Convertire la troia del vicino – Racconti erotici

di | 27 de Agosto, 2023

Ciao, mi chiamo Fernando, ho 35 anni e sono bianco. Vivo in un appartamento al piano terra e una domenica del 2015, dopo la mezzanotte, ho visto una figura avvicinarsi alla finestra e ho dato un’occhiata e ho visto il vicino del 4° piano, Mateus. È separato, bianco e ha circa 25 anni. E un uomo arrapato, l’ho visto senza maglietta, senza peli sul petto, con dei pantaloncini blu sottili che lasciavano intravedere la biancheria intima. Ero più emozionato. L’ho visto nel corridoio parlare al telefono e ho pensato di mettermi in mostra, ho aperto la porta in mutande blu e mi sono lasciato vedere. Lui guardò e io entrai. Passarono alcuni giorni e suonò il citofono, era mercoledì ed era lui, Mateus voleva sapere se aveva voglia di vedere una partita con lui. Ho detto di sì e mi ha chiesto di salire nel suo appartamento. Sono arrivato, lui era a torso nudo e con dei pantaloncini bianchi sottili dove si vedeva la biancheria intima rossa, mi sono riempito il culo di arrapato.

Mi ha chiesto perché quel giorno indossavo la biancheria intima e io ho risposto perché ero arrapata. Sei molto sexy, quindi si è abbassato i pantaloncini e guardandomi mi ha detto di chinarmi e succhiarmi il cazzo. Ho subito messo la faccia sul suo cazzo e ho iniziato a succhiargli la testa. Il suo cazzo stava diventando molto duro e grosso, era un grosso cazzo di 20 centimetri. Mi stava facendo ingoiare il cazzo e ha detto che andavo a mangiare un gay, dopo aver succhiato un po’ mi ha spogliato e mi ha schiaffeggiato tre volte e ha detto: ti mangio tutto il culo. Mi sono seduto sul divano in posizione da gallina, ho alzato le gambe e ho iniziato a infilarmi il cazzo nel culo. La testa del gallo già entrava ed io morivo dall’emozione. Quest’uomo a torso nudo con una corda attorno al collo si colpisce il petto con quei due grossi capezzoli. Lo mandava lentamente e io ero arrapato borbottando che mi scopasse, poi qualcuno ha bussato alla porta chiamandolo, ci siamo dovuti fermare, ci siamo vestiti velocemente e abbiamo guardato la partita. Alla fine della settimana mi ha chiamato di nuovo e mi ha chiesto se ero sola, ho detto di sì, allora mi ha detto andiamo oggi, mi scopo la mia puttana. Sono salito con il culo che brillava di voglia, sono arrivato, già mi ha preso per i capelli e mi ha detto che oggi non ti salverà nessuno. Ti scoperò in tutte le posizioni che voglio. Sono quasi venuto in mutande. Mi ha detto di succhiargli il cazzo. Mi sono tolta i pantaloncini e lui indossava biancheria intima bianca che mi ha fatto arrapare ancora di più e mi sono chinata e ho iniziato a succhiarlo e più succhiavo più gemevo. Poi mi ha chiesto di andare in camera sua, sul letto c’erano delle mutandine e una camicia da notte rossa, ha detto che era della sua ex moglie e mi ha detto di metterla perché quella notte sarei diventata la sua puttana. Sono uscito in camicia da notte e mutandine quando ho visto il suo cazzo crescere fino a pulsare. Prima mi ha detto di sedermi sul cazzo. Cosa che ho fatto subito e, rotolando sul cazzo, il bastone è entrato. Non tutti, almeno la metà. Non avevo mai dato il mio culo per un cazzo di queste dimensioni. Mi avrebbe fatto irruzione. Poi ha iniziato a mangiarmi in diverse posizioni, in piedi, su un fianco, con il pollo della cucina sul tavolo. Gemevo vedendo il suo cazzo con le palle entrarmi nel culo. Alla fine mi ha afferrato la faccia mettendomi un dito sulla faccia e dandomi due schiaffi, ha detto andiamo a letto, lì ti scopo a quattro zampe. Ti aprirò il culo finché tutto il cazzo non entrerà e le palle ti toccheranno il culo. Siamo andati in camera da letto, lui ha preso il bastone e mi ha dato uno schiaffo poi mi ha fatto girare con le mani, mi ha sollevato il culo e mi ha detto aspetta che il tuo maschio ti farà saltare il culo, stronza. Lo desideravo di più e in sole cinque spinte mi ha lasciato stupito. Per non urlare, ha preso la sua biancheria intima bianca, l’ha piegata e me l’ha messa in bocca e ha mandato il cazzo sempre più velocemente. Stavo già prendendo in giro il culo e lui lo metteva sempre di più. In questa posizione ci sono voluti circa 20 minuti. Io a quattro zampe e lui sopra che mi tirava i capelli. Ha anche avuto un po’ di sperma dentro di me. Alla fine mi ha tolto il cazzo dal culo e mi ha detto apertamente che d’ora in poi sarai tu la mia puttana. Ma stasera non era ancora finita, mi ha messo in ginocchio e mi ha chiesto di succhiarglielo, alla cosa ho risposto immediatamente. Ha detto che ti sborrerò in bocca e ho iniziato a farmi una sega arrapata. È venuto da me, era pieno di sperma. Al viso che gocciola sul petto. Poi mi ha detto di mettermi le mutandine e di tornare a casa. Ho guardato e ho detto che eri pazzo, se qualcuno mi prende sono 4 piani su per le scale. Di’ che sei una puttana, Mateus. Ho detto di indossare la tua biancheria intima bianca e di venire con me se qualcuno li prende, di’ che sei il mio uomo e io sono la tua puttana. Scendemmo insieme i 4 piani, seminudi, era già l’alba e nessuno ci cercava. Siamo arrivati ​​nel corridoio fuori dal mio appartamento, ho tirato fuori il suo cazzo dalle mutande e ho cominciato a succhiarlo lì. Entrammo in casa mia e lui mi mise subito a quattro zampe al centro della stanza, io tenni il tavolo al centro e cominciai a scoparmi di nuovo. Poi ha detto che adesso ti scoperò quando voglio. E da quel giorno sono diventata la puttana del mio vicino, il bel Mateus.

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