Mi chiamo Renata, ho 18 anni, morivo dalla voglia di perdere la verginità. Guardavo video porno ogni giorno, mi masturbavo e quando ho visto un uomo per strada, la mia figa ha iniziato ad allarmarsi. Stavo scalando le pareti per scoprirlo. Il mio vicino sta ristrutturando la sua casa e il costruttore ha 50 anni e continuava a guardarmi. Non ci sono voluti 2 minuti perché il suo cazzo fosse duro e io ero bagnato, non sapevo nemmeno il suo nome ma volevo darglielo. Poi sono andato nella casa dietro che è in affitto, lui stava intonacando il muro del vicino, non aveva la chiave della casa, siamo rimasti lì nel corridoio. Lo stavo prendendo in giro e lui mi ha avvertito che mi avrebbe mangiato, e quando ha parlato di strapparmi il culo, stavo già impazzendo. Ho iniziato ad afferrargli il cazzo. Ha iniziato a perdere il controllo, presto è diventato duro, mi ha detto di mettermi in ginocchio e succhiargli il cazzo. Dato che non lo sapevo, me lo ha insegnato tenendomi la testa avanti e indietro. Mi stavo già divertendo. Le mie mutandine erano bagnate. Finché non mi ha detto di aprire le gambe e sedermi sul cartone e sulle sue cose da lavoro, mi ha ricordato… tutto. Non mi sono mai sentito così emozionato in vita mia. Quindi sono venuto. È stato emozionante e mi ha chiesto se poteva indossarlo. Ho detto di sì, mi ha alzato le gambe. Andò lentamente con la testa e anche con forza e introdusse tutto. Un po’ di sangue scorreva, ma non si fermava. Ha iniziato a dire “questo non è quello che volevi, cazzo” e mi ha imprecato, schiaffeggiandomi e io piangevo dal dolore e dall’emozione. Stava esplodendo lì per un momento, finché non parlò. Visto che hai perso, finiamo. Dammi il culo, andiamo. Gli ho detto di sì, mi sono messo a quattro zampe, ha cominciato a sputare lì. Ha infilato il dito lì dentro quando non me ne sono nemmeno accorto. Che dolore. Ma quanto è delizioso. Ci siamo emozionati tutti e due e dopo avermi allargato il culo è entrato. C’era ancora tempo per uno spagnolo. Me lo ha fatto succhiare di nuovo e mi è venuto in bocca e mi ha detto di deglutire. Ha detto che doveva imparare ma che andava bene, mi ha baciato e insultato, ci siamo vestiti, sono andata a casa e lui ha continuato a lavorare. Non riesco a urinare o defecare perché fa così male. Ma non mi pento. Aspetto lunedì per rivederlo.