Il portiere e l’amante 2

di | 10 de Gennaio, 2023

Dopo questa deliziosa esperienza con Dona Juliana (la custode e il capo), ho trascorso diversi giorni a guardarla passare davanti a me con sguardi molto maliziosi. Abbiamo passato più o meno un mese senza parlarne. Finché un pomeriggio l’ho vista allontanarsi con il bambino e la tata. Dopo circa mezz’ora tornò da sola, attraversò il garage e salì all’appartamento. Ha dovuto lasciare il bambino con sua madre.

Poco dopo mi ha chiamato per chiedermi a che ora sarebbe finito il mio turno. Ho risposto che entro 20 minuti sarebbe arrivato il mio sostituto e mi avrebbero rilasciato.

Ha poi detto che c’era una perdita nel bagno della suite, se potevo andare a vedere se poteva aggiustarlo. Ho risposto di sì, certo!

Quando sono arrivata all’appartamento, Dona Juliana mi ha ricevuta vestita solo con una camicia da notte di seta bianca, senza reggiseno né mutandine, a piedi nudi. È molto bionda, capelli corti e lisci oltre la spalla, seno grosso, viso magro. I piedini più carini che abbia mai visto. Sono impazzito con questa visione.

Mi ha portato nel bagno della stanza della coppia e mi ha mostrato la perdita nel rubinetto della doccia.

– Togliti scarpe e pantaloni per non sporcare la scatola.

– Sì signora Juliana, sì lo farò.

Quando mi sono tolto i vestiti ed ero solo in mutande, non potevo nascondere il volume del mio cazzo, che era enorme e duro come una roccia dentro le mutande. Lo abbracciò, senza togliergli le mutande e disse che da quel giorno non riusciva a smettere di pensare a me.

Quando ho sentito quella mano morbida e fredda che teneva delicatamente il mio cazzo, non ci ho pensato due volte. L’ho messa in bagno, ho tirato fuori il mio cazzo e ho ordinato:

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– succhia la cagna, è tutto tuo!

Le afferrai i capelli dietro la testa e li spinsi finché non fui proprio accanto alle sue labbra.

Ma non ha fatto schifo subito. Lo raccolse e iniziò a strofinarselo sul viso, con gli occhi chiusi. Ha posizionato il mio cazzo parallelamente al viso della principessa e ha accarezzato delicatamente quella pelle morbida. È stato bellissimo vedere questa immagine. Il mio cazzo era più lungo della larghezza della sua faccia, dal mento alla fronte. Sembrava godere del calore, dell’odore e della potenza del cazzo del negro. Mi ha fatto così eccitare che non potevo sopportarlo e ho ordinato:

– Sbrigati puttana, fai quello che ti dico.

– Sì signore, gnam…

E l’ha comprato volentieri! Mi ha succhiato, leccato e masturbato per un’altra mezz’ora.

Quando stavo per venire le ho detto di alzarsi, l’ho girata sulla schiena e le ho fottuto quel culetto proprio lì nel lavandino del bagno, senza nemmeno toglierle la camicia da notte.

Gemeva, si contorceva e urlava come una cagna in calore. Deve essere venuto 3 volte.

Quando ha capito che stavo per venire, ha tirato fuori il mio cazzo dalla sua figa e se l’è puntato in faccia. Le ho mandato diversi schizzi di sperma in faccia, senza pietà. Si asciugò le mani e si leccò le dita, deliziosa.

Poi mi ha dato 300 reais per il mio “servizio” e ha detto che dovevo andare perché suo marito era quasi a casa.

Da quel giorno, abbiamo questo accordo.

Quando ne ha bisogno, mi chiama…

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