Fai sesso nel bagno dell’aereo

di | 27 de Settembre, 2023

Io e il mio capo Beatriz stavamo tornando da un altro evento. Nonostante fosse un po’ disgustosa (chi ha letto altre storie su di lei lo sa), ci siamo trovati bene, probabilmente a causa degli avvenimenti dei giorni precedenti.

Appena salito sull’aereo, Beatriz mi guardò in modo diverso. Sulla sua faccia c’era scritto: “Faremo qualcosa di pazzesco su questo aereo?” Il mio dovrebbe dire “Sì!” »

L’aereo è partito da San Paolo diretto a Curitiba ed entrambi ci siamo guardati e ci siamo scambiati sorrisi molto maliziosi. Quando il capitano annunciò che potevamo slacciare le cinture di sicurezza e fare il giro dell’aereo, Beatriz mi disse:

– Sto andando in bagno. Conterai fino a 100 ed entrerai anche tu! Inteso?

– CORRETTO! – risposi mordendomi il labbro.

Beatriz si alzò e se ne andò… Ogni numero che contava era una tortura. Ma ce l’ho fatta e al momento giusto ho visto che non c’erano steward nelle vicinanze e mi sono diretto lì. Ho aperto la porta ed sono entrato.

Beatriz mi ha sorpreso con un bacio impressionante. Che sensazione deliziosa! Mi ha messo le dita tra i capelli e mi ha succhiato la lingua. Ero addirittura perplesso. Mi ha aperto la camicetta. Una camicetta bianca, in raso e bottoni, molto executive. Mi ha abbassato il reggiseno e ha messo la bocca sul mio seno. Lo leccò e mi guardò con uno sguardo sporco. Feci un respiro profondo per evitare di lamentarmi e attirare l’attenzione.

Ho sentito la mano di Beatriz salire sulla mia gonna nera e poi cercare di nuovo la mia figa sopra le mutandine.

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– Sei pazzo! – Ho parlato tra i denti!

– Shiiiii… – fece dei gesti e mi sorrise.

Beatriz spostò le mie mutandine di lato e cominciò a toccarmi magistralmente. La mia figa bagnata si contrasse nella sua mano. Il bagno era molto piccolo, il che ci ha fatto stare molto vicini.

– Scalata!

Salii sul lavandino, allargando le gambe da una parte all’altra di quel piccolo WC. Beatriz si chinò e baciò deliziosamente le mie labbra già bagnate.

– Piacere! – sussurrò piano.

La lingua di Beatriz circondava tutta la mia figa, facendomi salivare. Ho avuto spasmi di piacere. Mi sono messo le dita in bocca, dopotutto dovevo riempirmi la bocca con qualcosa, altrimenti gemerei e gemerei forte. Tutti i passeggeri saprebbero di questo sesso bollente in bagno.

Beatriz era una maestra nell’arte di succhiare la fica. Aveva una lingua vellutata e molto umida. Entrò, uscì, leccò su e giù, in cerchio, da una parte all’altra. Conosceva tutti i modi per imbrattarmi la figa.

– Ti piace? – Parlò sottovoce, ricominciando a succhiare.

– Uh… – mormorai nella mano che mi copriva la bocca.

– Puttana! – Beatriz amava imprecare. Sapeva che ero felice di essere insultato.

Emisi un piccolo gemito che non riuscii a contenere. E lei rideva con la bocca ancora sulla mia pepeca.

Beatriz ha accelerato le sue leccate direttamente sul mio clitoride. Stavo già muovendo i fianchi e mettendo la sua testa tra le mie gambe.

– Maledizione, sto per venire. – dissi sottovoce, guardandola.

I suoi occhi brillarono e la sua bocca reagì, divorandomi ancora di più. Ho sentito quella sensazione deliziosa invadermi e ho lasciato che la mia figa si sciogliesse in un caldo orgasmo nella bocca di Beatriz, che ha terminato egregiamente il suo servizio.

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Alla fine ho esagerato e ho sbattuto la mano contro il muro, facendo un rumore piuttosto forte.

– Signora, sta bene? – chiese una hostess fuori.

– Sta andando tutto bene! – Beatriz parlò ad alta voce, coprendomi la bocca.

Mi ha aggiustato le mutandine, il reggiseno, la camicetta, i capelli. Mi ha baciato e mi ha sussurrato all’orecchio.

– Delizioso!

Aprì la porta e uscimmo insieme, sotto lo sguardo confuso dell’assistente di volo, seguito da qualche sguardo dei passeggeri vicini. Quando ci siamo seduti, l’ho guardata e ho detto:

– Pazzo!

Si guardò indietro e sorrise… Pochi minuti dopo stavamo atterrando…

Questa storia è la continuazione delle storie “Odio il mio capo (vendetta)” e “Odio il mio capo (ha chiesto di più)”

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