Il culone di zia Miriam

di | 30 de Agosto, 2023

Quello che sto per raccontare inizia nell’estate del 1991, avevo 20 anni, l’altra persona coinvolta è zia Miriam, cugina di mio padre, che all’epoca aveva 48 anni. Dato che abbiamo trascorso l’estate sulla stessa spiaggia, ho passato l’anno a contare i giorni fino all’arrivo dell’estate. Zia Miriam, ogni giorno andando al mare, passando davanti alla finestra della mia stanza, mi faceva emozionare moltissimo. Zia Miriam è alta circa 1,74 cm, ha delle tette molto grandi, è molto flaccida e quello che mi ha fatto impazzire per questa corona è stato il suo culo. Tia Miriam ha una vita molto sottile ma fianchi molto larghi, il suo culo è qualcosa che ha attirato l’attenzione di tutti sulla spiaggia. A volte indossava un costume da bagno verde molto attillato, i suoi seni minacciavano di gonfiarsi da un momento all’altro, ma il pezzo forte di questo costume da bagno era l’enorme sedere di Tia Miriam. Questo costume da bagno era così stretto che lasciò un segno sull’enorme zona posteriore di zia Miriam, spaccandole la metà del corpo.

il suo cazzo, quando camminava faceva un movimento ritmico su e giù, io impazzivo dall’eccitazione guardando le natiche di zia Miriam muoversi su e giù. In spiaggia non riuscivo a staccare gli occhi da zia Miriam, a volte mi sorprendeva a guardarle le cosce, quando tornavo dalla spiaggia mi masturbavo sempre pensando a lei. Stavamo tutti in una tenda in riva al mare, un giorno mia madre doveva andare a Porto Alegre e i figli di zia Miriam l’accompagnavano, perché mia madre sarebbe tornata il giorno stesso. Quel giorno eravamo solo in due nel negozio, quindi ho deciso di indossare un costume da bagno con sopra una maglietta. (Nota: non indosso il costume da bagno perché sono super dotato, il mio cazzo duro è esattamente 11 pollici ed è molto spesso, e anche quando è morbido, c’è un volume enorme nel costume, fanno anche amicizia. (divertente di chiamarmi storpio, gamba del tavolo, ecc.) La mia intenzione era che quando fosse arrivata al negozio si sarebbe tolta la maglietta, esponendo il volume del mio zucchero per vedere la sua reazione. Ancora un po’ e arriva zia Miriam, indossava un camicia bianca in cui lasciava scoperte solo le cosce, mi sentivo molto frustrata perché volevo vedere le sue natiche, ma zia Miriam era diversa, incrociava le gambe da una parte all’altra tutto il tempo, una volta seduta su quella spiaggia corta sedie, sollevava bene la gamba, passando la mano dallo stinco alla coscia dicendo che oggi mi sono rasata le gambe perché sono lisce in quel momento ho notato che indossava un bikini ma sono rimasta nel mio dopo mezz’ora seduta lì lei mi invita a fare una passeggiata lungo la spiaggia, ci avviciniamo alla piattaforma, che in quel momento si muoveva appena. Camminiamo per circa 15 minuti quando zia Miriam, con mia sorpresa, si toglie la maglietta e dice, e Keko, posso indossare questo bikini? Luiz (suo marito) mi ha chiesto di indossare un bikini, è troppo piccolo? Sono rimasta a bocca aperta, non sapevo cosa dire perché il bikini lasciava quasi completamente in vista il seno, coprendo a malapena i capezzoli, la parte inferiore era meravigliosa, davanti c’era un piccolo pezzo di stoffa che copriva a malapena il seno linea della fica e dietro c’era un filo dentro la coda, poi chiede ancora zia Miriam. Come ha fatto Keko a perdere la lingua, a parlare, a dire qualcosa? Ho fatto un respiro profondo e ho detto, sì, è un po’ piccolo, sei quasi nudo, ma va bene. Zia Miriam ride e dice: Keko, togliti questa maglietta e andiamo al mare. Mi tolgo la maglietta e c’è zia Miriam che resta lì qualche secondo