Finalmente ho un proprietario: storie erotiche

di | 2 de Novembre, 2023

Ho conosciuto Lucas in un centro commerciale, ho 32 anni, bianco, corpo liscio, lui ha 53 anni, capelli grigi, un uomo molto allettante. Nous avons parlé et il s’est vite rendu compte que j’étais un gay enfermé, il m’a dit qu’il aimait baiser un pédé mais qu’il était dominaur ed et esigenti, alors il m’a donné son adresse et m ‘ha detto :

– Se vuoi incontrare un vero uomo, presentati a questo indirizzo alle 21:00.

Lo ha detto e se n’è andato, lasciandomi con un dilemma, ero pazzo di desiderio, ma con una certa apprensione, desiderio di realizzare un vecchio feticcio e paura dell’ignoto. In questo dilemma mi sono deciso all’ultimo minuto, e sono arrivato all’indirizzo indicato da Lucas alle 21:15, lui ha aperto la porta e mi ha detto di entrare e lì ho ricevuto un forte schiaffo in faccia e ho sentito il suo forte schiaffo . voce:

– Dammi una birra.

Invece di protestare, andai al frigorifero, presi un bicchiere di birra e lo servii a Lucas.

“Va bene, ragazzo, mettiti in ginocchio e ti darò istruzioni.”

Mi sono inginocchiato ed istintivamente ho evitato di guardare questo maschio spettacolare, poi ha cominciato a parlare:

– Urina d’ora in poi se vuoi appartenermi devi seguire le mie regole e sono queste:

D’ora in poi hai un solo desiderio: imparare a servirmi e soddisfarmi.

Il tuo corpo mi appartiene, io decido cosa vuoi, tu obbedisci.

Parli solo quando te lo dico io.

Se capisci tutto e sei d’accordo, di’ sì, da questo momento sono del Signore, se non sei d’accordo, voltati e vattene.

Ci ho messo un po’ a pensare a tutto quello che mi ha detto, era davvero quello che desideravo da tanto tempo, ma non ho avuto il coraggio di cercarlo, è successo dal nulla, e ho capito che accettando il mio la vita sarebbe cambiata radicalmente e definitivamente, ma in realtà volevo e dicevo:

– Sì signore, accetto le sue regole e mi arrendo.

Ho ricevuto un altro schiaffo, ora molto più forte, che mi ha fatto cadere a terra.

– Ascolta, io appartengo tutta al Signore, come ti ho detto, piccolo mascalzone.

Mi sono inginocchiato di nuovo e:

– Sì, signor Lucas, appartengo interamente al Signore.

Lui sorrise e mi ordinò:

– Bambina, spogliati completamente e metti un grembiule in questo cassetto.

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Mi sono spogliata, ho tirato fuori dal cassetto il grembiule, era rosa e c’era scritto: Io appartengo al signor LUCAS. Mi sono messo il grembiule e mi sono inginocchiato di nuovo aspettando altri ordini, volevo davvero vedere e sentire il cazzo del mio padrone, ma invece ha ordinato:

– Metti in ordine il soggiorno, pulisci la cucina e fammi un panino, pezzo di merda.

Un po’ deluso ho fatto come mi era stato detto, dopo aver pulito tutto ho consegnato il pranzo al signor Lucas e mi sono inginocchiato accanto a lui.

– Beh frocio, fin qui sembra che tu impari in fretta, ma d’ora in poi vedremo se ti aiuta, toglimi scarpe e calzini e baciami e accarezzami i piedi mentre mangio. Mi sono tolta velocemente le scarpe e i calzini con molta attenzione, e ho messo la bocca sul suo piede, era pulito e profumato, mi aspettavo di sentire un odore forte, purtroppo non era così, il mio Signore è molto pulito, dopo averlo baciato. Li ho succhiati uno ad uno, poi ha finito la merenda e mi ha detto:

– Merda, adesso inizio ad allenare la tua bocca, alzerò la testa e spalancherò la bocca.

L’ho fatto, poi lui si è aperto i pantaloni ed ha tirato fuori un bellissimo cazzo, circa 20 cm, grosso, rosso, bellissimo, mi ha messo il suo cazzo in bocca, l’ho chiuso e ho cominciato a succhiare con entusiasmo questo membro delizioso, ne è venuto un altro enorme fuori. schiaffo.

– Per caso, bastardo, ti ho detto io di succhiare qualcosa? Oppure ti ho detto di tenere la bocca aperta?

– Perdonami signore, non ho resistito, che cazzo meraviglioso hai.

Ho ricevuto un altro schiaffo.

– Nemmeno io ti ho detto di dire niente, tieni solo la bocca aperta e ti scoperò come voglio.

