È successo in Tambaba – Racconti erotici

di | 22 de Novembre, 2023

Normalmente andiamo alla spiaggia di Tambaba come naturisti “normali”, nonostante le nostre fantasie e i nostri momenti esibizionisti, che non sono pratiche comuni tra i veri naturisti. Ci piace goderci la spiaggia, camminare nudi, andare al bar e finalmente passare del tempo con gli altri visitatori di questo paradiso.
Quel giorno però siamo andati a Tambaba e abbiamo provato un’esperienza nuova che sicuramente ci ha segnato.
Mia moglie, che amava mettersi in mostra ed essere desiderata, all’epoca era particolarmente interessata a fissare spudoratamente gli uomini nudi.

Tutto è iniziato perché abbiamo iniziato ad osservare i naturisti intorno a noi e ad un certo punto ho notato che non riuscivo a staccare gli occhi dal cazzo di un giovane che era solo e appoggiato ad un albero di cocco vicino al tavolo dove stavamo aspettando il nostro pranzo. . Chi conosce Tambaba sa che nella parte nudista della spiaggia si trova un bar e un ristorante.
(…) Cristina mi aveva confidato delle fantasie erotiche molto audaci e aveva imparato anche a guardare gli altri uomini, (…). Influenzata da mia cognata, non smetteva mai di osservare e commentare i galli che vedeva sulla spiaggia, ma sempre con spirito giocoso. Non ricordo che fosse interessata a nessun uomo in particolare.
Si scopre che questa occasione era diversa e mia moglie sembrava davvero interessata al pene del ragazzo. Dopo un po’, quando avevo già dato diverse occhiate al cazzo del ragazzo, gli chiesi in tono ironico:
– Ti è piaciuto questo?
Con mia sorpresa, lei rispose:
– È carino!
Poi ho provato un misto di desiderio e gelosia quando ho visto Cris guardare un altro uomo con così tanto interesse. Rimasi in silenzio per qualche minuto e durante quel tempo mi vennero in mente questi strani pensieri che da tempo insistevano ad alimentare una fantasia malata e del tutto irragionevole: mia moglie che fa sesso con un altro uomo.
Senza considerare le conseguenze, ho rischiato di chiedergli all’orecchio:
– Vuoi darglielo?
Pensavo che mi avrebbe maledetto o avrebbe detto che stavo impazzendo, ma mi guardò negli occhi, con un sorriso malizioso, e disse sottovoce:
– Darei qualsiasi cosa!
L’ho guardata stupita e ho risposto:
– Non posso credere a quello che sento!
Ma lei ha modificato:
– Chi ha chiesto di chiedere, amore?
Domande e risposte che non ci scambiavamo mai e che allo stesso tempo aumentavano l’eccitazione e la gelosia. Non avevamo mai avuto questo tipo di dialogo su una situazione reale e sono rimasto sorpreso dal mio comportamento e ancor più dal suo.
Dopo pranzo continuammo con i nostri giochi e mentre passeggiavamo lungo la spiaggia lei cominciò a sussurrarmi all’orecchio ogni cazzo che vedeva: quello mi piaceva; L’altro mi sembrava brutto; l’altro era enorme e così i loro commenti deliziosamente maliziosi continuavano.
Cris era davvero irriconoscibile e sentendo che si divertiva si emozionava sempre di più. Non si era mai comportata così né aveva fatto commenti con quel tono.
Ad un certo punto si fermò di colpo e mi disse:
– Tesoro, fammi vedere questo da vicino!
Con la bocca aperta mi sono seduto su una roccia mentre lei camminava da sola verso il mare, passando molto vicino a un gruppo di uomini e donne, quello che aveva suscitato la sua curiosità era un uomo di colore con un cazzo enorme. Cris lo guardò indiscretamente, entrò in mare, si bagnò e presto ritornò, ripassando e ripetendo il suo sguardo avvizzito.
Ho prestato attenzione a tutto e ho visto che l’uomo di colore si è accorto dell’interesse di mia moglie e si è emozionato. Pensavo addirittura che sarebbe venuto a conoscerti, tanto era avido il suo aspetto.
Al suo ritorno, ho commentato:
– Sei irriconoscibile!
Al che lei ha subito risposto:
– E ti piace, vero?