senza sapere cosa dire, guardando l’enorme volume che hanno i miei morbidissimi capelli. Il cazzo lo faceva nei miei pantaloncini, dall’espressione della sua faccia non sapevo se il suo cazzo fosse duro o no. Poi sembra svegliarsi e dire, oh mio tedesco, sono un po’ confusa e ride di nuovo scuotendo la testa. Le cose stanno andando bene, ho pensato. Abbiamo camminato verso il mare mano nella mano, zia Miriam ha intenzionalmente tirato la mia mano contro la sua coscia, il bastone ha cominciato ad afferrarmi il cazzo, mentre l’acqua ci toccava. Zia Miriam ha detto che aveva paura del mare e che avrei dovuto abbracciarla. Era stretto, eravamo nell’acqua fino alle ginocchia quando l’ho stretta intorno alla vita. Quando le ho toccato la vita sono quasi andato verso le nuvole, con il movimento delle onde aveva il suo enorme cazzo attaccato al mio cazzo che ormai dava già segni di vita, l’acqua ci ha colpito sulla vita di zia Miriam e le sono iniziati i seni un si gonfia, si indurisce, prima un capezzolo e poi l’altro, quasi perforandole il reggiseno. Ho iniziato a tirarla forte contro il mio cazzo, che ormai era fuori dal mio controllo. Ho sentito quell’enorme culo duro sfiorare il mio cazzo, ha fatto un primo sollevamento. Zia Miriam si rese conto che lì c’era qualcosa di diverso, si girò al mio fianco e ora lasciò la sua coscia contro la mia asta, facendole un altro bel sballo. Zia Miriam cominciava ad spaventarsi perché adesso cominciavo a strusciarmi contro di lei con tanta voglia, continua a guardarmi dritto negli occhi e comincia a gemere, le bacio il collo e abbasso la mano a questa meraviglia della sua grassa il culo, il mio bastone è lì, lì, esplode quasi forte e zia Miriam continua a guardarmi ma adesso a volte chiude gli occhi e dice qualcosa di più, quasi crollando in mare: Keko, che diavolo mi sento nel culo Là? ? Vieni al limite, gli dico, vieni a vedere cosa ho qui. A quel punto ci stavamo già baciando sulla bocca, succhiandoci la lingua come matti. Quando l’acqua ha raggiunto le mie ginocchia è apparso il mostro, la mia canna da 28 cm si è incrociata nel corto, non c’era più spazio la testa enorme che era sulla parte superiore della gamba quasi si è rotta il corto per uscire, allora ha detto guarda qui la bella zia Miriam, guarda cosa ha fatto il tuo culo al mio cazzo. Zia Miriam avrebbe voluto dire qualcosa ma non poteva, si copriva la bocca con entrambe le mani e sospirava, a volte voleva ridere, le ho preso la manina e gliel’ho messa sulla testolina, zia Miriam mi ha semplicemente guardato. Proseguiamo verso l’arena, dove zia Miriam riesce a dire qualcosa. Il mio tedesco, quanto è brutto, quanto è grosso, non riesco ancora a credere ai miei occhi, l’unico cazzo che ho visto in tutta la mia vita è stato quello di Luiz, non guardiamo nemmeno i film porno. L’ho abbracciata forte, ho infilato saldamente il bastone nella sua figa e le ho baciato il collo e le orecchie e per la prima volta le ho stretto i capezzoli dicendole nell’orecchio: c è il mio bastone di Tia Miriam, ci sono 28 cm di cazzo da scopare. Sei molto ricco, ti spezzo tutto. Zia Miriam resta lì sulla spiaggia con una fragorosa sborrata al collo. Un po’ più calma dice: mostrami, mostrami questo bastone, il mio tedesco. Visto che non veniva nessuno ho spento il mostro, quando gli è caduto in bocca riuscivo a malapena a mettergli in bocca la testa del cazzo, ero già abbastanza matto e ho detto: Zia Miriam, immagina come va la fighetta per te. “Non guardare, mi speronerai,” disse. Quando ho sentito che diceva che sarebbe venuta e ho cominciato a versarle in bocca una quantità di sperma come non avevo mai fatto