Il giorno in cui mia moglie ha accettato di fare la puttana

di | 27 de Settembre, 2023

Ciao amici, mi chiamo Marcos, ho 36 anni e sono sposato da 15 anni. Mia moglie ha 35 anni, è una donna libera da pregiudizi e mamma. Bene, torniamo ai fatti. Ero sempre entusiasta di immaginarlo regalarlo a qualcun altro finché non ho trovato il coraggio di offrirglielo. Era il 2014, l’anno in cui abbiamo lanciato “ménage trois”.
Quando le ho proposto la proposta, ha accettato subito senza lamentarsi.
Allora abbiamo cominciato a cercare su Internet il profilo di qualcuno di cui fidarci e di cui essere complici, finché non abbiamo trovato una persona, che qui chiamerò Carlos, un giovane di 27 anni, 1,70, magro e con il cazzo più grosso. del mio, proprio come voleva lei. Dato che viviamo in una piccola città, abbiamo cercato una città più grande per realizzare la nostra fantasia, che all’inizio sarebbe stata solo sesso e niente più. Dato che Carlos vive in una grande città a circa 200 km da noi, per noi è stato facile andarlo a trovare.
Confesso che avevo le farfalle nello stomaco, avevo paura di quello che sarebbe successo nei giorni precedenti l’incontro.
Ci siamo preparati, leggendo molte storie, facendo ricerche sui motel, tutto in modo che nulla andasse storto. Il giorno stabilito, all’ora stabilita, Carlos arrivò al Motel e prima salutò me, poi salutò mia moglie che giaceva con un bellissimo vestitino e già posseduta dal buon vino. La piccola troia lo ha salutato con un delizioso bacio sulla bocca e nel momento in cui l’ho vista baciare un altro maschio per la prima volta, il mio cazzo è diventato subito duro.
All’inizio, dopo il bacio, eravamo un po’ timidi, finché non ho cominciato a toccarla e a baciarla. Carlos all’inizio la guardò finché non cominciò a baciarla mentre era sdraiata lì, e io accarezzai i seni della piccola puttanella, come le piace essere chiamata. Mi resi conto che amavo il bacio di Carlos. Quando ho visto la sua mano accarezzare la figa deliziosa della puttanella, sono impazzita di desiderio.
Quando ha iniziato ad accarezzarle la figa, il mio cazzo pulsava di desiderio ma ho continuato a baciare il collo della mia piccola moglie che, a quell’ora folle, voleva solo scopare Carlos.
Ricordo che quando Carlos le abbassava le mutandine, sentivo che in quel momento non ci sarebbe stato altro modo, che la mia piccola moglie sarebbe stata davvero scopata da un cazzo più grande del mio. Carlos tirò fuori il suo cazzo, lo strofinò un po’ sulla sua figa e cominciò ad inserirlo lentamente, sentii che con la sua prima spinta nella sua figa sentii la piccola puttana contorcersi di desiderio, avvicinai il mio orecchio alla sua bocca e lo sentii . gemere di lussuria. Carlos lo ha fatto molto forte, come ama, poi sono entrato un po’ mentre lei succhiava con avidità quel grosso cazzo che era appena uscito dalla sua figa.
L’ho tirato fuori e ho lasciato che Carlos lo rimettesse finché non è entrato con il preservativo. È stato meraviglioso vedere un altro uomo venire dentro mia moglie che amo moltissimo. Dopo la prima eiaculazione, la puttanella demonizzata dal vino ha dormito un po’, mentre io e Carlos parlavamo e ci conoscevamo meglio, finché circa due ore dopo si è svegliata, poi siamo andati in doccia e siamo tornati ancora più arrapati e fottuto. Ancora una volta, questa volta Carlos le ha sbattuto il culo ed è venuto sulla pancia di mia moglie, e in quel momento mia moglie non era più mia moglie ma una puttana con due maschi.
Dormivamo comodamente e durante la notte morivo dalla voglia di svegliarmi ascoltandoli scopare, cosa che non accadde perché Carlos era esausto e stanco dato che aveva lavorato tutto il giorno. Proprio all’alba mi sono svegliato e ho visto che le stavo massaggiando la figa, allora abbiamo ricominciato e ho lasciato entrare di nuovo Carlos per primo, questa volta facciamo una doppia penetrazione.
Carlos è entrato nel culo del cane e io sono uscito. Ci siamo lavati e sfortunatamente ne è uscito uno per lato. Al ritorno le chiesi se era ancora disposta a cedermela come padrona di stalla. Lei allora acconsentì… Ricordo che abbiamo fatto di nuovo l’amore e lei non è andata a casa. È un peccato che con lui non succeda più una cosa del genere… È stata una bellissima esperienza, perché ci fidiamo l’uno dell’altro e questo rafforza la coppia. Ragazzi, presto vi racconterò di altre esperienze con un mio collega… Appena potrò vi informerò.

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