Il mio sorriso parlava più forte di qualsiasi risposta. Ho mantenuto l’atmosfera e ho chiesto:
– Ti è piaciuto anche questo?
E lei dice:
– È enorme, ma preferisco comunque quello con il ragazzo dell’albero di cocco!
Sorridiamo delle nostre sciocchezze e ci dirigiamo dall’altra parte della spiaggia, dove alcune persone fanno una specie di fango con l’argilla presa dalle scogliere e se la mettono addosso.
Con nostra sorpresa, il ragazzo che aveva impressionato mia moglie camminava nella direzione opposta a noi, con una bottiglia di plastica contenente un po’ di quel fango che aveva cominciato a mettersi addosso. Ho lasciato andare la mano di Cris e gli sono andata velocemente incontro per chiedergli (come se non lo sapesse) dove avesse trovato questa argilla.
Disponibile e gentile, il giovane ci ha accompagnato fino al posto, un po’ riservato rispetto al resto della spiaggia. Una volta lì, si offrì addirittura di raccogliere l’argilla, metterla in una bottiglia di animale domestico e mescolarla con acqua di mare fino a quando non fosse pronto il fango, che alcuni ritengono abbia proprietà medicinali. Di tanto in tanto Cris mi guardava con uno sguardo sorpreso, perché di recente mi ero avvicinato al ragazzo che ammirava e avevo accettato il suo aiuto nella produzione dello slime.
Quando ebbi preparato una quantità sufficiente di argilla diluita, il ragazzo mi porse il barattolo e mi disse che ero pronto per applicarla. L’ho ringraziata e ho cominciato ad applicare il preparato sul corpo di Cristina, sotto il suo sguardo attento.
Senza consultare mia moglie, ho chiesto al ragazzo di aiutarmi in questo compito, cosa che sono stato subito costretto a fare. Si è avvicinata, mi ha teso la mano per farmi mettere un po’ di fango e poi ha iniziato ad applicarlo sulla sua schiena, mentre io glielo applicavo sul seno.
Cris ed io ci scambiavamo spesso sguardi, cercando allo stesso tempo di nasconderlo, come se fosse del tutto naturale per noi. Ad un certo punto ho avuto il coraggio di suggerirgli di applicarlo anche sul sedere. Non ha esitato e, dopo essersi riempita la mano di argilla, ha subito cominciato a strofinarla sulle natiche di mia moglie, accarezzandole lentamente. A poco a poco, il giovane divenne sempre più audace, tanto che il suo atto somigliava sempre più a una carezza sessuale.
In un’occasione, fece scorrere le dita tra la sua fessura, su e giù, e Cris spudoratamente allargò un po’ le gambe per consentire il suo movimento completo, che attraversò le sue natiche e scese fino all’inguine, continuando lungo l’interno della sua coscia. per poi ritornare lungo lo stesso “percorso”.
Cris sorrise e chiuse gli occhi per la vergogna, sembrando non credere a quello che stava accadendo. Mi sono spostato lentamente davanti a lei e mi sono messo da un lato, mentre lui si è spostato da dietro e si è messo sul lato opposto in modo che ad un certo punto toccassimo contemporaneamente le natiche di Cris.
Di sua iniziativa, il ragazzo ha lasciato il sedere e ha iniziato ad applicare l’argilla sullo stomaco, in particolare nella zona appena sotto l’ombelico. La sua mano si è avvicinata sempre di più ai miei peli pubici, poi giù fino all’inguine, finché, quando meno ce lo aspettavamo, stava letteralmente accarezzando la figa di mia moglie, senza che lei esprimesse alcuna reazione di rifiuto.
Ormai avevamo entrambi il cazzo duro, ma non completamente eretto, forse a causa della tensione di questa situazione insolita. Noi però abbiamo insistito nel far finta che non stesse succedendo nulla di straordinario, tanto che mentre l’accarezzavamo parlavamo della spiaggia e dei presunti effetti medicinali dell’argilla.
Per un attimo lasciai la bambina sola con lei e mi appoggiai su una roccia di lato, proprio per osservare la scena. Quando non c’era un millimetro del suo corpo che non fosse stato esplorato e palpato, si disse soddisfatta e mi chiese un po’ del preparato da applicare anche a me.
