Il cane felice di DOM GRISALHO – parte II

di | 9 de Settembre, 2023

Devo dire che fin da bambino mi immaginavo come lo schiavo di qualcuno, che serviva, veniva usato, abusato, umiliato, smascherato, preso in prestito, punito. Molte cose mi passavano per la testa, ma non avevo idea di cosa fosse. Sono cresciuto con queste visioni e da adolescente ho iniziato a masturbarmi pensando a loro, senza nemmeno sapere che esistesse il BDSM.

Il tempo passava, continuavo a lavorare presso Seu Antonio e la nostra amicizia e quindi la nostra intimità aumentava ogni giorno, mi trattava sempre con molto rispetto e affetto, non lasciandomi mai in una situazione degradante o scomoda, nelle nostre conversazioni elogiava sempre il mio lavoro e che io era proprietaria di una bellezza diversa e l’ho ringraziata dicendo che era molto civettuola, ma ho fatto in modo che capisse che mi piacevano i suoi complimenti. Le sue conversazioni con me non hanno mai portato a sesso sporco o rischioso, anche se diverse volte mi sono ritrovata sveglia a sognare che lui mi afferrasse e mi costringesse a fare qualunque cosa un DOM faccia alla sua cagna. Mi sono bagnata così tanto che avevo paura di bagnare i vestiti che indossavo, perché i miei succhi scorrevano costantemente lungo le cosce e le gambe quando ero eccitata. Già immaginavo Antonio come il mio SIGNORE e PADRE e me come il suo schiavo. È stato sempre molto gentile, ma questo non gli ha impedito di lanciarmi con discrezione qualche occhiata, soprattutto al sedere, ha cercato di mettermi in controluce in modo che la gente potesse osservare la mia figura e chissà, magari scattare la foto. iniziativa .
Una notte, dopo aver sognato il mio capo, mi sono svegliato molto emozionato e al mattino per prima cosa ho preso una siririca per poter giocare il resto della giornata. Quel giorno stavo andando a fare le pulizie e pensai di provocare Antonio, sono sempre stata discreta nei miei comportamenti e nel mio modo di vestirmi, ma il mio corpo bruciava, nel vero fuoco ero così emozionata, volevo entrare . in ogni modo possibile essere molestato dal mio capo, perché prendesse l’iniziativa e si sottomettesse fisicamente a me, perché mentalmente gli appartenevo già.
Naturalmente voleva fare qualcosa con il signor Antonio. In effetti, volevo fare tutto con lui. Ha risvegliato in me desideri che sapevo di non poter controllare. Ho immaginato tutte le cose che morivo dalla voglia di fare. Lo immaginavo che mi spogliava completamente e mi buttava sul letto, o mi metteva sul tavolo per leccarmi e mordermi i seni, o mi faceva sdraiare sul pavimento. Mi immaginavo in ginocchio ai suoi piedi, mentre lui mi metteva il suo cazzo in bocca e io lo succhiavo con grande passione. Lo avrei motivato il più possibile, ma senza che capisse che volevo farmi fregare, volevo che pensasse che avevo vinto.
Quando sono arrivata al lavoro mi sono cambiata e ho indossato un vestito molto carino, corto e abbastanza trasparente che lasciava scoperte le mie mutandine, si potevano vedere chiaramente le curve del mio corpo. È stata una sensazione meravigliosa, mai provata prima. Mi sono sentita viva, desiderata e la grande prova è avvenuta, poco dopo essere arrivata. Con il cuore a mille, rimasi con le spalle al lavandino, tagliando le verdure e facendo finta di non sentirlo. Arrivò in cucina e si fermò sulla porta, sentii gli occhi emozionati del capo che mi ammiravano, e decisi di provocare, aprendo continuamente le gambe, perché quando la luce del sole colpiva il mio corpo, metteva in risalto le mie forme. . ancora più fisico. Chissà, avrebbe allungato la mano e mi avrebbe afferrato, era tutto ciò che volevo, ho iniziato a sentire come se le mie mutandine fossero bagnate e il mio respiro fosse accelerato. Dopo qualche secondo Antonio è andato in bagno, cosa ha fatto? Hahaha. Ma non è successo nulla per il resto della giornata, ero frustrato, ma avrei comunque reso quest’uomo il mio PROPRIETARIO e PADRE.
