Fare l’amore nella chiesa evangelica – Racconti erotici

di | 26 de Settembre, 2023

Una volta ho fatto sesso nel bagno di una chiesa evangelica qui nella mia città.
Sono andato a dipingere la chiesa e ho finito per scoparmi una ragazza che lavorava con me in una fabbrica di vestiti, era membro di quella chiesa.
Ho sempre desiderato averla ma non l’ho mai contattata, pensavo che fosse modesta e potesse avere qualcuno.
Aveva un corpo da invidiare, un seno prosperoso, una vita snella e un culo spettacolare…
Anche se sono credente e indosso gonne lunghe e abiti discreti, ho sempre notato tanta perfezione…
Ma ho scoperto tramite amici comuni nell’azienda in cui lavoravamo che era cattiva.
Nelle grandi aziende e nei piccoli centri nulla resta nascosto a lungo…
Un po’ dopo che me ne sono andato sono rimasto fermo, era intorno al 2009, e facevo dei lavoretti, poi un conoscente della famiglia della mia ragazza di allora ha saputo che ero stato arrestato e gli ho chiesto se voleva dipingere la chiesa . .
L’ho notato nello stesso momento e la mattina dopo era già lì.
Era pomeriggio, chi ho incontrato?
Era in piedi davanti alla porta della chiesa e indossava una camicetta bianca che le metteva in mostra il seno e una gonna nera che le arrivava ai piedi. con un amico che lavorava in chiesa.
Sono passati a vedere come stavo e si sono fermati per chiedermi quando avrei finito…
Mi sono fermato a parlare con loro senza staccare gli occhi da quei seni.
Gli ho spiegato che sarebbe stato necessario qualche giorno in più.
Poi, due giorni dopo, morì da sola…
L’ho salutato educatamente e lei mi ha mandato una battuta del tipo:
“Hai intenzione di farla finita con questa cosa, vero?”
È ora di aprire questa nuova chiesa.”
È stato allora che l’ho chiamata per vedere com’era dentro, e sono entrato e l’ho baciata proprio davanti alla chiesa con qualche goccia di vernice sul suo corpo, e lei ha risposto… ma quando le mie mani sono scivolate verso di lei maestosa dietro, lei lo schivò, lui rise e se ne andò.
Il giorno dopo è tornata quindi non potevo restare da sola a fare il mio lavoro, il parroco era già venuto prima a controllare il lavoro quindi sapevo che non sarebbe tornata perché dopo aver finito le ho lasciato la chiave a casa. , un operaio che viveva nelle vicinanze, quindi era tranquillo.
È venuta sorridendo, chiedendomi se avrei fatto tardi.
Ho risposto che sono un perfezionista e non mi piace avere fretta.
Sono già venuto, tirandolo per la nuca e baciandolo
Un bacio bagnato, senza fretta, nonostante l’adrenalina.
Sono strisciato in bagno e ho passato le mani su ogni centimetro di questo corpo che ha suscitato in me così tanto desiderio.
Le mordicchiò il seno attraverso la maglietta leggera e vide il desiderio nei suoi occhi.
Le sollevai la gonna e già sentivo che era bagnata…
Con mia sorpresa, si è inginocchiata e mi ha abbassato i pantaloncini, ingoiando furiosamente i miei 22 cm in un colpo solo…
È stata una sensazione unica, mi sono trattenuto dal venire.
Avevo bisogno di ricambiare…
Ho preso una sedia e l’ho fatto sedere con le gambe aperte…
Che visione!
Le ho baciato le cosce fino a raggiungere il suo inguine e ho spostato le sue mutandine di lato con i denti.
Ho messo la lingua forte…
Si contorse dal piacere, nonostante la paura che potessimo essere scoperti.
Poi l’ho portata in bagno e ho chiuso la porta.
Ti ho tolto le mutandine
Mi sono seduto sul sedile del water e me lo sono messo sopra.
Lei cavalcava a passo veloce mentre io succhiavo quelle meravigliose tette, le scopavo la figa, le penetravo il culo stretto con il dito.
Non potevo lasciarmi sfuggire l’opportunità di incularla e lei non mi ha opposto alcuna resistenza…
Poi la presi in braccio e la girai verso di me.
Con le mani tutte infilate nel lavandino….
Dato che c’era molta umidità, non ho avuto molte difficoltà…
ti ho penetrato il culo….
Metto tutto
Ho scopato forte quel culo
Aveva le allucinazioni, un misto di dolore e desiderio, non ci mise molto a venire.
E ho riempito quel culo con il mio sperma.
Soddisfatti ci vestiamo e usciamo dal bagno come se nulla fosse successo.
Alla fine di quella giornata ho finito il mio lavoro e sono tornato a casa molto più che soddisfatto.
Sensazione di realizzazione.

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