Elisa mia cara figlia

di | 12 de Gennaio, 2023

Mi chiamo Paulo, ho 45 anni, sono separato da circa 5 anni. Dopo la separazione, mi sono trasferito da San Paolo a Santa Catarina perché l’azienda mi ha offerto un lavoro e un buon salario presso la filiale sud.

Vivo da sola in un appartamento vicino alla spiaggia da cinque anni e questa settimana mia figlia è venuta a trovarmi.

Quando mi sono separato mia figlia aveva 15 anni, da allora non ci siamo più visti, ci siamo parlati solo in videochiamata ma con il tempo le telefonate sono diventate sempre più rare.

Era passato circa un anno da quando avevo parlato con mia figlia, ma ho ricevuto un messaggio che diceva che sarebbe venuta a Santa Catarina per farmi visita.

Era venerdì verso le 19 quando sono rientrata a casa, mi sono fatta una doccia veloce e ho preparato la cena, stava per arrivare Elisa.

Mi sono ricordata che mia figlia ama il pesce, quindi ho preparato un salmone grigliato con erbe, riso bianco e insalata. Non passò molto tempo prima che suonasse il campanello.

Rondella!

Ho aperto la porta e ho visto una bella donna. Ora, a 20 anni, Elisa era diventata una bellissima donna.

– Ciao papà. Disse abbracciandomi.

– Vai avanti Li. – È così che l’ho chiamato.

Ho aiutato con le valigie e le ho portate nella stanza degli ospiti.

Li ha chiesto di fare una doccia prima di cena, era stanca per il viaggio e aveva bisogno di un bicchiere di vino visto che era estate e faceva molto caldo.

Elisa è uscita dalla doccia con indosso pantaloncini cortissimi e una camicetta che lasciava intravedere il seno, si è accorta di essere senza reggiseno. I miei occhi sembravano muoversi da soli.

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Abbiamo cenato e parlato di vari argomenti, tra i quali le ho chiesto se avesse un ragazzo e lei ha prontamente risposto:

– Non ho pazienza fino ad oggi, non mi piace nessuno ai miei piedi.

Li è sempre stato così, “indomabile”

Abbiamo parlato quasi ogni ora, mi sono reso conto che ero già stanco e abbiamo deciso di ritirarci a dormire.

– Buonanotte figlia mia. – disse, abbracciandola e baciandola sulla fronte.

Erano appena passate le 2 del mattino quando è scoppiato un temporale, fulmini e tuoni hanno attraversato il cielo quando l’ho sentita bussare alla porta della mia camera da letto.

Indossavo pantaloncini perché dormivo solo in mutande.

– Papà! – disse, saltando tra le mie braccia.

Mi sono ricordato in quel momento che avevo paura della pioggia con fulmini e tuoni.

– Cos’è successo a mia figlia?

– Posso dormire qui stanotte?

Un po’ imbarazzato, ho detto di sì. Elisa indossava un pigiama con pantaloncini cortissimi e una camicetta sottile che le lasciava intravedere i seni, di nuovo i miei occhi erano fissi su di essi e quando scendevano un po’ di più vedevo la sua figa segnare i pantaloncini.

A lato del letto, ho voltato le spalle a mia figlia e ho spento la luce.

– Non cancellare tutto, chiese.

Ho lasciato la lampada accesa fiocamente accesa. L’era era lunga, non riuscivo a dormire pensando a lei. Per “lei è mia figlia”.

Il mio respiro si fermò mentre i desideri più profondi si sollevavano attraverso la mia testa mascolina.

Ho notato che Elisa si muoveva un po’ più del normale, pensavo fosse solo nella mia testa.

Il mio cuore batteva all’impazzata, si stava davvero toccando, ho avuto un’erezione nel momento in cui l’ho saputo. Ho iniziato a toccarmi anch’io, stringendo il mio pene eretto.

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Ho fatto finta di dormire e le ho messo una mano sulla gamba vicino all’inguine, mi sono spaventata in quel momento ma Elisa ha cominciato a gemere piano, ne ho approfittato per passare la mano sulla sua figa bagnata.

– Hmm! Li gemette.

Non potevo resistere.

In un impulso sconsiderato, ho messo il dito sulla sua entrata e ho cominciato a toccarla.

– Metti il! Metti il! Patata! – disse con voce mista a gemiti, passandomi la mano sul cazzo.

Quelle parole mi stavano facendo impazzire, le baciai la bocca soffocando i suoi gemiti mentre penetravo la mia bambina con il dito.

– La ragazza! Fai impazzire papà dalla lussuria. – disse baciandola sulla bocca mentre le sollevava la camicetta scoprendo i suoi bei seni dai capezzoli rosa e ispidi.

Presto ho iniziato a succhiarle i seni, l’aspirazione le faceva formicolare sempre di più il becco.

Era un misto di senso di colpa e desiderio che si mescolavano insieme, eccitandomi sempre di più.

Ho iniziato a succhiarla fino a quando la sua figa bagnata sapeva di peccato.

– Ecco papà, ecco! – Voglio anche succhiare!

Mi sono inginocchiata sul letto e ho assistito alla scena più bella della mia vita, “mia figlia mi succhia il cazzo”. I suoi occhi mi guardavano maliziosamente.

– Sei una ragazza arrapata! Voglio mangiarti.

Non ho nemmeno pensato di usare un preservativo, l’ho appena messa a quattro zampe e ho iniziato a strofinare il mio cazzo all’ingresso della sua figa. Dopo alcuni colpi, l’ho tenuta intorno alla vita e sono entrato, sentendo il mio cazzo invadere la sua figa stretta.

Elisa gemette sommessamente nel cuscino dove poggiava la testa mentre spingevo lentamente.

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Il suo culetto rotondo puntato contro di me mi stava facendo impazzire. Non potevo credere che stesse accadendo.

“Stavo scopando la mia ragazza sexy”

– Maledetta donna! – disse tenendosi i capelli come se fossero una criniera che la tirava indietro.

– Ooooh! Merda! Fanculo a tuo padre ragazza cattiva!

– Allora vado.

– Non al chiuso! Goditi la mia faccia.

Le diedi ancora qualche spinta penetrando più in profondità che potevo tenendola per la vita tirando con volontà, sentii il mio cazzo pulsare e lo tirai fuori.

– Andiamo ragazza! Venire. – Ho chiamato in alto per venire sul suo bel viso.

Li ha chiuso gli occhi e aperto la bocca, quel giorno ho eiaculato litri, lasciandole la faccia piena di sperma.

– Delizioso papà – disse quasi baciandomi condividendo il mio seme.

Elisa è stata con me durante il mese di dicembre dove vivevamo in coppia. Ancora oggi viene a trovarmi in vacanza.

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