Il tradimento più dolce – Storie erotiche

di | 9 de Dicembre, 2023

Oggi vi racconterò la storia più deliziosa e dolce.

Per chi non mi conosce, sono un ragazzo di palestra alto un metro e settanta, 22 anni, ex SD…
La mia zia deve avere 1,66 anni, poco più di 40, bionda con gli occhi verdi, proprietaria di cosce grosse e un culetto delizioso. Abbiamo una piccola storia che ho raccontato in “Mia zia ninfomane” e “Vendicarsi di mio padre con mia zia”
Tornando alla storia…

Oggi ho finito lo zucchero per il caffè, quindi mia mamma mi ha chiesto di andare a comprarne un po’ nel pomeriggio.
È arrivato il pomeriggio ed ero sola, quindi ho pensato di prendere un caffè prima di partire ma senza zucchero è buonissimo.
Ho avuto l’idea di prendere in prestito un’ascia da mio zio.
Sono andato a casa sua, non ho nemmeno chiesto compagnia, sono entrato subito sentendomi già a casa. Dopotutto, sono già intimo almeno con mia zia.
Sono arrivata alla porta, ho bussato un po’ e sono entrata in cucina, ho camminato lungo il corridoio e nessuno è rimasto in silenzio finché la sua carta forse non l’ha sorpresa con un’altra. Ma no.
Molto meglio, indossava solo mutandine e reggiseno neri, rivolti verso l’esterno. Non mi ha nemmeno visto, è rimasto sorpreso quando si è voltato ed eccomi lì, sbalordita da questa scena, un paio di morbide mutandine nere che sembravano seta.
Bloccata in quel culo, ha mostrato la sua figa.
Come una bocca che morde le sue mutandine, si inserì nella sua figa, le sue cosce morbide bianche come panna montata, che lui voleva assaggiare.
Seni che vogliono risaltare e vita sottile.
Uno sguardo casual e curioso allo stesso tempo.

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– Cosa vuoi ?

Mezzo calibro, ne ho bisogno, ho detto.

– Zucchero, volevo lo zucchero.

– Non lo vuoi più?!!
Vieni fuori, lasciami vestirmi e ti parlo.

Un po’ frastornato, non sapendo cosa fare, sono andato in cucina pensando a mille stupidaggini, lì sono rimasto, mi sono detto che non sarebbe stata una novità! Ma mio zio dovrebbe essere a casa, forse è appena andato al panificio e sta già tornando a casa.
Poi è apparso con un’espressione più seria e molto sessuale.
Indossa un paio di pantaloncini comodi e una maglietta ben aderente che mette in risalto le sue curve.
Mi ha voltato le spalle dove potevo vedere quel culo.
Prese un bicchiere e vi aggiunse dello zucchero.
Si voltò e, con il dito in bocca, sentendo un po’ di zucchero sulle labbra, mi guardò e mi porse il bicchiere.
In quel momento ero già molto emozionato.
Le presi il bicchiere in mano, la tirai verso di me e la premetti contro il mio corpo.
Ho messo il bicchiere sul tavolo e lei mi ha guardato negli occhi.
Ho messo il dito nel bicchiere e con un po’ di zucchero gliel’ho messo in bocca, poi l’ho baciata, e siamo stati lì per circa 2 minuti a baciarci finché non abbiamo iniziato a vendere.
Poi squillò il telefono in soggiorno e lui andò a rispondere, non sarei rimasto.
Le camminavo dietro mentre parlava al telefono, seguivo da vicino la sua vita, con una mano le sfioravo i capelli dal lato destro per poterle baciare e succhiare il collo. E le piacevano tutte queste buffonate, riusciva a malapena a parlare, quando stava per gemere, mi sono appoggiato al suo corpo, mettendo la mia gamba sinistra tra le sue gambe, baciandola e annusando, succhiando e strofinando.
Non poteva farci niente, con la mano sinistra ha raggiunto il mio cazzo e lo ha toccato.
Lei ha terminato velocemente la conversazione e si è girata per baciarmi ma ho avuto un’altra idea, appena si è girata le ho tolto la maglietta e le ho succhiato i bellissimi capezzoli.
Lo voleva lì in soggiorno, ma io volevo fare pace un’ultima volta, quindi siamo andati nella sua stanza.
Mi sono tolto i vestiti e lei si è gettata sul letto indicandomi.
Salii le scale e le tolsi con forza i pantaloncini e le mutandine, quasi trascinandola con me.
Le ho allargato le gambe e ho iniziato a succhiarla, ma lei non si è arresa facilmente quindi ho dovuto usare le dita mentre la succhiavo. Lo amava. Mi mise una mano sulla testa e mi passò le dita tra i capelli.
Pensando che volessi la sua figa, finché non mi sono alzata, non ha capito, quindi l’ho afferrata per la vita, l’ho messa sulla schiena, le ho accarezzato la schiena, preparandomi per quello, l’ho messa a quattro zampe e ho continuato a succhiarla. cavolo, ma in un modo pazzesco.
Finché lei alla fine ha ceduto, si è bagnata ed ha emesso dei gemiti che mi hanno fatto arrapare ancora di più.
Ancora a quattro zampe, mi sono succhiato un dito e l’ho infilato in quel culo, cosa che ha mandato a puttane le risorse umane.

– Non volevi, ora lo farai!

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Molto lentamente ho messo la testa nell’ingresso e l’ho spinta con la mano.
Le sue gambe si chiusero e abbassò la testa, gemendo di dolore.
Sorridi e basta !
Le afferrai i capelli, mentre li sistemavo lentamente e le sollevavo la testa.
Ho messo tutto, lei respirava affannosamente, senza pietà né pietà. Ho accelerato velocemente il movimento avanti e indietro, lei ha resistito ma ha urlato e urlato sul letto, mi sono emozionato e ho iniziato a schiaffeggiarle il culo e avanti e indietro e lei urlava e andava e lui veniva.
È pazzesco che si stesse già mordendo la coscia mentre stava per venire, e…

– Oh no! Non toglierlo.

Nell’impasse del momento, sono entrato come lei voleva.
Non so se mio zio non è venuto, vedi, e è rimasto in silenzio, in fondo tutto è possibile, no?
Ma dopo, so dove trovare lo zucchero quando ne ho bisogno!

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