Il nuovo collega – Racconti erotici

di | 28 de Agosto, 2023

Avevo 29 anni e lavoravo nel reparto commerciale dell’azienda, fu allora che un nuovo collega si unì a me. Un signore con i capelli grigi, un bel corpo e la voce di un annunciatore della radio FM si presentò e disse di chiamarsi Nelson. Notai che mi guardava in modo diverso, ma rimasi sola perché non conoscevo il motivo di quello sguardo. Fino al giorno in cui sono uscito dal lavoro e pioveva molto, quel giorno ero senza macchina e ho incontrato Nelson che usciva con la sua macchina. Si è offerto di prenderlo e io, senza immaginare cosa sarebbe successo, ho finito per accettarlo. Per strada mi ha invitato a bere qualcosa, ci siamo fermati in un bar e abbiamo ordinato da bere.

whisky, dopo qualche drink la conversazione si è spostata sul sesso. Fu allora che Nelson mi disse che da quando era entrato in azienda aveva provato una forte attrazione per me e voleva dormire con me. Abbiamo bevuto qualcosa e siamo andati direttamente al suo appartamento, un posto carino e accogliente. Abbiamo iniziato a scambiarci qualche abbraccio e Nelson mi ha invitato a fare un bagno nella vasca e poi è iniziato il nostro primo incontro sessuale, mi ha insaponato tutto il corpo, soprattutto le natiche che teneva saldamente. Poi sono andato a insaponarlo e poi ho iniziato a succhiargli il cazzo, una delizia tra l’altro. Ci sdraiammo e continuammo ad accarezzarci, quando all’improvviso mi girò sulla schiena e mi strofinò l’orecchino, fino a quel momento praticamente vergine (lo aveva regalato più volte a un ragazzo che abitava nello stesso palazzo quando era bambino ) con un lubrificante. A poco a poco lo sentii introdurre questa mazza dura ed enorme, in un misto di dolore e piacere che mi avvolgeva ovunque. A poco a poco il dolore cessò e il piacere prese il sopravvento su di me, Nelson cominciò a sussurrarmi cose carine all’orecchio mentre mi spingeva più forte il culo. Ha detto che mi amava, che ero deliziosa, che ero la sua piccola moglie. Ho iniziato a muovermi lentamente e ho aumentato il ritmo mentre lui mi sussurrava all’orecchio, dopo diverse posizioni e senza trattenermi, sono arrivato selvaggiamente come mai prima d’ora. Poco dopo toccò a Nelson atterrare sul mio corpo. Ci furono diversi schizzi di latte bianco e denso, dopo di che cademmo uno accanto all’altro, esausti ma pienamente coscienti. Oggi non siamo più nella stessa compagnia, ma appena possibile ci incontriamo e facciamo l’amore così per la prima volta.

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