INCONTRA I LUPI

di | 12 de Dicembre, 2022

Nando è stato uno dei primi autori qui su questo sito con cui ho subito sentito un’affinità. Abbiamo iniziato con lo scambio di messaggi in privato, poi siamo passati alle email. Nel tempo, abbiamo imparato tutto l’uno dell’altro. Confessiamo i nostri segreti e i nostri peccati come se non avessimo mai avuto il coraggio di farlo a nessun altro. Abbiamo approfondito la nostra amicizia al punto in cui ci siamo sentiti come amici d’infanzia. Tuttavia, non si trattava solo di amicizia. Le nostre lunghe conversazioni virtuali spesso portavano a meravigliosi orgasmi. Sebbene fossimo attratti l’uno dall’altro, pensavamo che il nostro incontro sarebbe stato impossibile, dato che abitavamo così lontano. Tuttavia, quando il destino lo vuole, rende possibile l’impossibile. Ed eccolo qui nel mio paese, in visita al fratello che era stato trasferito a lavorare qui. Appena mi ha fatto sapere che era arrivato, ho subito fissato un incontro.

Sabato mattina ero tutta arrapata, sotto la doccia, profumata per il corpo, tuttavia i miei vestiti erano solo una vestaglia di seta rossa spalancata con solo una cintura intorno alla vita. Ovviamente anche l’interno del mio completo di lingerie più sensuale è rosso, infatti il ​​mio colore preferito.

Non appena l’addetto alla reception dell’hotel mi ha informato del suo arrivo, sono corso allo specchio per controllare il mio aspetto un’ultima volta, il cuore quasi mi usciva dalla bocca, ma sono scoppiato in un sorriso dalle labbra rosse più ampio non appena l’ho visto visto. .

Non sorpresa di vederlo in carne e ossa davanti a me, proprio per l’emozione dell’incontro, mi gettai tra le sue braccia, avvolgendomi e facendomi avvolgere dall’abbraccio più caldo e sensuale che potessi immaginare. La sua bocca prese la mia in un lungo bacio, facendo reagire i nostri corpi mostrando tutto il desiderio che avevamo sempre suscitato l’uno nell’altro. Le sue mani agili mi corsero lungo la schiena, lasciandomi rabbrividire con il suo tocco sicuro e delicato, scendendo lentamente fino a trovare il mio culo e lo toccò con decisione come per verificare che fosse davvero quel culo che avevo sognato tante volte nei nostri rapporti sessuali. sogni. La mia risposta è stata quella di andare alla ricerca del suo cazzo, anche annusarlo sui pantaloni, assaporare la grande dote e stupirmi di quanto fosse difficile trovarlo. Ha cercato rapidamente di aprire la cerniera e tirare fuori il suo cazzo, offrendosi di giocare con più libertà, cosa che ho iniziato a fare masturbandolo lentamente.

Fu allora che lui con una mano ancora sul mio sedere, con l’altra avanzò alla ricerca della mia figa, togliendo la giarrettiera e con dita leggere trovò il mio bottoncino rosa, è già completamente bagnato, cominciando a premere su di esso lasciando le mie gambe morbide

Ci strappammo di dosso i vestiti, e in un attimo eravamo completamente nudi, in un delizioso abbraccio.

Ho messo un cuscino sul pavimento e mi sono inginocchiato davanti a lui, succhiandogli il cazzo duro come se stessi morendo di fame. Ho succhiato questo lucido glande sessuale, l’ho leccato in ogni modo, ho fatto scorrere la lingua nella sua sacca, ho succhiato le palle nella mia bocca, succhiandole abilmente.

Dai gemiti che provenivano da Nando, sapevo che non sarebbe durato molto, così mi sono fermato, alzandomi, prendendolo per mano e ci siamo avviati verso il letto dove ci siamo sdraiati in posizioni opposte facendo un delizioso nove e mezzo. Quando sentii il tocco della sua lingua avida invadermi le viscere, cominciai a strofinare la mia faccia contro la sua con più precisione, rotolando intorno a quella bocca che mi stava facendo impazzire. Non passò molto tempo e presto annunciai che stava arrivando un orgasmo schiacciante, che lei ricevette felicemente, banchettando con tutta la melassa che gocciolava dalla mia fica. Ho continuato a inghiottire il suo cazzo, che anche duro al suo apice, sbavava appena su quel delizioso nettare, ma lui non ha dato segno che mi avrebbe ripagato con un frappè in bocca. Mi sono ricordato che poteva controllarsi per lasciarmi giocare con il suo cazzo quanto volevo. Come ipnotizzato da lui, mi girai a poco a poco, ma senza togliermelo di bocca, finché mi misi a quattro zampe e chiesi con voce rauca e arrapata:

