Ho mangiato mio padre al ranch.

di | 16 de Ottobre, 2023

Ciao di nuovo, come promesso, torno per raccontarvi come ho scopato mio padre per la prima volta. Ebbene, dopo avermi tolto il gesso dal braccio, io e mio padre abbiamo continuato a fare l’amore, non così spesso e ogni volta ero solo passivo, non che fosse brutto sentire quel cazzo delizioso nel culo, sentire quel petto peloso che mi sfregava contro la mia schiena. , ma volevo qualcosa di nuovo per infilare il mio cazzo in quel culo peloso. Mio padre però non gli ha mai dato una possibilità, ogni volta che iniziavo a massaggiargli il sedere cambiava posizione, quindi ho deciso di mettere da parte questa cosa per un po’. Due mesi dopo all’ora di pranzo mio padre disse che la prossima settimana sarebbe andato in vacanza e che non pescava da un po’ e stava pensando di andarci, mia mamma disse subito tutto dicendo che non ci avrebbe nemmeno pensato. perché ogni volta che andava al ranch tornavo pieno di zanzare, le raganelle e i rospi mi facevano schifo, e siccome il ranch non riceveva nessuno da anni probabilmente era stato invaso da questi animali oltre alla foresta, ai serpenti e alla terra come avrebbe dovuto essere. Mio padre diceva che stavo esagerando e che pescare sarebbe stato fantastico per rallentare i ritmi di lavoro, respirare un po’ d’aria fresca, smettere di ascoltare il rumore delle macchine e dei clacson e ascoltare semplicemente il suono della natura, sdraiarsi su un’amaca, nuotare nel fiume sarebbe bello rilassarsi. Ero un po’ titubante perché lì non c’era la corrente elettrica, non aveva senso portarmi il cellulare, niente televisione, doccia calda, ma in compenso avrei avuto mio nonno tutto per me senza nessuno intorno, senza preoccuparmi ho accettato. Mio padre disse: _ Sarebbe bello avere una settimana solo con padre e figlio come figlio. _ E mi sono ricordato delle lezioni _ I tuoi voti sono buoni, hai già superato quasi tutte le materie, mancano solo pochi punti per matematica e fisica, è vero? _ Che it Anche papà, non mi serviranno nemmeno gli esami finali, solo con il lavoro ce la farò. _ Questo è il mio ragazzo, pensavi che mi fossi appena iscritto alla tua newsletter? Ti seguo ancora e tra solo una settimana non avrai più problemi. La settimana ha impiegato un po’ a passare, penso fosse l’ansia, ma finalmente il giorno è arrivato. La mattina presto mio padre bussò alla porta della mia camera da letto. _ Svegliati figliolo, è l’ora, porta la valigia, è pronta, vero? Mi sono alzata, ho messo dei pantaloncini e una canottiera, ho aperto la porta e ho detto che ero pronta, ho sbadigliato, mi sono stirata, ho preso la valigia, ho incontrato mio padre nel corridoio, era già lì, ha preso la mia valigia e ha detto vado a prendere un caffè, appena finisco partiamo. Già per strada dissi a mio padre che ero molto felice di andare con loro due, lui disse che sapeva che mia madre non sarebbe andata e che avremmo dovuto proprio riordinare la cabina, ma era così . Sarebbe molto bello. A metà strada, di tanto in tanto metteva la mano sul mio letto, ma io non me ne rendevo nemmeno conto, continuavo a guardare il paesaggio dalla finestra e ad ascoltare la musica. All’improvviso mi ha detto: _ Sai cosa ho sempre desiderato fare? _ Io papà? _ Qualcuno mi faceva un pompino in mezzo alla strada mentre guidavo ma tua madre non voleva mai, avevo paura che qualcuno lo facesse Guardami. . _ Penso che sia pericoloso guidare, ma se vuoi fermare la macchina sul ciglio della strada, lo farò, sarà stressante se qualcuno passa, ma se vuoi: “Ho appena finito di parlare e lui già mise la macchina sul ciglio della strada.” la strada e aprì la bocca sul suo cazzo, che era già bagnato, dopo il suo arrivo continuammo, ci fermammo in un