Mentre Cris mi toglieva delicatamente il fango dal petto, è stato il turno del ragazzo di allontanarsi un po’ per raccogliere altra argilla dal dirupo. Ho colto l’occasione per chiedergli se si stava godendo questo momento. Lei ha semplicemente risposto sorridendo e scuotendo la testa in segno di positività. Le ho anche chiesto se avrebbe avuto il coraggio di mettere l’argilla e lei ha detto di no, ma non è stata convincente.
Non appena il ragazzo si avvicinò portando dell’altra miscela, stupii mia moglie suggerendole di ricambiare la gentilezza e di strofinare l’argilla anche su di lui. Il giovane acconsentì – ovviamente – e lei cominciò timidamente ad applicare questo preparato naturale, cominciando dalla schiena e scendendo fino alle natiche. In quel momento ero già completamente eccitato e poiché non potevo più nasconderlo, sono entrato in una delle piscine naturali che si formano nelle scogliere e ho visto mia moglie nuda passare l’argilla ad un altro uomo nudo, insieme a lei. la mia condiscendenza
È successo tutto davanti a me e, per quanto possa sembrare incredibile, mi stavo godendo quello che vedevo ed ero pieno di desiderio per la mia moglie cattiva. In quel momento tutta la mia attenzione era concentrata sul pareggio dove arriverebbe? Dopo avergli applicato l’argilla sulla schiena, il ragazzo si voltò e lo guardò, con il cazzo ancora mezzo duro. Cris era imperterrita e continuò a far scorrere la mano sul suo petto con la figa pericolosamente vicina al suo cazzo.
Non riusciva a staccare gli occhi da Cris. C’era una coppia che faceva il bagno nelle vicinanze e un uomo solitario che osservava tutto, immerso nell’acqua, mostrando solo la testa. Ero momentaneamente preoccupato. Da un lato volevo alzarmi e porre fine a questo piccolo imbarazzo, ma dall’altro sono quasi morto di lussuria per l’immodestia sponsorizzata da mia moglie. L’eccitazione è diventata più forte e mi sono persino dimenticato delle persone intorno a me che stavano guardando lo spettacolo.
Ero in questa attesa, quando all’improvviso la sua mano è caduta e il mio cuore – e il mio cazzo – hanno iniziato a battere più forte. Dal petto passò allo stomaco, molto lentamente, poi all’improvviso lasciò cadere la mano su una coscia, sfiorando con il polso il cazzo del ragazzo. Tutto quello che doveva fare era passare da semiduro a completamente duro, con il cazzo rivolto verso l’alto. La ragazza cattiva continuava a guardarmi e a sorridere. Si pensa?
Ancora una volta lei non si tirò indietro e continuò a strofinare l’argilla sulle sue cosce, alzando di tanto in tanto la mano molto vicino al suo cazzo e toccandolo più volte, come per sbaglio. Finché, all’improvviso, sembrò aver perso quel poco di modestia che le era rimasto e, credetemi, afferrò il cazzo del ragazzo con fermezza e determinazione, tenendolo letteralmente mentre gli applicava l’argilla sullo scroto.
Già un giorno mi aveva rivelato che uno dei suoi desideri più grandi era avere un grosso cazzo e in quel momento stava realizzando la sua fantasia.
Non soddisfatta, tenne delicatamente la testa del pene con la punta delle dita della mano sinistra, mentre con l’altra mano strofinava l’argilla sul resto del membro. Poi inizia un movimento simile alla masturbazione, spargendo del fango su tutto il pene. Mosse la mano verso le sue gambe o un’altra parte del suo corpo, poi tornò sul suo cazzo, perché voleva godere intensamente di quel pene che aveva ammirato tanto un attimo prima ed era, in questo momento, lì, come per magia. , Era nelle sue mani e con il mio consenso.
Un giorno, si chinò per mettere la mano sul ginocchio del ragazzo e il suo cazzo eretto gli sfiorò molto vicino alla bocca, segnandogli il viso con l’argilla contenuta nella punta del suo membro.
Ero molto entusiasta di questa opportunità e non sapevo cosa fare per sfruttare al meglio questo momento. Mise dell’altra argilla nella mano e la rimise sul petto del ragazzo. Sembrava che avesse rinunciato al suo pene, ma non è così. Dal petto è passato alle braccia e poi alle spalle. Tuttavia, mentre passava sull’argilla, si avvicinò sempre di più a lui e presto il cazzo del ragazzo toccò la figa di mia moglie. Era chiaro che intendeva prenderlo in giro.