Mi sono messo in posizione e ho aperto la bocca più che potevo, ha messo tutto quello che poteva in un colpo solo, ho avuto un conato di vomito, ho soffocato e ho iniziato a sbavare, ha tirato fuori il suo cazzo, mi ha lasciato respirare un po’ e l’ha rimesso dentro il suo posto. Ho ripetuto più volte l’operazione, sbavavo sempre di più sul suo cazzo, a lui non importava, anzi, il mio disagio aumentava la sua eccitazione, ha continuato a scoparmi la bocca finché non ho urlato, ha spinto il suo cazzo più in profondità che poteva. quanto più possibile in gola e mi ha versato una buona quantità di sperma in profondità nella mia bocca, è uscito dalla mia bocca, ho ingoiato tutto il suo sperma caldo e delizioso e finalmente ho potuto respirare, poi ho sentito:

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– Ragazzo, mi piaceva quella bocca, prima o poi imparerai a prendermi il cazzo come piace a me, senza sbavare così, ora puliscimi il cazzo e poi asciugami il pavimento con la lingua.

Ho preso quel cazzo delizioso, ormai mezza pompa, e ho iniziato a leccarlo pulito, poi ho potuto sentire il sapore di quel cazzo, ho capito subito che sarei stata davvero schiava di questo cazzo che mi aveva quasi distrutto la gola, ho finito. pulire il cazzo del mio proprietario. , pulii il pavimento e rimasi in ginocchio, a testa bassa, in attesa di ulteriori ordini.

– Bravissimo stronzetto, impara, ti curo io, puoi succhiarmi il cazzo come vuoi, poi vedrò come ti sta il culo.

Che bello avere questo cazzo in bocca, e mentre succhiavo ho fatto scorrere la lingua dalla testa ai testicoli, ho baciato la testa, ho leccato i testicoli, l’ho ingoiato intero, ma ora con calma e l’ho controllato ingresso finché non l’ho toccato. gola, penso che potrò passare tutta la vita con questo cazzo in bocca. Ma il mio padrone voleva di più, mi ha tirato i capelli, mi ha messo a quattro zampe e ha cominciato a ispezionarmi il sedere, ha cominciato facendo scorrere lì il dito, poi ha inserito un dito:

– Anche se non è vergine, quel culetto è comunque sodo, piccola puttana.

Mi sono voltato estasiato quando l’ha detto.

– Okay puttanella, allora ti scopo e ti faccio un favore, ti lascio lubrificare il mio cazzo con la tua saliva, hai pochi secondi per scoparmi davvero. bagnato, allora te lo presenterò.

Questo mi ha fatto tremare, spaventato dal dolore e arrapato, ho sbavato sul cazzo e ho aspettato lo stupro, lui ha messo quel cazzo caldo all’entrata del mio culo, e ha spinto dolcemente, l’inizio della testa è entrato, e ho pensato: Sarà meglio pensare, beh lentamente, mi lascerà abituare, che errore, non appena la testa è arrivata all’entrata del mio culo, con un movimento veloce mi ha messo tutto il suo cazzo nel culo. un urlo fortissimo, non avevo mai sentito un dolore così forte, mi sentivo davvero spaccato in due, lui ha aspettato un po’, il dolore si è calmato, ma poi è iniziato il movimento del cazzo, e prima molto veloce, facendomi sentire ogni asta del suo cazzo e lui urlò di dolore, continuò a non preoccuparsene finché pochi minuti dopo urlò e mi versò il suo sperma in profondità nel culo, che sollievo, sentii il suo cazzo contrarsi e lasciare il mio culo, si sedette e disse:

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– Pulito, ragazzo.

A quattro zampe ho pulito il cazzo che mi era appena entrato nel culo, poi mi ha detto di aprire la bocca e aspettare, si è alzato e:

– Viadinho, adesso ti faccio un buon prezzo, non sprecarne nemmeno una goccia.

E ha fatto la pipì, mi ha fatto molta pipì in bocca, ho fatto del mio meglio, ma non sono riuscita a ingoiarla tutta, una parte è scappata ed è caduta a terra.

– Pezzo di merda, sprecherai la mia urina?

– Mi dispiace, signor.

Ha preso la cintura, mi ha dato due grosse leccate sul sedere, mi ha detto di pulire il pavimento con la lingua, ha fatto la doccia ed è andato a dormire. Ho fatto quello che mi ha detto, e sono andato anch’io sotto la doccia, e poi ho iniziato a pensare a cosa mi ero cacciato, a quanto dolore provavo, a come ero diventato un completo zerbino, senza alcuna volontà mia. proprio, e quando mi sono accorto che avevo una puttana con il cazzo duro sotto la doccia, ho pensato di masturbarmi per venire, ma prima di iniziare ero preoccupato: il mio padrone mi avrebbe lasciato venire, quindi ho finito la doccia e sono andato in camera da letto a Continua. Le mie ginocchia aspettano che il mio padrone si svegli.

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