– Ho bisogno di sentirlo dentro di me. Vieni, penetrami Stavo già saltellando davanti a lui e allargando le natiche con le mani, esponendogli le mie parti intime, invitandolo a immergersi in me con forza e profondità. Tuttavia, si è messo dietro di me, allargandomi le gambe e intrecciandole, ha sfiorato la mia fica già lussuriosa, ha messo la testa del suo cazzo nella mia piccola apertura e si è avvicinato lentamente, facendomi sentire la sua penetrazione centimetro dopo centimetro. Quando ho toccato il fondo del mio utero, mi sono sentita completamente riempita da questa palla di carne dura e calda che pulsava dentro di me.

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Non appena cominciò a muoversi da una parte all’altra, anch’io mi lanciai contro il suo corpo con un ritmo contrario al suo, colpendo i nostri corpi e sentendo il suo sesso invadermi in tutta la sua pienezza. Quindi sono tornato con questo maschio, e questa volta è stata una penetrazione vaginale. In mezzo a questo casino, l’ho invitato a venire con me, ma mi ha detto che si riservava di avere l’orgasmo dei suoi sogni nel mio culo, come ho sempre detto molto chiaramente nei miei racconti, sono appassionato di sesso anale. Quindi non ho esitato:

– Vieni tesoro! mangiami il culo Sai che mi piace. Mettiti questa deliziosa mazza e finiscimi subito.

Nando non ci ha pensato due volte. Ha tolto il cazzo già sbavante dalla mia figa calda, ne ho approfittato per ungermi ancora un po’ il culo perché non lo facevo da tanto tempo e anche un po’ di gel sul suo bastoncino e ho aperto il fiore per lei divertiti.

Sentendo il primo tocco del suo cazzo in mezzo al mio culo, sbattei involontariamente le palpebre invitandolo dentro. Poi si rilassò, arrendendosi a farsi scopare nel modo che gli piaceva tanto.

La sensazione della testa che attraversa lo sfintere, quel test che facciamo mordendo leggermente il cazzo con le pieghe, dà una scossa elettrica in tutto il corpo che se non la controlliamo arriva subito.

Ma questo momento sarebbe stato suo. Lo lasciai libero, tastandomi il sedere, tenendomi le spalle, stringendomi i fianchi, in un movimento frenetico, strappandomi il sedere, che già cominciava a bruciare lungo i bordi, mescolando movimenti veloci e lenti, forti e delicati.

In questi rapidi movimenti avvertii Nando che presto sarebbe arrivato un altro orgasmo, preparandolo anche a riversare tutto il suo piacere nelle mie cavità anali. Ero così pazzo di questa scopata incredibile, che quando ho sentito un rivolo di sperma fuoriuscire dal mio culo, giù per la coscia, ho fatto scorrere un dito per raccogliere un po’ di quel latte denso e sono salito alle mie labbra, leccando guardando le sue labbra, i suoi occhi con la mia faccia da cagna più soddisfatta. Dallo sguardo che ho ricevuto da lui, ho capito che gli piaceva il mio gesto.

A quel punto ci siamo resi conto che non avevamo detto una parola da quando ci siamo conosciuti che non riguardasse il sesso. Ci siamo sdraiati faccia a faccia, abbiamo cominciato a parlare del nostro improbabile incontro. Abbiamo parlato delle nostre famiglie, di cose banali, finché il nostro stomaco non ci ha ricordato che era ora di pranzo. Scendemmo al ristorante dell’hotel, ordinammo il nostro cibo e lo raggiungemmo. Finito di mangiare, siamo tornati in camera e gli ho chiesto di riposare un po’ perché avevo preparato una sorpresa per lui. Era molto curioso però, ha detto che dovevo aspettare o non sarebbe stata più una sorpresa, eh? Come mi aveva confidato un giorno, aveva due sogni da realizzare. Uno sperimenterebbe l’eiaculazione di un grosso uomo di colore nella sua bocca e l’altro verrebbe scopato da quell’uomo. E io, da buon amico quale sono, ho subito cercato di aiutarlo, invitando il mio caro e dotato amico Lindomar a unirsi alla nostra piccola festa.

Chiunque abbia letto il mio racconto “FUCK MY CU” saprà che Lindo è stata la più grande sfida che abbia mai affrontato in termini di abilità maschili.