prima, mi sembrava di fare pipì, in tutte c’erano circa 8 sborrate, lei rideva stupita di quello che stava succedendo che il suo viso, la bocca e i capelli fossero tutti in disordine. Il mio cazzo ha cominciato a scendere e lei ha detto forza Keko, andiamo a casa tua, vieni a mangiarmi ovunque, fammi sballare, non ce la faccio più, voglio questo bastone nella mia figa. Da lì siamo andati dritti al mio appartamento, non ci siamo fermati nemmeno alla tenda a cercare cose, zia Miriam si è messa la maglietta e io sono uscito da solo con la maglietta in mano coprendomi il cazzo. A volte mi passava davanti e alzava la maglietta, muovendo le natiche. Eravamo vicini a casa quando inizio ad avere un’erezione e lui mi dice di coprirla con la maglietta perché stanno arrivando 2 donne dalla direzione opposta verso il mare e io mi tolgo di proposito la maglietta davanti a me, entrambe sono paralizzate sul marciapiede. guardandomi il cazzo e uno di loro dopo la nostra visita dice: avrai coraggio tanto non so dove!!!!! Fai impazzire le donne con quel cazzo grosso e poi dicono che le dimensioni non contano, dice Tía Miriam. Quando siamo entrati nell’appartamento, sono andato subito a togliermi i pantaloncini e, afferrandole le natiche, le ho strappato il bikini e sono rimasto lì per qualche secondo a godermi questo monumento di donna. Ho passato l’anno aspettando l’arrivo dell’estate per vedere questa donna grassa e ora lei è qui davanti a me, seni molto carnosi un po’ cadenti e alla fine dei capezzoli neri molto grandi e molto appuntiti, cosce molto spesse con labbra molto morbide pelle, il culo enorme con un fianco di 114 cm e la figa completamente rasata che mostrava labbra piccolissime, ne ho approfittato e le ho già dato una bella leccata sul nascere che era molto forte, lei ha tremato e ha detto: calmati mio tedesco, prendi it con Calmati, non sono abituato a questo genere di cose. Poi si è seduto e ha chiesto di guardarmi per un po’. Rimasi di fronte a lei, con il cazzo che penzolava tra le mie gambe fino al centro della coscia. Lei è rimasta molto sorpresa, ha leccato, baciato la testa, ha infilato la lingua nel buco della testa, ha cercato di afferrare tutto ma la sua mano non si chiudeva a causa dello spessore, mi ha stretto con entrambe le mani e ne era rimasto ancora un pezzo . Gliel’ho messo in bocca, un’altra cosa che l’ha sorpresa è che era sospeso lì, non puntava verso il soffitto, quindi ho detto che doveva essere a causa delle sue dimensioni, stava diventando molto pesante e ho iniziato a picchiarla. in faccia con il bastone. io già Volevo scoparla, siamo andati a letto, zia Miriam si è sdraiata sulla schiena, io mi sono sdraiato sopra con il bastone, le accarezzo la figa e le bacio il collo, le succhio le tette, le mordo gli enormi capezzoli neri e duri, zia Miriam . Ero già disperato e chiedevo: mangiami il tedesco, non ce la faccio più, spezzami, fanculo zia Miriam, fanculo. Tia Miriam ha aperto la sua figa con entrambe le mani e lentamente le stavo penetrando la figa, a poco a poco la testa del mio cazzo stava vincendo la battaglia con una figa molto stretta e piccola, poco più e più della metà dell’asta era già dentro zia Miriam. . Lei ululava, gemeva, urlava e scuoteva la testa come un cane che gioca con un panno in bocca. Ha detto che era la prima volta che si divertiva con un cazzo nella figa, non aveva più forze ed è venuta di nuovo, scuotendo la testa da una parte all’altra come una matta e i suoi gemiti erano mescolati a lacrime e singhiozzo. Ho tirato fuori il cazzo e ho detto dammi la boccuccia, vieni a prendere del buon latte e le ho messo la testa del cazzo in bocca e in pochi