In qualsiasi situazione in cui baci qualcuno del sesso opposto, soprattutto quando non sei intimo, la tendenza è quella di avvicinare il viso e lasciare i genitali separati. Cris stava facendo l’esatto contrario: strofinando l’argilla sulle spalle del ragazzo, il suo viso era lontano dal suo, ma spingeva volentieri i fianchi in avanti per sentire quel cazzo che sfregava contro le sue parti basse. Il ragazzo, dal canto suo, rimase nella stessa posizione e non indietreggiò mentre si avvicinava.
Tutto era aperto ed era troppo per me. Eravamo arrivati ​​molto più in là di quanto immaginassimo e non pensavo di essere preparato per qualcosa di più.
Con questo pensiero decisi infine di intervenire e di chiamarlo in acqua tiepida per eliminare l’argilla dal suo corpo. Cris mi ha guardato e ha fatto la faccia di una ragazza cattiva che vuole più caramelle, ma ha deciso di aiutarmi comunque.
Al ragazzo non importava più nascondere il suo stato di eccitazione. Sono venuti verso di me, seguiti da lui, guardando il culo di mia moglie e puntandole contro il suo cazzo duro.
L’argilla asciuga velocemente a causa del sole cocente e per rimuoverla dal corpo è necessario fare una bella doccia, massaggiandola leggermente. Niente di troppo complicato o laborioso! Una volta in acqua, ho iniziato a massaggiare la schiena di mia moglie per rimuovere il fango. Il ragazzo si avvicinò nuovamente e, sentendosi intimo, cominciò ad aiutarmi in questo compito, prima ancora di togliersi il fango dal proprio corpo.
La scena è andata così: io ero seduto nella parte bassa del pozzo e Cristina era sdraiata a faccia in giù, con le natiche per aria, il seno che toccava la mia coscia e metà del suo corpo immersa nell’acqua. In questo modo, ho raccolto un po’ di acqua di mare con la mano a coppa e l’ho gettata sulla sua schiena, rimuovendo lentamente e delicatamente il fango dal suo corpo. Il ragazzo si avvicinò dietro di me, si accovacciò e senza troppe cerimonie cominciò a parlare e ad aiutarmi a rimuovere l’argilla dalla parte posteriore delle cosce e delle natiche.
Prendendo questo pretesto, ne approfittò e si strofinò molto le natiche in modo che il fango uscisse completamente. Ma le sorprese e le audacia non sembravano mai fermarsi. Non contento di accarezzare le natiche di mia moglie, il ragazzo cominciò ad abbassare ancora di più la mano per pulire tutta l’argilla depositata nel suo ano. Incredibile, ma tutto questo stava accadendo davanti ai miei occhi e la mia unica reazione è stata quella di guardare con faccia dura. Ancora peggio, l’atteggiamento nei confronti di Cris! Per “facilitare la pulizia”, allargò le gambe e alzò i fianchi, rimanendo – sorprendentemente – a quattro zampe, mentre il ragazzo le massaggiava spudoratamente le parti più intime, con il pretesto di togliere l’argilla.
Mi creda! Il ragazzo si inginocchiò dietro di lei, con il cazzo duro, facendole scorrere dolcemente la mano lungo la fessura per rimuovere tutta la sostanza argillosa che lui stesso aveva depositato. Tutto questo con il pretesto che fosse solo un bagno.
Quando non ebbe più niente da pulire sulla schiena e sulle natiche, Cristina si voltò e poi si sedette con le gambe arcuate, cominciando a rimuovere il resto dell’argilla che era ancora depositata nei suoi seni. .
Questa volta il ragazzo ha deciso di verificare in anticipo se Cris volesse il suo aiuto, al che lei ha subito risposto:
– Hai iniziato, ora il lavoro finisce, caro!
Detto questo, tirò indietro le braccia, appoggiandole sulla sabbia nella zona poco profonda, e rimase in una posizione passiva, aspettando che il ragazzo gli lanciasse di nuovo. Lui non esitò e cominciò subito a massaggiarle le spalle e il seno, rimuovendo i resti di argilla.
Le carezze si facevano sempre più ardite e, di tanto in tanto, mi guardavano per vedere se avevano il mio permesso, anche se tacito e velato. Era chiaro che entrambi mi stavano mettendo alla prova per vedere quanto lontano potevano arrivare.
