il mio vicino mi ha capito

di | 23 de Agosto, 2023

Non credo sia necessario dirlo, ma comunque tutti i nomi utilizzati in questa storia sono ovviamente fittizi. Mi chiamo Claudinei ed è successo quando avevo circa 18 anni, allora ero ancora vergine. Aveva già baciato alcune ragazze e fatto scambio con due ragazzi quando era più giovane. Ma non era ancora successo nulla di veramente interessante dal punto di vista sessuale, diciamo.

Nella città in cui io e la mia famiglia vivevamo c’era un uomo di 28 anni di nome David. Ero alto, forte e in forma, single e considerato lo “stallone” della città, reclutando tutte le donne e persino alcuni ragazzi “alternativi” della mia fascia d’età. Tutti lo sapevano e dicevano che era così perché aveva un pene grosso.

Aveva una certa curiosità, una specie di voglia di offrirglielo. A volte ho notato tutto quel volume nei suoi pantaloncini, ma sempre con discrezione (o almeno così pensavo). Tuttavia a quel tempo c’erano enormi pregiudizi su diversi argomenti, come ad esempio l’omosessualità o la bisessualità. Sono cresciuto in una famiglia conservatrice, quindi guardavo e mi chiedevo come sarebbe se ciò accadesse.

Un giorno stavamo nuotando in uno stagno, David, io e alcuni altri bambini. Eravamo appena usciti dall’acqua e stavamo strizzandoci i pantaloncini per uscire, quando Celso mi passò accanto e disse a bassa voce:

“Wow, bel culo!”

Sentendomi un po’ in imbarazzo, gli ho lanciato una rapida occhiata, poi ho abbassato la testa, facendo finta di non aver sentito nulla. Siamo partiti e ci siamo incontrati più tardi vicino a casa sua. Mi ha chiamato perché voleva mostrarmi una cosa. Quando arrivammo, ci disse di andare al “galpón”, dove suo padre lavorava come laboratorio.

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Ero un po’ sospettoso ma ho accettato e mi sono diretto verso la porta, seguito da lui. Non appena sono entrato, mi ha afferrato da dietro, strofinando il suo cazzo già duro (e grosso) sul mio culetto, baciandomi il collo e sussurrandomi all’orecchio che pensava fossi davvero arrapato e che aveva avuto il suo occhio sul mio culetto per molto tempo. Non ho reagito ma mi è piaciuto perché anche il mio cazzo era duro. Ha finito per tradirmi perché, accorgendosi di ciò, ha tirato giù le sue mutande e le mie, si è spalmato della crema sul cazzo e me l’ha messo all’ingresso del culo.

Mi sono congelato! Questo cazzo era enorme rispetto al mio. E oltre alle dimensioni, era grosso! Doveva misurare circa 20 cm mentre il mio misurava solo circa 14 cm. Lo supplicavo, lo supplicavo di fermarsi e di lasciarmi andare perché dovevo andare, ma inutilmente. Mi ha detto di rilassarmi, che l’avrebbe presa molto lentamente. All’improvviso, con una forte spinta, all’improvviso spinse.

Ho sentito un dolore terribile! Gli ho chiesto di toglierlo perché faceva molto male. Non esitò e, avvolgendomi le braccia intorno alla vita, mi disse piano all’orecchio:

“Cos’è quel culo stretto?” Pensi che non abbia notato come mi guardi? Mantieni la calma, resta. Il dolore passerà. Oggi diventerai il mio cucciolo!

Ho provato a liberarmi, ma ogni tentativo ha finito per far cadere questo enorme bastone. Poi vennero i morsi sul collo e le leccate sull’orecchio. Tremavo dappertutto e il dolore diminuiva. Quando mi sono ritrovato, stavo già rotolando in modo molto gustoso e istintivo, infilzato su questo bastoncino che mi ha fatto battere le palpebre. David, a sua volta, mormorò:

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“Non avevo detto che sarebbe successo?” Scuoti quel culetto per me, piccola stronza, scuotilo…”

Dopo aver detto questo, mi ha voltato velocemente la testa e mi ha dato un bacio alla francese! E io, in punta di piedi, con questo bastone tutto nel culo, ho risposto a questo bacio che mi ha fatto delirare. Poi, senza rimuovermi il pene, mi ha messo a faccia in giù sulla panca, ha tenuto entrambe le mani dietro di me e ha iniziato un movimento molto lento da avanti a indietro. Amavo tutto e gemevo quando si fermava e mi sussurrava all’orecchio:

“Il tuo culo continua a mordermi il cazzo, sai?”

Io, totalmente sottomesso, deliravo e continuavo a gemere piano, cercando di adattarmi tra un lancio e l’altro, dato che avevo le mani incollate alla schiena per tutto il tempo. Fu allora che li lasciò, mi strinse forte la vita e cominciò ad aumentare la velocità delle sue spinte. Con un’ultima stretta, è venuto freneticamente, riempiendomi di sperma e dicendo cose come:

“Che culo ricco, stronza cattiva”

Dopo essere arrivato, David è rimasto dentro di me per alcuni secondi, respirando affannosamente. Poi si tolse il cazzo ancora duro, lo asciugò con un asciugamano e mi chiese:

“Vuoi baciarla?”

Ero indignato! Faceva male, quello sperma caldo mi colava lungo le gambe, il mio cazzo era ancora duro perché, anche se mi piaceva tutto, non ero venuto. Ha detto che non lo avrebbe mai fatto. Lui sorrise, mise via quel cazzo un po’ molle e mi disse in tono beffardo:

“La bacerai ancora, cagnolino mio”

Detto questo, mi ha lanciato un asciugamano per asciugarmi. Mi sono ripulito e vestito. Ha aperto la porta e io sono uscito, pensando a tutto, preoccupato se qualcuno avesse visto o sentito qualcosa. Quando sono arrivata a casa sono corsa sotto la doccia e mi sono masturbata pensando a lui. Inutile dire che sono arrivato velocemente, quando sono stato interrotto da mia madre, che ha bussato alla porta dicendo che doveva andare in bagno.

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Dopodiché, ogni volta che ci vedevamo, sorrideva, si passava la mano sul cazzo in silenzio e mi faceva l’occhiolino. Inutile dire che dopo qualche giorno finii per baciare quel bastone, proprio quando mi faceva di nuovo bene, facendomi venire all’impazzata, ma questa storia è un’altra storia…

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