Non ci volle molto e aprii la porta della camera da letto per far passare il nostro amico. Mi diede un caldo abbraccio, massaggiandosi leggermente la sua già crescente erezione, mostrandomi il desiderio che provava per me. Nando si avvicinò e notò subito il volume che si stava formando sotto i suoi pantaloni e con una faccia da poker più grande chiese:

– Quanti centimetri? – ha detto, indicando il volume di questo “negozio armato”.

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– Non vuoi misurarlo tu stesso? – rispose Lindo, sorridendo cinicamente.

– Prendilo così lo vedi, Nando. dissi incoraggiante.

– Allora tiralo fuori.

Ho appena visto quella scena nel mezzo. Fu allora che Lindo si sbottonò i jeans, per sorprenderci con quel maestoso cazzo nero che si stagliava fuori, le sue vene palpitanti completamente piene, luccicanti di durezza. Nando lo abbracciò come un braccio e gli rispose.

– Lieto di conoscerti.

Potevo leggere la sua approvazione attraverso la sua bocca, che era un po’ più sbavante del solito, il suo respiro era più veloce e il suo viso era un po’ arrossato. potresti dire quanto Nando si sentisse duro con quel manico 26×10 tra dita che, tra l’altro, non potevano chiudersi attorno a lui. Fece dei movimenti bruschi nel frenulo solo per estrarre un po’ del precum, lo tolse con il dito e se lo portò alla bocca, assaporandolo come se fosse il miele più dolce e puro.

Dato che aveva già raccontato a Lindo del suo ruolo lì, l’ha trovato molto naturale e si è persino divertito. Ha un insolito appetito sessuale.

Abbiamo bevuto qualche birra per rinfrescarci un po’ e anche per essere più rilassati. Poi li ho invitati ad andare in un motel, dove potevamo sentirci liberi di sporcarci, visto che eravamo entrati in albergo da sposati (Nando ed io).

Eravamo ancora nell’auto di Lindo con lui alla guida e io e Nando sul sedile posteriore, che ci baciavamo, sempre osservati dal nostro autista che era ancora eccitato per tutto quello che stava succedendo.

Appena entrato nella suite, Lindo è andato a fare la doccia, credo fosse più per mostrare il suo perfetto corpo atletico e le dimensioni di quel meraviglioso cazzo.

Risalì lentamente sul letto, asciugandosi ancora, il cazzo rivolto verso l’alto, la borsa molto grande tra le gambe che sembrava appesantirlo un po’. Appena si fermò davanti a noi, continuò a guardare da me a Nando, come aspettando di vedere chi avrebbe attaccato per primo.

– Prima le donne. – disse Nando, indicando la colomba.

Non ci ho pensato due volte. Sono caduta con la bocca sul suo cazzo e ho visto la faccia sorpresa di Nando quando mi ha visto scomparire con quell’enorme testa viola bagnata in bocca. Mi è piaciuto soffocare con quel bastoncino. Era un fascino fantastico. Ero anche entusiasta di vedere le reazioni di Lindo quando gli ho fatto un orale. Poche donne sono riuscite a fasciare anche la testa e parte del loro sesso.

Presi la mano di Nando e gliela misi sulla parte del cazzo che era all’esterno e feci dei movimenti in modo che anche lui si masturbasse.

Poi ho visto Lindo prendere il controllo della situazione, togliermi il cazzo dalla bocca, allontanare la mano di Nando e tenergli lui stesso il glande, si è avvicinato alla bocca di Nando facendogliela aprire e lui già se lo stava mettendo dentro e sputando. seme diretto. giù per la gola. Poi un altro. Presto un altro e un altro… Era troppo bello assistere a questa scena. Ho visto il suo cazzo diventare ancora più grosso, le sue vene molto più piene, il suo addome convulso, i suoi gemiti gutturali e la sua faccia di piacere mentre veniva deliziosamente nella bocca del nostro amico.

Mentre aspettavamo che Lindo si riprendesse, Nando si è infilato tra le mie gambe e ha infilato il suo cazzo durissimo nella mia figa. Ero pazzo di tutto. La sua erezione era al limite. Capendo che stava per venire, gli ho chiesto di farlo nella mia bocca perché non avevo ancora assaggiato il suo sperma. Mi è salito velocemente sopra, si è seduto sulle mie tette, mi ha messo il cazzo in bocca e ha cominciato a fottermelo come aveva fatto nella mia figa.

Allo stesso tempo, sono stato invaso dal cazzo mostruoso di Lindo nella mia figa, facendomi gemere forte e alzare le gambe, andando a sbattere contro il corpo di Nando.

