cemento, mi adagia sul suo corpo e infila il cazzo dentro… io cavalco il tronco del cazzo, mi riempie la figa e… provo un immenso piacere… lui spinge forte… io ruggisco e vengo… continua così.

Il nero viene e si siede sulla mia schiena e io scuoto il culo e il culo e…. mette il cazzo in culo… incinta… gli ormoni sono alterati… la cadenza e anche la mulatta… io giro con due cazzi che mi mangiano e scoppiano… ruggiscono… sudano… gemono… vengono… continuano… il mulatto viene con me… la corrida nel culo continua… e… non succede niente… non succede niente e io vengo e lui viene dopo.

Prendo dei fazzoletti dalla valigetta e mi pulisco. Mi vesto e scendiamo al piano di sotto ei passanti ci guardano, con lievi sorrisi.

Prendo la tua firma e me ne vado.

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