Ho scopato la figa della mia matrigna

di | 24 de Settembre, 2023

Qui vi racconto come Carlos, un diciottenne bianco, muscoloso e bello, ha cominciato a scoparsi la mia matrigna. Ebbene, tutto è iniziato in una calda notte d’estate, ero tutto il giorno a casa della mia ragazza, dove lei e sua madre Jaqueline vivevano sole. Jaque era una madre single sulla quarantina, con un bel corpo, cosce grosse e un bel paio di tette, per non parlare dell’abbronzatura, che mi faceva impazzire ancora di più.
Quella sera Jaque ci aveva preparato uno stroganoff buonissimo, un’ottima cena accompagnata da tanta birra. Dopo aver mangiato, la mia ragazza, che era un po’ debole con l’alcol, era già un po’ ubriaca, così è andata in camera sua e si è addormentata mentre io sono rimasta ad aiutare sua madre a lavare i piatti.
Doña Jaque si alzò, un po’ turbata dall’alcol, prese i piatti e li portò nel lavello. Allora sono rimasto al tavolo, a bere un’altra birra e a guardare questo bellissimo panorama. La signora Jaque indossava una camicia bianca molto corta che lasciava vedere quelle cosce che mi facevano impazzire, e il top era molto scollato e lasciava vedere il lato del suo seno con quella deliziosa linea del bikini.

Colpito dall’alcol, sono diventato duro come una roccia guardando questa scena, ma subito dopo la signora Jaque mi ha chiesto di chiudere la finestra davanti al lavandino. Mi alzo cercando di nascondere l’erezione, mi avvicino a lei e mi allungo cercando di chiudere la finestra senza strofinarle contro il mio cazzo duro, quasi perdo l’equilibrio ma le appoggio una mano sulla schiena sentendo il suo corpo caldo come il fuoco, tremante. con il mio tocco. Sono riuscito a chiudere la finestra ma sono sicuro che ha sentito il mio cazzo toccarla.
Dopodiché mi sono seduta, ma lei mi ha ricordato, questa volta di mettere delle pentole nella credenza sotto il lavandino, ho preso le pentole e le ho messe nella credenza, avvicinando la faccia a quelle cosce. Notò che il mio viso era vicino e sembrava che stesse avvicinando ancora di più la gamba al mio corpo, quindi non potei evitarlo e le posai un leggero bacio sulla parte posteriore delle cosce. Poiché non diceva nulla, le ho dato un altro bacio più alto, poi ho continuato a baciarlo, andando su, su fino a quando non sono stato vicino a quel bel culo.
Dal nulla ha lasciato cadere i piatti e si è girata, ho pensato che ora finalmente mi avrebbe maledetto e sono rimasta lì a guardarla.
Lei mi ha semplicemente guardato, mi ha fatto un piccolo sorriso e ha detto: “Non ho detto basta”.
Poi sono impazzito, non potevo credere a quello che stava succedendo ma ho afferrato quelle cosce e ho continuato a baciarle, andando sempre più in alto. Ho tirato su un po’ la maglietta e ho visto queste mutandine bianche quasi trasparenti, molto bagnate. L’ho immediatamente tirata di lato, già attaccata alla sua figa, e le ho leccato la figa molto profondamente, cosa che le ha fatto emettere un forte gemito. Ho continuato a succhiare forte quella figa bagnata e sudata che era così deliziosa mentre lei si copriva la bocca per non urlare così forte, ma nonostante ciò sentivo che mi veniva davvero bene in bocca.
Dopo aver succhiato molto, ho provato a metterle due dita nella figa, ma lei mi ha preso la mano, mi ha sollevato e mi ha spinto contro il muro dicendo: – “Adesso tocca a me”.
Mi ha tirato giù i pantaloncini e la biancheria intima, assetata del mio cazzo, non ne aveva uno da molto tempo. Ha afferrato il mio cazzo, che già pulsava, e se lo è messo direttamente in bocca, sono quasi venuto subito, ma lei ha continuato a succhiarmelo come non avevo mai sentito prima, avevo la sensazione che me lo avrebbe succhiato a fondo con suo. bocca. Dopo aver bagnato il mio cazzo non ce la facevo più, l’ho fatta alzare, le ho sollevato una gamba, le ho tolto le mutandine e ho spinto il mio cazzo nella sua figa. Ha urlato di piacere mentre le scopavo la figa e iniziava a baciarmi molto bene. Non mi ero mai sentito così eccitato in vita mia, afferrando quella coscia e allargando la sua figa allo stesso tempo, ho sentito la sua lingua nella mia bocca.
Dopo averla scopata tanto, ho tirato fuori il cazzo e l’ho girata verso di me. Lei si alzò e si appoggiò al muro per chiedere di essere scopata.
Le ho tolto le mutandine, le ho tirato su la camicia da notte e ho visto quel culo abbronzato foderato di bikini, il suo buco del culo lampeggiante e la sua deliziosa figa gocciolante che praticamente implorava il mio cazzo. L’ho afferrata forte per la vita e gliel’ho infilato tutto nella figa, facendola urlare per l’eccitazione, mentre lo infilavo ho sentito la sua figa stringersi attorno al mio cazzo, fino ad arrivare ad un punto in cui non potevo più resistere. e ho dovuto venire in quella figa. . Sono arrivato così lontano che le è corso lungo le cosce, facendola venire intensamente, raschiando il muro.
Dopo che siamo tornati insieme, ci siamo rimessi i vestiti. E quella è stata la prima di tante cose pazzesche che abbiamo fatto insieme e forse ve lo racconterò qui se a qualcuno è piaciuto.

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