dare il culo al collega

di | 5 de Luglio, 2023

Júlio era un collega pieno di feticci e fantasie. Ci prendevamo in giro tutto il tempo, ci scrivevamo da circa 6 mesi e niente, ero pazzo a darglielo, così che mi mangiasse, ma da quando era sposato c’era sempre un po’ di paura di avere un momento stare insieme e realizzare alcune delle sue fantasie e le mie.
Sua moglie lo stava deludendo, quella donna grassa con il culo grosso, le tette grosse e la pancia viziosa, non si stava approfittando del marito sexy.

Un pomeriggio fummo licenziati prima del previsto, fu per caso che riuscimmo a stare insieme.
Júlio è venuto a casa mia e siamo andati nella mia lavanderia, lì mi ha sollevato la camicetta e ha cominciato a strizzarmi e succhiarmi i seni. Non era una cosa che lasciavo fare a nessuno, il mio ex, per esempio, non glielo permetteva mai, ma quando qualcuno lo faceva, mi piaceva che fosse forte, che lasciasse delle tracce. Stava succhiando, stringendo e mordendo, proprio come piace a me, ma ancora debolmente.

Dopo di che ha tirato giù i pantaloncini che indossavo e ha visto le mie mutandine, piccole che si abbinavano al mio reggiseno.
Mi fece voltare e mi accarezzò le natiche. Non credo di essermi mai esercitato a colpire il sedere di una donna, perché non stavo colpendo abbastanza forte, come volevo e mi piaceva.
Mi tirò giù le mutandine e mi ordinò di stare a quattro zampe, sollevando il sedere verso di lui. Aveva un culo enorme che mangia feticcio, quindi oggi, se volesse, potrebbe farlo.
Per prima cosa ha fatto scorrere le dita nella mia figa e ha iniziato a masturbarmi, oh mio dio, stava spingendo velocemente e in profondità proprio come mi piaceva. Sì, sapeva cosa stava facendo.

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Poi stava giocando con l’entrata del mio culo, ho visto che si è allontanato un po’, ha tirato fuori il cazzo e ha cominciato a masturbarsi cercando di mettermi un dito nel culo.
Ma volevo di più, volevo quel cazzo sepolto nel mio culo.
A volte mi piaceva umiliarlo, dirgli che il suo sesso era piccolo, che non lo avrebbe sentito entrando. Ha strofinato il suo cazzo all’ingresso della mia figa, ma ha detto che non poteva indossarlo, perché sarebbe venuto subito, in fondo era quello che volevo, ma per godermelo di più, gli ho lasciato dire quello che avremmo Fare. piace fare. Mi ha sputato sul culo per lubrificarlo. Ho sbagliato a scherzare sul suo pisello, perché quando ha infilato il suo pisello nel mio culo, l’ho sentito spaccarsi, faceva male, ma un dolore di piacere, sapendo che c’era un pisello sepolto nel mio culo.

Júlio me l’ha infilato più volte nel culo, volevo poter gemere forte, chiedere di più, ma la situazione ce lo ha impedito, era tardi a casa mia e qualcuno poteva venire a qualsiasi ora. Così mi morsi il labbro per non gemere.
Ha tirato fuori il suo cazzo dal mio culo e ha messo di nuovo le dita dentro di me. Ha messo le dita dentro, velocemente, in profondità, come farebbe un cazzo, e un giorno sarebbe stato il suo cazzo, ne sono sicuro.

Non ce la facevo più, dovevo venire, perché non avevamo molto tempo.
Gli ho chiesto di venirmi sul culo e lui l’ha fatto. Mi ha riempito il culo di sperma mentre mi masturbavo.
Tutto era veloce, con una certezza adrenalinica perché sapevamo che era proibito.
Ma se mi chiedessi di farlo di nuovo, lo farei.

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