Io sono rimasto immobile e permissivo, preoccupato solo di non farmi sorprendere dagli altri naturisti. A quel punto non ho nemmeno partecipato, ho solo guardato, poiché lo stato del mio cazzo (eretto) indicava che erano liberi di continuare. A sua volta, il piacere provato da Cristina l’ha portata a superare la propria modestia e ad abbandonarsi completamente ai piaceri di questa avventura erotica.
Mentre il ragazzo le palpava i seni, Cris alzò i fianchi e gli offrì spudoratamente la sua vagina da pulire. Mentre lui le abbassava la mano sull’addome, lei a poco a poco aprì le gambe, finché fu praticamente distesa.
Il messaggio era chiaro e non c’è voluto molto prima che il ragazzo mettesse la mano dove lei voleva davvero: sulla sua figa. A questo punto non dovrebbero più esserci tracce di argilla in questa zona del corpo. Era una pura carezza sessuale. Non lo nascondevano nemmeno più, perché si vedeva l’esplicita eccitazione del ragazzo e la faccia soddisfatta di Cris per questa autentica masturbazione all’aperto. Ho avuto la netta impressione che lui avesse effettivamente inserito il dito medio nella sua vagina, in uno di questi movimenti.
Quando finalmente il giovane si è fermato, Cris non ha perso l’occasione di dire che ora toccava a lei ripulirci. Tutto è iniziato quando non avevo quasi più fango sul corpo. Mi passò la mano sul petto e sulla schiena, poi annusò il profumo del mio collo e mi strinse il cazzo, come per consolarmi. Con il livello di eccitazione in cui mi trovavo, mi sono quasi tirato fuori da questa carezza.
Poi non poté fare a meno di dire addio al ragazzo e, soprattutto, a questo pene che le impressionava molto più del suo stesso proprietario. Cominciò anche a “pulirsi” il petto, poi scese sull’addome e corse dove voleva. Afferrò di nuovo quel bastone, con tutta la sua forza. desiderio e gola, non contenti di tenerlo con una mano. Poiché il gallo era grosso, soprattutto quando era eretto, lo prese con entrambe le mani, lo sollevò e lo pulì con cura.
In quel momento la sua intenzione dichiarata era quella di godersi quel cazzo come un bambino che si aggrappa ad un giocattolo e non vuole lasciarlo andare. In questo periodo osservavo tutto inerte e scoprivo un lato osceno di mia moglie che fino ad allora non avevo conosciuto. Non avrei mai immaginato che un giorno mi sarei permesso una simile aberrazione e inoltre che mi sarebbe piaciuto assistere a questo spettacolo indecente in cui era coinvolta mia moglie.
Quanto al ragazzo, si limitò a sorridere e lasciò passivamente che Cris si godesse il suo membro, senza volerlo mollare. Nel frattempo mi sono ricordato degli altri spettatori e ho notato che guardavano tutto senza battere ciglio. Come se non bastasse si stavano avvicinando altri naturisti e io ho strizzato l’occhio a Cristina, la quale, vedendo arrivare il gruppo di persone, ha stretto per l’ultima volta quel cazzo e ha sussurrato:
– Delizioso!!!
Andiamo più in profondità, finiamo il bagno e lasciamo quel posto…
Ovviamente la storia non finisce qui!
Questa storia vera è solo un piccolo estratto dal libro “Prazeres Insanos” che conta 500 pagine ed è disponibile sul sito del Clube de Autores.
Affrontando temi come: l’insicurezza, il complesso di inferiorità legato alle dimensioni del pene, il nudismo, l’esibizionismo, la ricerca sfrenata del piacere, le relazioni aperte, i feticci, il comportamento cornuto, il tradimento, il sesso compulsivo e molti altri, il libro, scritto in prima persona, affronta le emozioni . , i piaceri ma anche le ansie e le paure provate da chi ha vissuto questa storia.
Titolo: Piaceri folli
Autore: Alberto Cunha Dantas (marito)
Numero di pagine: 500
Illustrazioni: sì
Dove trovarlo: sito web del Club degli Autori
https://www.clubedeautores.com.br/book/139921–Prazeres_Insanos
Nota: due opzioni di copertina (stesso contenuto)
Indicazione: oltre 21 anni

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