Un’altra volta venne a pranzo e andò a fare la doccia, sentii il rumore dell’acqua che cadeva e mi incuriosiva, quando mi faceva impazzire e mi vedevo fare una cosa che non avevo mai fatto a casa, andavo discretamente e guardavo. Attraverso la porta semiaperta del mio capo nudo sotto la doccia, questa situazione insolita mi ha emozionato, con il cuore che batteva ho visto quest’uomo grosso, ben curato, senza grasso in eccesso, con un corpo virile, quasi senza pancia, con un cazzo . un po’ più grande di quello di mio marito, ma molto grosso, molto più grosso di quello di Quirino eppure il suo cazzo era un po’ duro, un po’ flaccido, aveva voglia di diventare duro, ero super arrapato vedendo il suo corpo nudo, mi tremavano le gambe e la figa era tutta inzuppata di desiderio, quasi cadevo a terra e non resistevo, finivo per colpirmi forte proprio lì ammirando questo meraviglioso maschio che tanto desideravo e desideravo. Ma quando ero soddisfatto tornavo in me e correvo ai miei compiti con le gambe tremanti, spaventato a morte che potesse scoprire che lo avevo visto nudo. Questa situazione mi ha riempito di un’eccitazione incredibile e quel giorno non sono riuscita a pensare a nient’altro, tranne al mio affascinante capo e a come dimenticare questo grosso, bellissimo cazzo, immaginando che mi avrebbe schiaffeggiato e succhiato dolcemente. bel cazzo e finalmente irruppe dentro di me da davanti e da dietro. E sono entrato nella Siririca e pensando a tutto quello che poteva succedere tra noi due, sono rimasto stupito da questo bel maschio. Ma quando ero soddisfatto tornavo in me e correvo ai miei compiti con le gambe tremanti, spaventato a morte che potesse scoprire che lo avevo visto nudo. Questa situazione mi ha riempito di incredibile eccitazione e non potevo pensare a nient’altro quel giorno se non al mio adorabile capo e a come dimenticare questo bellissimo grosso cazzo, anche immaginando che mi avrebbe schiaffeggiato e mi avrebbe fatto succhiare dolcemente. il suo bellissimo cazzo e finalmente mi penetra da davanti e da dietro.
Quando è uscito dalla doccia e mi ha invitato a pranzo con lui, ha dichiarato che la mia presenza gli avrebbe fatto molto piacere, con la visione di questo bell’uomo ancora nudo nella mia mente, non potevo rifiutare l’invito, il pranzo è andato piacevolmente, abbiamo parlato di varie cose, e gli ho confessato il mio matrimonio, non sono entrato nei dettagli più intimi, ma gli ho dato diversi indizi del mio malcontento e lui gli ha fatto capire la delusione che ho avuto quando mi sono sposata . perché i rapporti sessuali con questo incompetente erano pessimi e mio marito, sebbene lo amassi, non provava piacere a letto. Ho parlato un po’ di BDSM, che avevo letto e trovato interessante, e curiosamente Antonio mi ha sorpreso ancora di più, perché sapeva molto sull’argomento e mi ha detto molte cose, gli ho detto che non sapevo nulla, dato che noi ha parlato mi ha dato con molta intelligenza le sue idee su cosa avrebbe dovuto fare se mi avesse voluto come schiavo, mentre mi faceva domande su quello che pensavo, io gli ho risposto, non ho nascosto nulla e nel modo più sottomesso possibile, mi ha dato avevo le farfalle nello stomaco, di paura ed eccitazione allo stesso tempo, perché avevo a che fare con un Maestro e non sapevo che il suo soprannome nel BDSM era DOM GRISALHO. Ero sorpreso, dopotutto avevo trovato qualcuno che capiva davvero la materia che desideravo tanto imparare fin da quando ero bambina. Chissà che adesso il signor Antonio prendesse l’iniziativa per possedermi, non sopportavo di stare vicino a questo meraviglioso maschio e non poter fare nulla, ma non volevo prendere l’iniziativa affinché non lo facesse penso di essere una puttana (ma volevo tanto essere sua e ovviamente posso essere la tua puttana). Siamo rimasti a parlare di questo argomento fino alle 5 del pomeriggio circa quando sono tornato a casa, ma siccome era già tardi si è offerto di portarmi con me e ovviamente ho accettato, nell’angolo mi ha dato un bacio bagnato sulla guancia, proprio accanto a le mie labbra… Mi sentivo frustrato, pensavo davvero che mi avrebbe scopato, ma ho pensato che fosse solo questione di tempo e che avrebbe preso il sopravvento. Quando sono tornato a casa ho preso almeno tre granchi, è stato difficile calmarmi. Ma sognavo quello che desideravo tanto: essere posseduto dal mio MAESTRO…
– da seguire –
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