Nando si era dimenticato che stava per venire, fissando affascinato i dettagli di quel grosso cazzo nella mia piccola figa stretta. Fu allora che Lindo mi fece l’occhiolino, dandomi il segnale concordato.

Affermando che Nando mi stava massaggiando i seni, gli chiesi di lasciarmi andare per un po’. Quando lo fece, Lindo aveva già le dita imbrattate con una generosa dose di lubrificante e gli stava martellando il culo, preparandolo per quello che sarebbe successo.

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Credo di aver visto un po’ di paura nei suoi occhi, ma gli ho dato qualche bacio, sussurrandogli all’orecchio di stare calmo, rilassato, che si sarebbe divertito molto.

Lindo tirò fuori il suo cazzo da me, appiccicoso com’era, e lo spinse lentamente nel culo di Nando. Guardandolo negli occhi, vidi la paura svanire e la sua espressione trasformarsi in uno di puro piacere. Quando il cazzo era tutto dentro il suo culo, ha chiesto se andava tutto bene, io ero sotto Nando a succhiargli il cazzo, quando ha urlato, ha iniziato a urlare, era soddisfatto, mandando Lindo dentro il culo senza pietà. OH, è stata questa follia! Lindo ha spinto forte il suo bastone, tirando fuori quasi tutto e colpendo di nuovo forte, la velocità di questo colpo aumentava sempre di più. Ho provato a godermi ogni goccia di sperma da quel cazzo che stavo succhiando, facendo urlare più forte Nando, imprecando e gemendo come una puttana in calore. Il clima era così caldo che appena Nando annunciò la sua sborra, versandomi la sua sborra in bocca, anche Lindo le venne nel culo. Mentre il suo cazzo scivolava con il suo latte, le sue dita nella mia figa mi hanno fatto venire anche io in una calda siririca.

Dopo un buon riposo a letto, siamo andati sotto la doccia per lavarci, dove ho potuto godere teneramente di questi due cazzi semieretti, poi li ho invitati a rilassarsi un po’ nell’acqua calda dell’idro, dove non potevo resistette e cominciò a succhiare due bastoncini contemporaneamente.

Ricominciamo il brutto. Quando mi vide a quattro zampe, a succhiare il bel cazzo nero, Nando si mise dietro di me e cominciò a godersi il mio culo grosso e duro bianco, con quel bel buchetto in mezzo, completamente depilato. Le sue mani strinsero, lisciarono, corsero giù per il burrone, toccarono il bottone plissettato…

Sapendo che il nostro appuntamento stava per finire, Nando ne approfittò per salutare il culo di Lindo, con un delizioso pompino. Quando fu pronto, Nando chiese di venire solo per vedere il cazzo di Lindo nel mio culo.

Oh, oh, oh… credo che abbia indovinato i miei pensieri perché sarebbe imperdonabile fare sesso con Lindo e non uscire con il culo distrutto dal suo tronco nero.

Rimasi nella posizione, chiesi a Nando di aiutarmi, aprendomi le natiche e guidando il cazzo finché vidi che era stato ingoiato dal mio culo avido.

Non appena Nando ha visto questo, il suo cazzo è diventato duro come l’acciaio e spietato. Ci è scivolato sotto entrambi e, non so come ci sia riuscito, ha infilato il suo cazzo nella mia fica, mangiandomi alternativamente. Era una colomba che entrava e ne usciva un’altra, di cui non sapeva più chi fosse chi. Era molto buono. Mi sentivo come se mi sarei divertito. Accortosi di ciò, venne anche Nando. Prima che questo climax finisse, sentendo lo sperma caldo di Nando uscire da me, ho avuto un altro orgasmo. Lindo ha aumentato la velocità nel mio culo già lacerato e mi ha fatto avere un altro orgasmo. Quando è entrato dentro di me, ho avuto un altro orgasmo agghiacciante che alla fine è diventato più orgasmi in uno.

Era la fine di una scopata indimenticabile per loro tre.

Lindo ci lasciò al nostro hotel e partì. Siamo rimasti a letto a parlare finché la stanchezza non ci ha sopraffatto e abbiamo dormito fino al giorno dopo.

Siamo rimasti in albergo fino a domenica pomeriggio, quando siamo andati insieme al capolinea degli autobus, ci siamo salutati e ci siamo salutati con il ricordo di quell’incontro che non ci sarebbe mai stato, ma è successo ed è stato indimenticabile. Ho amato ogni secondo con te! Grazie Nando de Rosa.

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