Ho scopato il mio collega sposato – Storie erotiche

di | 18 de Novembre, 2023

Ebbene, mi chiamo Guilherme e questo è successo quando avevo 17 anni. Stavo facendo uno stage presso una concessionaria di automobili qui alla RS e ho finito per incontrare Vanessa, che aveva appena iniziato a lavorare presso l’azienda. Vanessa era una bionda, alta 1,70, con un culo grosso e tette medie, aveva 35 anni ed era sposata, io sono 1,70, con un corpo atletico e un cazzo spesso 18 cm. Io e Vanessa siamo diventate amiche, eravamo dello stesso settore in azienda, parlavamo di argomenti diversi, finché un giorno abbiamo iniziato a parlare di sesso e lei mi ha detto che suo marito non aveva potere, era disconnesso e all’improvviso mi ha detto: Ah Gui, se fossi più grande.

Ho risposto: l’età di Vanessa non conta, ciò che conta è un lavoro ben fatto.
Lei fece un sorriso molto malizioso e disse che sarebbe stata la cosa più folle di sempre. Quando tornai a casa tardi quel pomeriggio, ricevetti un messaggio da Vanessa che diceva: Hai la resistenza per guidare una 35? Ti aspetto domani pomeriggio qui a casa mia, sarò sola fino a domenica!
Il giorno dopo ho lasciato il lavoro e siamo andati direttamente a casa sua. Quando siamo arrivati ​​sembrava una leonessa che volesse mangiarmi, mi ha buttato sul divano. Il mio cazzo stava già per esplodere e lei era in ginocchio, ho iniziato a strapparle i vestiti, Vanessa indossava un perizoma bianco e senza reggiseno. Ho iniziato a succhiarla ovunque, tette, figa, gambe e tutto ciò di cui avevo bisogno, poi è stato il suo turno di scendere sul mio cazzo e di leccarlo come se fosse un gelato. L’ho portata a letto e le ho sbattuto forte la figa rosa, mi sono messo a quattro zampe, di lato, mi sono fatto cavalcare, è stata una notte epica, stavo scopando una vera donna che sembrava una macchina a letto, per finire spento. Mi ha dato il culo. L’ho messa a quattro zampe e le ho sculacciato il culo, poi sono entrato in quel culo gigante, lasciandolo tutto bagnato.
È stata la nostra prima notte, ce ne sono state altre, ma di questo vi parlerò un altro giorno.

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