Fare sesso in ospedale – Storie erotiche

di | 25 de Ottobre, 2023

Sono molto focoso e questa storia è accaduta qualche tempo fa con un mio ex ragazzo. Abbiamo avuto un rapporto estremamente attivo. Si lamentava del fatto che la mia libido era troppo alta, ma si comportava comunque bene in “cuoio”. Ho sempre avuto una passione per il sesso in posti insoliti e uno di questi era in ospedale! Un parente è stato ricoverato in ospedale e io ero una delle persone che lo accompagnavano. Il mio ex ragazzo veniva sempre a cercarmi. E quel giorno si era svegliato arrampicandosi sui muri, anche dopo una calda notte di sesso. L’ospedale apparteneva all’esercito ed era composto da tre parti chiaramente divise: l’ambulatorio, il pronto soccorso e le corsie. Ero nella stanza e avevo passato l’intera giornata ad analizzare ogni parte dell’ospedale per vedere dove avrei potuto esaudire il mio desiderio senza ulteriore rischio di essere scoperto, letteralmente, con la bocca su un cazzo caldo! Ho notato il cambio della guardia notturno e che la clinica non era del tutto chiusa. Durante la giornata gli mandavo un messaggio per dirgli che sarei andata a mangiare in un posto che avevo sempre desiderato. Ero molto emozionato durante il giorno, ma l’adrenalina mi consumava. Bene, è arrivato, ed è arrivato profumato di sesso! Abbracciarmi da dietro e dimostrarmi che era pronto fin dall’inizio… Il che mi ha reso ancora più pazzo. Gli ho detto che sarebbe arrivato il momento e che non poteva lamentarsi, ma semplicemente obbedirmi, perché aveva molta paura. Con l’avvicinarsi del cambio dell’ora siamo scesi e stavo aspettando vicino all’ingresso della clinica, quando il soldato di guardia alla stanza si è allontanato gli ho detto che era ora. Non voleva entrare subito, ma gli ho detto che volevo sentirmi una puttana lì dentro, mettendomi un dito in bocca, che odorava di acqua! In quel momento entrò lui… Andammo in un ufficio, chiudemmo la porta e accendemmo la torcia del cellulare, per non lasciare la stanza completamente illuminata e darci il tempo di finire quello che volevamo. Dentro c’era un camice da laboratorio. Si è vestito bene ed è dell’umore giusto per il mio costume! A questo punto la mia figa stava già pulsando, volevo solo scopare!!!!!! Mi ha detto di sedermi sulla barella e di sbottonarmi la camicetta, ho obbedito. Con la sua faccia da cucciolo, mi ha tolto le tette dal reggiseno, ci ha messo la mano sopra e mi ha chiesto cosa c’era che non andava… Ha detto che erano molto arrapate, che avevano bisogno di essere allattate e basta. la sua bocca su di loro. Mi sento così caldo sui capezzoli che mi sborro sopra. Volevo iniziare a venire in quel modo, ma lui non me lo ha permesso. Mi ha afferrato per i capelli e mi ha detto di togliermi i pantaloni e di tornare sulla barella. Mentre mi tirava i capelli e mi baciava, io ho obbedito e me li sono tolti con una velocità gigantesca… mi sono tolto le mutandine, quando se ne è accorto mi ha chiesto perché le avevo tolte, perché voleva strapparmele dal corpo. Ho sempre desiderato che lo facesse… Ci siamo lasciati e lui non ha rotto, ma solo sentirlo mi ha fatto tremare tutto il corpo. Sono tornata sulla barella, ho succhiato di più il seno, ho cercato di trattenere i gemiti e non ci riuscivo. Nel frattempo mi toccava la figa e mi metteva le dita in bocca, completamente bagnate dalla mia erezione. Tremavo… avrei voluto urlare… urlare… ma non potevo… mi ha allargato le gambe ed è caduto nella mia bocca… il nostro…. In pochi istanti della mia vita, ho provato così tanto piacere che sono venuto più volte di seguito, una dopo l’altra, per circa 5 minuti. La sua faccia era solo il mio sperma, lo sperma che avevo ricevuto baciandolo e succhiandolo mentre si seppelliva nella mia figa, facendomi impazzire di nuovo dal desiderio. L’ho spinto giù dal tavolo, sono andato nello studio del medico e ho guardato le carte, chiedendogli di scoparmi. Ha infilato il suo grosso cazzo nella mia figa così forte che non ci ho messo molto a venire di nuovo. Questa volta faccio più rumore. Mi ha chiuso la bocca con la mano e ha detto che voleva vedermi urlare adesso…. Mi ha allargato le natiche così da avere il culo spalancato e ci ha sputato sopra. Ho provato a chiedergli di non farlo perché era troppo delizioso, ma non mi ha ascoltato. Cominciò a insistere, senza ascoltare le mie esitanti richieste. Ma presto fui io a tirarlo per il culo per cercare di farlo affondare più profondamente dentro di me… Non riuscì a trattenersi a lungo e venne subito. Il che mi ha lasciato frustrato! Perché volevo ancora di più! Uscimmo dalla clinica e un soldato ci chiese cosa stessimo facendo lì…. Gli ho detto che mi ero sentita male e che ero andata a cercare qualcuno, voleva interrogarmi, ma siamo usciti senza più ascoltarlo. Avrei voluto sentire di più quel cazzo subito, stavamo andando a casa, ma la vibrazione della moto nella mia figa non me lo ha permesso e ci siamo fermati per strada. Ma questo è argomento per un altro nuovo post! Spero vi piaccia. Mi è piaciuto!

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