secondi ho cominciato a darle una sborrata monumentale in bocca sui peli del viso, zia Miriam . Avevo sperma per tutto. Siamo rimasti fermi qualche minuto, zia Miriam era appoggiata con la coscia sul mio cazzo, che era ancora duro, mi baciava il collo, infilandomi la lingua nell’orecchio, quando mi ha detto: il tuo cazzo è in fiamme, sei venuto . Già due volte ed è ancora dura, sono così felice di vedere un ragazzo della tua età così entusiasta di me, dopotutto ho quasi 50 anni, mio ​​tedesco, voglio chiederti una cosa, sarò molto diretto, lo so L’ho sempre desiderato ma Luiz non l’ha mai fatto, mangiami il culo, seppelliscimi quel bastone nel culo. Zia Miriam si è sdraiata con le natiche all’insù, voleva solo questo, io sono rimasta un attimo a guardare e a passare la mano su quel monumento. Poi zia Miriam ha detto, quanto sei alto? Non puoi immaginare zia Miriam, le ho detto, quanto mi sono masturbata pensando a quel culo, a volte restavo qui alla finestra a guardarti andare muovendo il culo e correndo in bagno per finirmi- anche. Mi sono alzata e sono andata in camera di mia madre a prendere dell’olio idratante, poi zia Miriam si è messa a quattro zampe, le ho spalancato il culo e ho lasciato il buco del culo per un campione, ho appoggiato la testa contro il suo culo, la sproporzione delle dimensioni era qualcosa di impressionante, così ho cominciato a leccarmi il buco del culo, zia Miriam a quattro zampe ha aperto le guance e ha detto: il mio tedesco ho chiesto a Luiz di succhiarmi la figa, voleva scoparmi in bocca, volevo riceverlo. il culo e lui non l’ha mai fatto, ho perso tempo, leccamelo bene il culo. Culo vergine, lecca, lecca aiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii. L’ho unto e ci ho messo un dito, poi due, tre, l’ho preparato un po’ e ho cominciato il sacrificio. J’ai appuyé la grossa tête contre elle et je l’ai forcée, un peu plus et la grosse tête est entrée, tante Miriam avec son visage sur l’oreiller a crié comme une folle et m’a sued de ne pas m’ stalla. Ho messo altro olio sul cazzo, stavo solo giocando con il testone, con il culo già spalancato, poco a poco ci ho messo sopra il resto, l’emozione che mi ha dato vedere questa donna urlare e gemere così. Sono lì da tipo venti minuti, zia Miriam inizia a piangere ma continua a dirmi di continuare a seppellirla, dice che vuole sentire le mie palle che le colpiscono il culo, ancora un po’ e io pesto tutto il culo a zia Miriam, amico. La borsa ora le stava colpendo il culo come voleva, entravo e uscivo molto lentamente guardandola muoversi sotto di me con quel sedere enorme appollaiato. Zia Miriam era così arrabbiata che quando mi sono accorta che aveva fatto a pezzi il cuscino e strappato il lenzuolo con le unghie, mi ha detto: è bello che ti sborri nel culo, è bello avere un bastone così grosso nel culo. . Sono quasi arrivato, ho smesso un po’ di muovermi e ho iniziato a toccare la fessura che era molto dura, dopo pochi secondi è venuta di nuovo, non ce la faccio più e le dico: Tia Miriam ti coprirò il culo, cavolo Esso? Riuscì a malapena a dire, okay, andiamo, andiamo, amico. Le ho dato un gran colpo nel culo, lei è crollata sul letto quasi svenuta, sono rimasta un po’ con il mio cazzo duro nel culo, noi due uno accanto all’altro, piano piano i miei 28 cm sono usciti Là. grande donna Era già tardi e la gente poteva rientrare, zia Miriam camminava a malapena, l’ho aiutata a pulire in bagno e lei è uscita con le gambe semiaperte e zoppicante. Il nostro rapporto sessuale è poi continuato a Porto Alegre e ancora oggi troviamo sempre il modo di scopare.

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