Il mio amico mi ha preso a quattro zampe

di | 8 de Dicembre, 2023

Hai presente quando hai sempre un amico, un amico confidente? Ebbene, ho conosciuto Ricardo nell’azienda dove lavoro e abbiamo un’amicizia di 7 anni, ma sempre con rispetto e senza secondi fini. Fino al giorno in cui, senza pretese, gli ho mostrato alcune delle storie che scrivo. Eravamo in un bar, vicino casa, a bere, parlare, discutere di politica, società e relazioni. Mostrando una delle mie storie, Ricardo la lesse e disse semplicemente “guarda, molto bene”. Continuammo la nostra conversazione e mentre eravamo già intirizziti dalla birra, decidemmo di andarcene. Viveva dall’altra parte della strada rispetto al bar e siamo andati a casa mia. Quando sono arrivato al cancello ho detto: “Entra, Ricardo, è ancora presto”. A quel tempo condividevo la casa con un amico, quindi siamo andati nella mia stanza. Mi sdraio sul letto

a faccia in giù e abbiamo parlato e bevuto, ma ho cominciato a notare che Ricardo mi stava guardando, il mio sedere, che era sotto dei jeans molto attillati. Gli ho chiesto “Ti piace il mio culo?” Ha iniziato a strofinarmi la mano sopra, sulle gambe, finché non ha raggiunto il mio sedere e ha detto “sì, mi piace, sei molto sexy oggi”. Nello stesso momento in cui sono rimasto sorpreso, sono stato commosso da queste parole. Mi sono messo a carponi sul letto, ho cominciato a girarmi e ho detto: “Pensi che faccia caldo, quindi vieni a mangiarmi”. Wow, quelle erano le parole che Ricardo stava aspettando; Mi ha tenuto a quattro zampe sul letto, mi ha semplicemente abbassato i jeans, ha tirato fuori il suo cazzo e ha iniziato a scoparmi forte e appassionatamente. Questa situazione mi ha fatto arrapare tantissimo, il che mi ha fatto venire voglia di cavalcare quel cazzo bollente. La porta della mia stanza era aperta, quindi l’eccitazione cresceva, sapendo che avrebbero potuto osservarci. In quel momento ho urlato pieno di desiderio, la mia figa pulsava chiedendo di essere scopata forte, mentre sentivo le mani di Ricardo stringermi forte il sedere. Ho resistito e ho rotolato, a volte veloce, a volte dolcemente, finché non siamo arrivati ​​lì, che scopata deliziosa. La stanchezza unita all’ubriachezza mi fecero cadere a letto senza nemmeno aspettare che Ricardo se ne andasse. Mi svegliavo la mattina chiedendomi se l’avevo sognato o se quel maledetto giorno fosse realmente accaduto. Arrivato al lavoro, quando ho conosciuto Ricardo e ho notato lo sguardo che mi lanciava, non ho più avuto dubbi, la sera prima avevo fatto un regalo al mio migliore amico.

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