negozio nell’ultima cittadina vicino al ranch, ne comprammo due cestini per il pranzo e qualche panino e ci siamo registrati, le erbacce effettivamente era un po’ alto, dentro era sporco, abbiamo fatto una pulizia di base, abbiamo portato le valigie, abbiamo steso l’amaca, abbiamo mangiato il marmitex e abbiamo messo tutti nella amache, dopo aver dormito un po’ per riposarmi mio padre mi ha chiamato e mi ha detto che voleva scoparmi sull’amaca, ha portato del lubrificante che ha insistito per mettermi nel culo e io mi sono seduta sul suo cazzo davanti a lui nell’amaca, ho mi sono arrampicato baciandolo sulla bocca e sul petto villoso, gli ho voltato le spalle e me ne ha messo parecchio dentro, nel culo, siamo andati al fiume, l’acqua era gelata, ma abbiamo comunque fatto il bagno. Non siamo rimasti a lungo al fiume, si stava facendo buio e faceva freddo rapidamente, quindi siamo tornati al rifugio. Ci preparammo un panino, ci sdraiammo sul materasso che avevamo cambiato e ci abbracciammo per scaldarci, cosa che non durò molto. Comme c’était délicieux pour mon père de me border, ces poils sur sa poitrine qui me chatouillaient le dos, il m’embrassait dans le cou, dans les oreilles… Poiché un’idea è il luogo in cui j’ai immédiatement mise in pratica. Ho chiesto a mio padre di fottermi la bocca, non ha perso tempo ed è venuto e l’ha messo finché non mi ha sentito la gola e l’ha tirato fuori quando gli ho stretto il culo. Mi è venuta la pelle d’oca, anche a me piace molto, ho cominciato ad allargargli le natiche per leccargli il buco del culo, lui ha provato a girarsi ma non glielo ho permesso, ero determinata, ho cominciato a leccargli il buco del culo lasciandolo sbavare. , ha iniziato a gemere, ho preso il lubrificante e ho iniziato a mettergli un dito dentro, ha gemito più forte, gli ho detto di rilassarsi, gli ho succhiato il cazzo e gli ho messo due dita dentro e fuori dal suo culo stretto, gli ho detto di prenderlo tutto su. Quattro, non voleva, ho detto che era l’unico che mi mangiava, che anch’io volevo scopare con qualcuno e se lui non voleva, va bene, lo avrei trovato. Qualcun altro mi ha portato dentro per un bacio e io ho resistito un po’ ma alla fine ho ceduto. Mi ha succhiato forte la lingua, ha afferrato il mio cazzo e lo ha succhiato molto, lasciandolo molto viscido e duro, ho messo un po’ di lubrificante sul suo cazzo, le ho allargato il culo peloso, ho applicato altro lubrificante e ho iniziato a inserirlo. Mio padre cominciò a urlare, io cominciai un movimento lento da un lato all’altro, a poco a poco lui si rilassò e cominciò a montarmi il cazzo e cominciò a urlare: _Dai figliolo, mangiami delizioso, tutto qui, più veloce, più veloce, siediti che mi hai piantato nel culo, moccioso pervertito! Impazzivo sentendo queste cose, prima erano solo gemiti, forse perché eravamo a casa o qualche volta in macchina, acceleravo, davo il massimo, più forte che potevo aggrappandomi alla sua vita. Sentivo il sudore che mi scorreva lungo la schiena, anche mio padre era tutto sudato, gemeva, urlava, ho cominciato a baciarlo e a mordergli il collo, le sue orecchie gli passavano la lingua sulla schiena, sentendo il suo sudore e penetrandogli in profondità nel culo quando ha rallentato giù. Ha cavalcato con più intensità sul mio cazzo. Ho annunciato lo sperma, sono venuto, sono venuto spesso nel suo culo stretto e caldo, si è sdraiato, mi ha chiamato sopra, mi ha baciato e siamo rimasti lì a riposare, ha detto che era fantastico, all’inizio faceva male. ma dopo che il suo culone è diventato più grande e si è rilassato è stato fantastico, avremmo scopato sempre da ora in poi, lo avrei dato a lui e lui a me soprattutto questa settimana.

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